BETWEEN US

 

CAPITOLO 2

 

AMBURGO

Stava correndo in fretta e furia senza curarsi né dell'ambiente in cui si trovava né delle persone che la guardavano male mentre saltava da una parte all'altra dei corridoi come per sfuggire al tempo che la rincorreva e stava per sorpassarla… Maria non avrebbe voluto arrivare in ritardo all'inizio del corso di danza che avrebbe voluto frequentare anche se sapeva che quel giorno non avrebbe fatto altro che assistere agli allenamenti…
La scuola e le persone erano l'ultimo dei suoi pensieri… scivolò giù dalle scale, voltò a destra dopo la lunga e spaziosa entrata del liceo , uscì dalle porte e si catapultò verso le palestre superando i campi di tennis e calcio… in realtà in quella scuola si trovavano ben 2 palestre attrezzate per ogni genere di sport, una era quasi interamente lasciata alla squadra di pallavolo che da tempo procurava al liceo superiore parecchie vittorie e sfornava giovani atleti professionisti; mentre l'altra era a disposizione dei club pomeridiani.


Appena fece il suo ingresso nel locale si trovò di fronte un gruppo di ragazze intente a sistemare tutti gli attrezzi negli appositi spazi e a posizionare i tappeti "è ovvio che stanno per fare esercizi di corpo libero!" pensò tra sé la ragazza mentre entrava cercando di non disturbare troppo.

Si sedette sugli spalti e aspettò che l'allenamento avesse inizio… aveva intenzione di studiare attentamente il livello tecnico delle ragazze davanti a lei…anche perché voleva rendersi conto delle sue possibilità e della sua reale preparazione rispetto alla loro.

Le osservò danzare e volteggiare in aria come delle libellule ma nessuna attirò la sua attenzione…si, erano tutte molto brave, lo doveva ammettere, ma non avevano quel qualcosa in + che invece lei sentiva di possedere a dispetto degli altri!…

Si udì dal fondo del posto una voce severa… una donna si fece avanti senza esitare…"deve essere l'allenatrice!"… i pensieri della ragazza ora si incentrarono su quella figura tonica che le si presentava davanti…avrà avuto + o meno 40 anni ma aveva un corpo eccezionale, non v'era in lei una sola traccia di grasso, ogni muscolo era perfettamente allenato e contratto mentre camminava a passo sicuro verso la pedana dove una ragazza si era fermata per ascoltare i suggerimenti che le stava per dare…
-ALZALE QUELLE GAMBE!!! ALLORA RAGAZZE CI SIAMO ADDORMENTATE??- la donna sbraitò quasi urlando quelle parole… Maria non rimase colpita dal tono severo, in fondo era abituata ai rimproveri degli allenatori!!

Dopo che il gruppo riprese ad esercitarsi la ragazza decise di avvicinarsi all'allenatrice per parlarle della sua decisione di frequentare quel club.

La donna aveva davvero un aspetto serio e determinato, era la classica allenatrice intransigente…

-ehm, mi scusi- le si avvicinò timidamente, - mi chiamo Maria Binder, mi sono iscritta quest'anno e vorrei informarmi su come potrei partecipare questo club…- le fece un grande sorriso imbarazzato…era incredibile quanto timore le avesse messo quella figura cosi regale e fredda…

-mmmmh, fatti vedere…- la donna cominciò a scrutare minuziosamente il fisico della ragazza che inevitabilmente arrossì dall'imbarazzo…-dimmi , hai già praticato questo sport?-

-certo, ho iniziato a ballare da quando avevo 5 anni… sono arrivata qui verso giugno e fino ad adesso non ho potuto allenarmi che per conto mio…-, non fece in tempo a finire il discorso che la donna la interruppe.

- capisco…dai fammi un po' vedere a che livello sei!-

CHE COSA??? STAVA SCHERZANDO VERO??? MARIA NON POTEVA CREDERE A QUELLO CHE AVEVA SENTITO…MA SE NON AVEVA CON SE NIENTE CHE AVREBBE FATTO??

-ma come faccio?, non ho con me né il body né le scarpine… come faccio?-

con un sorriso strano e una voce a metà tra la sfida e la malignità la signora si rivolse verso di lei e con aria minacciosa insistette

- bhe se ballare ti piace cosi tanto puoi farlo anche arrangiandoti con quello che hai con te ora no?-… Maria sentì su di sé quello sguardo acido e perfido…- diciamo che è un test di ammissione!-

E VA BHE… SE PROPRIO QUESTA INSISTE DOVRO' PER FORZA ACCONTENTARLA… QUELLA SAREBBE STATA LA PROVA CHE AVREBBE DECISO IL SUO INGRESSO O MENO NEL CLUB E LEI L'AVREBBE OTTENUTO A TUTTI I COSTI!

Seppur con determinazione la giovane si diresse verso gli spalti dove lasciò lo zaino, si tolse le scarpe e si sistemò la camicia dell'uniforme nella gonna in modo da averla fissa durante i movimenti… fatto questo si voltò verso la donna che continuava incessantemente ad osservarle il corpo…

-per la musica che devo fare?- chiese Maria che ormai si stava stancando di quell'atmosfera pesante che girava nella palestra…la donna intervenne dicendo che avrebbe potuto scegliere lei tra le canzoni standard che avevano a disposizione…

allora entrambe si avvicinarono ad un grande vano nero che la signora aprì energicamente…era un grandissimo amplificatore al quale era stato collegato uno stereo abbastanza sofisticato immaginava Maria vedendo quel gran numero di pulsanti e lucine colorate….ehhh no, lei di tecnologia proprio non ne capiva!!

Scelse un solo pezzo, abbastanza lento…in modo da ampliare l'impatto visivo e espressionistico della sua esibizione… avrebbe dovuto improvvisare ma aveva già in mente che passi fare, avrebbe preso spunto sia dai suoi vecchi spettacoli che da quelli che aveva visto fare alle altre concorrenti delle varie gare a cui aveva partecipato…

Si, era certamente frenata dal suo abbigliamento del tutto inadatto ma avrebbe comunque fatto del suo meglio, quella era la sua prima reale sfida, piccola ma sfida restava!

Il brano su cui avrebbe ballato era "isn't it a wander" dei Boyzone… non era una gran canzone ma era cmq un ritmo molto soft e delicato…avrebbe potuto interpretare la musica, avrebbe potuto incantare la sua rivale con i movimenti leggiadri e sinuosi di una fata…e così fece

Era sola, in mezzo alla palestra, le parole lievi della canzone echeggiavano nella stanza, tutto il mondo era fermo in quel momento, il tempo , le vite e tutto il resto avrebbe subito un arresto perché ora era lei l'unica protagonista … anche se scomoda , Maria cominciò a muoversi con gran leggerezza, teneva gli occhi ancora chiusi come se ciò che stava facendo le fosse dettato da una forza magica, come se in quel momento fosse stata solo una marionetta nelle mani sapienti di qualcuno che voleva farla apparire splendida…
Si, cosi era in quel momento, ERA SPLENDIDA

E la donna se ne accorse, noto quella sensualità che trapelava da ogni suo gesto… la stava osservando accuratamente e si rese conto che aveva do fronte a se una vera ballerina, una ragazza che sapeva unire la tecnica ,ancora comunque da affinare, all'eleganza, alla grazia, all'amore per ciò che stava facendo… si…quella ragazza aveva davvero la stoffa di una ballerina… anche se su quelle punte si doveva lavorare …e anche parecchio!!…era molto agile, flessibile e bel coordinata , ma quelle gambe…oh no, quelle gambe andavano raddrizzate e sistemate per bene…se no tutto quel talento non sarebbe servito a niente…

C'era un altro aspetto tecnico che Maria non aveva ancora appreso, potenza… in effetti il suo era un ballo molto dinamico, basato sia sulla gestualità che sull'espressione ma aveva poca forza, non avrebbe mai potuto essere una ballerina classica i muscoli erano da sviluppare!!!… una ballerina deve essere completa per essere tale, non basta essere brave in un campo…BISOGNA ESSERE I MIGLIORI SOTTO TUTTI GLI ASPETTI!


-bene ,basta cosi!- la donna con un colpo deciso spense lo stereo e costrinse Maria ad arrestasi bruscamente…

-ma , cosi presto? Non vuole vedere altro?-

-no, mi basta cosi grazie-……ehh no! Non era quella la riposta che voleva la ragazza!!

-……quindi?…- con voce titubante e con riluttanza la neo ballerina si avvicinò alla signora che le porse la mano

-benvenuta tra noi Binder… da domani si inizia sul serio…attenta che con me non si scherza però!-

YEEEE! ERA ESATTAMENTE COME VOLEVA LEI! SIIIII, BENISSIMO…ANDAVA TUTTO BENISSIMO!!!


Si strinsero la mano e finalmente la donna si presentò - allora da oggi io sarò la tua allenatrice, molto piacere ,mi chiamo Sabine Reuter…-

E cosi da quel momento il sogno di Maria sarebbe stato facile da raggiungere!…era proprio cosi che doveva andare…era esattamente cosi che doveva essere…ora avrebbe avuto la possibilità di continuare i suoi studi e visto che era in una delle scuole + importanti di Amburgo avrebbe colto al volo l'opportunità che avrebbe potuto darle…di certo li la scuola era molto + organizzata rispetto a dove stava prima e forse della sua passio avrebbe anche potuto farne una professione…

Ma non avrebbe dato troppa corda alle bellissime illusioni che la sua mente sapeva produrre…sarebbe rimasta con i piedi per terra per non soffrire in caso un giorno le crollassero tutte addosso…

Sarebbe stata molto + coerente e avrebbe messo anima e corpo in quello che stava facendo o che comunque stava cominciando a fare…avrebbe lavorato sodo per migliorarsi!

Mentre si risistemava l'uniforme per andarsene Sabine si accostò nuovamente alla ragazza che si girò spaventata dalla presenza ancora un po' minacciosa…-ehm…allora…anzitutto vedremo di fare qualcosa per quelle gambe…cosi non ci siamo proprio cara!-


COSA??? COSA STAVA DICENDO A PROPOSITO DELLE SUE GAMBE?? ERANO BELLISSIME E AGILISSIME…COSA AVEVANO CHE NON LE ANDAVA BENE??

-…sono troppo flaccide…gioia mia se vuoi dei risultati si deve intervenire su quei muscoli…-


-ma… ma… le mie gambe sono abbastanza agili anche cosi no? E poi non mi sembra che..- cercò di dire Maria che però venne interrotta dalla donna che si fece sempre + altezzosa

-mia cara l'agilità nella danza non basta… se fosse cosi semplice quanti ballerini professionisti ci dovrebbero essere a questo mondo??!?!- decisamente ironico fu questo intervento…

VA BHE…ORMAI MI RASSEGNO…TANTO DOVRO' FARE PER FORZA QUELLO CHE DICE…TANTO VALE FIDARSI DEGLI ESPERTI UNA VOLTA….


Con questo pensiero la ragazza fece un cenno di approvazione alla signora e se ne andò salutandola… le altre ragazze le avrebbe conosciute meglio durante gli altri allenamenti, o almeno cosi le aveva fatto capire l'allenatrice.

Pensierosa ma felice Maria chiuse alle sue spalle le porte della palestra e si fermò un momento a guardare il cielo…forse ce la stava facendo…

Magari per una volta sarebbe andato tutto senza nessun problema che la tormentasse…se lo augurava di tutto cuore…ci voleva in effetti per lei un periodo tranquillo…di totale disimpegno psico-filosofico…
Avrebbe smesso di pensare con troppo sforzo ai problemi della sua famiglia, ai problemi che aveva creato o risolto con la sua partenza…ora avrebbe concesso a se stessa un lungo e sano periodo di sport e di concretezza…almeno per un pochino…


All'uscita della scuola intanto due figure si avviavano silenziose verso il centro della città che già a quell'ora brulicava di persone…

CHE NOIA LA CITTA'…è SEMPRE TUTTA COSI UGUALE…COSI MONOTONA E VUOTA…C'E' TANTA GENTE MA è COME SE IN REALTA' NON CI FOSSE NESSUNO…

Persa anche lei nei suoi pensieri tardo - adolescenziali una ragazza camminava al fianco di Karl …proseguiva con inerzia con lui che nonostante la sua presenza sembrava sentire il nulla intorno a sé…

Anne Berger era abituata al carattere tremendamente solitario del capitano ma era sempre + convinta che fosse cambiato da un po' di tempo…prima delle vacanze estive le cose andavano decisamente meglio tra loro…anche se già allora si avvertiva qualcosa nell'aria, qualcosa di diverso negli occhi del giovane attaccante…

-Karl che ne dici di andare a mangiarci qualcosa insieme prima di tornare a casa? Ti va?- tentò la ragazza di dire per rompere quel silenzio cristallizzato ma non fu una buona idea purtroppo…

-no grazie dell'invito ma non è proprio giornata oggi, devo ancora fare tutti i compiti senza contare che ho gli allenamenti intensivi con la Primavera alle 7 …vorrei riposarmi "… il ragazzo chiuse subito la discussione senza lasciare altre alternative all'amica se non quella di rassegnarsi all'evidenza…

E' PROPRIO INUTILE…NON VUOI PROPRIO DIRMI NIENTE, NON VUOI + NEMMENO PASSARE TEMPO CON ME…PROBABILMENTE SAI CHE IN UN MODO O NELL'ALTRO SAREMMO FINITI SUL PARLARE DEL PERCHE' SEI CAMBIATO COSI TANTO…NON è GIUSTO PERO'…KARL QUESTO NON è CORRETTO…IO VORREI ALMENO CHE TU MI DICESSI PERCHE' PROPRIO IO…PERCHE' è ME CHE HAI ESCLUSO DAI TUOI IMPEGNI…FORSE è VERO… LA COSA + INUTILE CHE AVESSI TRA I PIEDI…

NON VOLEVO ESSERE COSI UN PESO…MI SPIACE TANTO…


-va bhe dai sarà per la prossima volta…- cercò di aggiungere sconsolata la ragazza ma nemmeno quell'espressione desolata fece distogliere lo sguardo dell'amico ormai fisso per terra da circa 15 minuti…-ci vediamo domani a scuola allora…ciao ciao! - e in un breve istante la ragazza si dileguò nel nulla…probabilmente aveva intuito che la sua presenza non sarebbe servita un gran che visto che Karl non accennava a reagire ad alcun stimolo….

…UFFA,NON NE POSSO +…NON VORREI ESSERE COSI CON ANNE MA MI ESCE NATURALE.ORMAI NON SO + COSA FARE QUI…ORMAI IL CALCIO HA OCCUPATO TUTTA LA MIA VITA E NON MI è CONCESSO TEMPO PER NIENT'ALTRO…SOLO UN'ORA AL GIORNO DA DEDICARE A ME STESSO…UNA MISERA ORA AL GIORNO…A VOLTE MI CHIEDO SE ABBIA PRESO LA STRADA GIUSTA…FORSE IN EFFETTI STAVO MEGLIO PRIMA ANCHE SE QUANDO SONO IN CAMPO è COME SE TUTTE LE PENE, TUTTI I PROBLEMI E TUTTE LE ANGOSCIE VENISSERO ASPORTATE…PURTROPPO PERO' LE PARTITE NON DURANO PER SEMPRE E QUANDO ESCO DI SCENA ECCO CHE TUTTO MI RITORNA ADDOSSO CON SEMPRE + PESO…

A VOLTE CREDO CHE DOVREI SCAPPARE DA QUI…

Karl era davvero cambiato e lui stesso se ne accorgeva minuto dopo minuto, ora dopo ora, giorno dopo giorno… orami si sentiva intrappolato in qualcosa che non sapeva definire nemmeno lui stesso…sapeva solo una cosa: che prima o poi se ne sarebbe andato, lui , solo lui e il suo cane…perché nessuno tranne il suo cane aveva partecipato cosi bene al suo cambiamento, nessuno tranne "lei" la sua cagnolina pezzata ,Kinzika, solo lei era stata capace di distrarlo….era davvero allucinante se ci ripensava…


Lui, il Kaiser, L'imperatore , colui che tutta la Germania osannava come fenomeno all'età di 17 anni…ormai ne stavano per arrivare 18…e Karl in un certo senso li temeva…

Ooh si, aveva una gran paura di diventare grande e questo non perché non volesse assumersi le proprie responsabilità , + che altro perché sapeva che quella data avrebbe coinciso con la fine definitiva della già poca libertà che aveva… una volta maggiorenne avrebbe fatto del calcio la sua professione e non + lo sport, lo svago, l'hobby , la passione che aveva sempre rappresentato…

Era proprio questa la causa del suo cambiamento…quell'estate Schneider realizzò di essere diventato schiavo di se stesso, schiavo della propria bravura, schiavo del mondo che lui stesso amava… il calcio…
Ormai era diventato solo un peso…mentre anni prima avrebbe fatto follie per esso…
Era questo grande amore che gli permise di stringere amicizie profonde con ragazzi di diversi paesi…

Hutton, Le Blanc e tutti gli altri…avevano tutti nel cuore quel gioco …e quel sogno li aveva sempre uniti… ora invece lui si era estraniato da quel gruppo…lui non era + quello di un tempo…lui non vedeva solo palloni nella sua mente…

Voleva altro dalla vita ma ormai non avrebbe + potuto realizzare niente. In effetti avrebbe anche potuto ma sarebbe stato troppo impegnativo e di certo Karl preferiva fare una cosa bene piuttosto che 2 male…e quindi perse


Schneider fu sconfitto dalla rassegnazione…fece un patto con se stesso: avrebbe sacrificato la sua felicità , la sua libertà per il calcio…ed ora era arrivato ad un punto tale che quella promessa lo stava divorando…era un campione…un grandissimo campione ma non era completo…non aveva quella luce, quell'ardore nel giocare…ormai tanto non sarebbe nemmeno servito…la sua classe, la sua tecnica…ormai quella passione ,che avrebbe portato alla vittoria anche la squadra + insulsa, non serviva + a niente…ormai Schneider aveva dato cosi tanto che era perfetto…sembrava essere il punto chiave per collegare il pallone al campo ,sembrava essere l'elemento unificante tra la forza di Strauss e l'abilità di Le Blanc…era perfetto…ormai non c'era alcun dubbio…gli allenamenti speciali di quella estate avevano dato i loro frutti e nelle prossime partite avrebbe lasciato tutti a bocca aperta…

Ma tanto al fuoriclasse la cosa non interessava +…possibile che fosse cosi vuoto adesso?? Sembrava proprio che il rapporto tra lui e il calcio fosse diventato come il rapporto tra una coppia in crisi…

UNA COPPIA IN CRISI….
…forse erano proprio quelle 4 parole la giusta spiegazione di tutto…UNA COPPIA IN CRISI…

PARIGI


Le giornate passavano tremendamente lente… o almeno cosi era per Pierre che silenzioso conduceva sempre la solita e monotona vita di sempre.
Vedeva tutti i suoi amici pensare a cosa frivole…da un lato si sentiva + maturo di loro ma da un altro avrebbe voluto avere la mente sgombera da ogni pensiero…
"loro si che sanno come godersi la vita" pensò tra sé "anche io facevo cosi, devo ricominciare a vivere come prima…".
Una voce lo distolse dai suoi pensieri…era Luis che come tutte le mattine arrivava di corsa a scuola…come sempre in ritardo!

-ehi Luis come va?…sempre di fretta eh?-
-già! È che non dormo abbastanza…-
-si si si…lo so io il perché non dormi!!!- aggiunse ironico Le Blanc che lentamente stava riprendendo il suo solito carattere spensierato…

-maddai! Non è vero!…è che dovò avere il tempo di studiare o no?…tra gli allenamenti e Anne non so + dove trovare un attimo per concentrarmi sulla scuola…sto invecchiando!!-

i due scoppiarono a ridere ma si fermarono a pensare…
-dovremmo ritornare quelli di un tempo…tutti i sabati fuori, senza legami…liberi da ogni costrizione…quella si che era vita!- Pierre sospirò cercando l'approvazione del compagno ma Luis non era dello stesso parere
-non dirlo nemmeno per scherzo!!…si era divertente ma credimi che ora ho un problema in meno!!…Anne è la mia ragazza fissa ma sto bene come se fosse sempre una persona diversa…credimi Pierre, dovresti accasarti anche tu e fors…-

si interruppe subito…non avrebbe dovuto dargli quel consiglio…
-ehm ..è tardi andiamo in classe che iniziano le lezioni…-terminò in fretta, aveva fatto una gaffe tremenda…ma cosa poteva farci? Non era abituato a vedere il suo capitano abbattuto ne tantomeno cosi attaccato al ricordo di una ragazza…Pierre era sempre stato uno da "mordi e fuggi, ogni lasciata è persa"…non gli riusciva ancora di vederlo riprendersi anche se non lo dava a vedere…lo conosceva bene, era un ottimo attore anche se dietro quella faccia furba e allegra ogni tanto un'ombra si aggirava inquietante…

doveva scacciarla ma avrebbe dovuto farlo da solo…

CASPITA, MA PERCHE' TUTTI PARLANO DI STORIE SERIE?…MA CI SARA' ANCORA QUALCUNO AL MONDO CHE VUOLE DIVERTIRSI O SONO TUTTI DEI MARITINI NATI?…è ARRIVATO IL MOMENTO DI DIMOSTRARE DI ESSERE UOMINI E SMETTERLA DI FARE LE FEMMINUCCIE…E INVECE TUTTI SEMBRANO PENSARLA AL CONTRARIO…IO NON CAPISCO…

I pensieri del capitano non erano + cosi tragici…almeno questa era una cosa positiva…
Subito dopo però Le Blanc pensò ai suoi impegni della giornata…quella sera avrebbe dovuto andare ad un Party organizzato da dei soci dei suoi genitori come rappresentante della squadra francese oltre che in veste di erede Le Blanc…

Doveva ammettere che si divertiva terribilmente a quelle feste…si poteva fare tante di quelle risate su tutti quegli snob dell'alta società che parlavano per ore di argomenti di sui nemmeno sapevano il significato…sparavano tanti di quei paroloni solo per dar a vedere la loro eccezionale eloquenza…solo pochi di loro erano delle vere menti…li si notava subito…erano quelli che non parlavano mai…erano quelli che si limitavano a intervenire con solo qualche cenno di accondiscendenza…era chiaro quanto anche quelli stessero ridendo delle innumerevoli sciocchezze che la gente vaneggiava!

Ehh si, il ragazzo si era fatto una cultura a riguardo…sapeva esattamente come comportarsi, cosa ,quando e come dire qualcosa…era un esperto…


Infatti quando fu tornato da scuola cominciò subito ad organizzarsi per l'occasione…nemmeno una ragazza avrebbe fatto lo stesso…ma a lui la cosa emozionava non poco!
L'abito era come sempre lo stesso smoking che i suoi gli facevano preparare con settimane di anticipo…ora la cosa che gli premeva era sapere dove avrebbe dovuto recarsi la sera e a che ora…
Chiamò i suoi ma fu costretto a contattare la loro segretaria…era allucinante come la sua famiglia fosse impossibile da rintracciare ma tanto li avrebbe visti la stessa sera quindi non si preoccupò + di tanto!

Appena Adeline gli disse le coordinate esatte della festa Pierre di preoccupò di informare il suo autista che lo avrebbe accompagnato…era troppo divertente…almeno avrebbe rotto per una sera la ciclica routine che lo asfissiava da anni…


La sera giunse in fretta dopo un intero pomeriggio passato nel parco di casa sua a palleggiare e a esercitarsi in passaggi veloci e cambi di gamba…era ambidestro ma avrebbe voluto essere + dinamico…

Dopo una doccia risanatrice e un sonnellino ritempratore il giovane si vestì e fu pronto per andarsene…come tutte le volte non mancavano i commenti della governante riguardo i lunghi capelli del ragazzo che lasciava perennemente sciolti
-figliolo non sarebbe il caso di tagliarli? Lo sa a che genere di ricevimenti si reca…credo che prima o poi i signori la rimprovereranno!…-

era davvero molto dolce la signora Chadeniere… ma anche un po' troppo apprensiva…
-su su …non dica cosi! Vedrà che farò una discreta figura anche cosi!!- con un occhiolino il capitano si dileguò nella grande automobile che lo stava aspettando!


Alle 21.00 fu lasciato da Oscar proprio all'ingrasso della hall dove si teneva la festa…fu accolto dalla madre che lo abbracciò teneramente…alle volte sapeva essere davvero materna…forse si sentiva in colpa per aver sempre messo al primo posto la carriera…oppure era semplicemente una madre che non vedeva da tempo il proprio figlio….

Pierre fu accompagnato nella sala principale….era in un Hotel molto rinomato e l'evento da festeggiare doveva avere a che fare con la conclusione di qualche affare…ma la cosa non lo interessava…si diresse a prendere un drink e cominciò a guardarsi intorno salutando le persone che conosceva e ammiccando ai camerieri che gli proponevano sempre qualche cocktail nuovo…era anche questo uno dei lati belli di questi eventi…il poter bere tranquillamente senza pagare e senza che nessuno pensasse male!

Dopo 3 ore cosi però la situazione cominciava ad essere un po' monotona e il capitano ormai annoiato dalla grande sala piena di signori ,che in un angolo parlottavano di politica, e di signore ,che dall'altro lato della sala discutevano sull'ultima pettinatura o sul quanto i loro domestici fossero o meno efficienti.

ODDIO, PIETA', BASTA! NON NE POSSO +…NON RI RIDE NEMMENO UN PO'…MA CHE è SUCCESSO? DI SOLITO QUI CI SI DIVERTIVA MOLTO DI +…AVREI FATTO MEGLIO A STARMENE A CASA A DORMIRE!

Con queste lamentele interiori Le Blanc si trascinò all'esterno della hall dove davanti ai suoi occhi si apriva un grande giardino con alberi e viuzze delimitate da siepi e cespugli…sembrava uno di quei giardini delle fiabe…però era davvero bello…anche perché quella sera c'era la luna piena e pareva che anche la buio si potessero vedere i colori…l'aria era calda piena di profumi…era una serata fantastica…in lontananza si vedeva un laghetto illuminato dai pallidi raggi…decise di andarci

Con una mano in tasca e nell'altra un bicchiere pieno di punch al mandarino il giovane i addentrò nei meandri di quel bel parco…in pochi attimi raggiunse lo specchio d'acqua…c'era un'atmosfera davvero rilassante…notò un salice piangente costeggiare la riva e si andò a sedere dotto le grandi cascate di rami che sembravano quasi piovervi dentro…

Si sdraiò un istante per imprimersi il ricordo di quel paesaggio davvero suggestivo per essere in un parco…sentì un fruscio strano e di colpo di destò dai suoi pensieri…

-cosa? Chi c'è?- disse sorpreso, chi poteva averlo seguito? Ma soprattutto chi come lui era scappato da quel noiosissimo party?

-scusami non volevo darti fastidio, solo che mi si impigliato il vestito in un ramo e non riesco a liberarmici…- una voce si fece avanti e Pierre capì che era una voce femminile…si alzò e la cercò…quando la ebbe trovata la aiutò a sistemarsi…

-grazie 1000…avrei rischiato di strapparlo tutto!- aggiunse quella tenera voce

-figuarati…ma piuttosto spostiamoci da qui che è troppo buio…- quando la ebbe condotta via dalla zona d'ombra sottostante il grande albero la vide bene…era una ragazza davvero bella…aveva una bellezza a dir poco disarmante e anche il giovane casanova ebbe un attimo di esitazione ,rimanendo ammutolito…non se la aspettava una sorpresa simile…

-anche tu sei scappato dal li?…io sono qui in giro dall'inizio della serata…non volevo nemmeno venirci in un posto come questo!- disse lei tranquillamente mentre continuava a sistemarsi le pieghe dell'abito.
Indossava un lungo vestito nero con una sola spallina a destra con una rosa dello stesso colore sulla spalla…era stretto e le esaltava le forme perfette del busto mentre in vita una cordicella scura a più giri le stringeva il leggero tessuto lasciandone delle parti lievemente rimborsate per poi terminare con uno spacco laterale molto alto…

Era veramente sexy ma assolutamente semplice…non era volgare…anche perché quel viso glielo avrebbe impedito…mentre continuava a parlare e a dire qualcosa sempre sulla festa e sulla stupidità degli invitati Pierre continuava a guardarla negli occhi…era come rapito da quel volto angelico…
I suoi grandi occhi verdi timidamente truccati la facevamo apparire matura e adulta, le guance timidamente rosee invece le conferivano un'aria infantile…mentre quelle labbra scarlatte erano quanto di + sensuale esistesse… ad ogni parola che diceva, ad ogni loro movimento esse sembravano chiamarlo, sembravano danzare ricamando nell'aria un filo che conduceva il giovane calciatore alla loro proprietaria…Pierre era incantato di fronte a una ragazza cosi divina…

Fu però costretto a tornare in sé dopo che un momento di silenzio terminò il vocio di lei che si era fermata a fissare lo sguardo assorto del ragazzo che aveva davanti
-ehi, mi stai ascoltando?..oooh…parlo con te!-

Pierre non capì nemmeno quello che stava facendo ma sentì il suo corpo muoversi da solo, le sue braccia non avrebbero + aspettato gli impulsi fornitegli dal cervello ma avrebbero agito di propria volontà…in un attimo le bloccò la parola…le loro labbra si ritrovarono unite…

Il calciatore non seppe spiegarsi nulla a riguardo…sapeva solo che era cosi che il suo istinto gli diceva di fare…e non si oppose ad esso…la baciò, lo fece con tutto se stesso…sentì il sangue pulsargli nel collo e realizzò che la ragazza non stava reagendo…non era caduta nelle sue braccia come le altre e nemmeno lo stava respingendo…era solo rimasta scioccata da quando stava accadendo…le palpebre serrate, lo sguardo perso e il viso rosso…

Pierre la lasciò e profondamente colpito dalla sua strana reazione le chiese scusa e corse via…se ne andò il + lontano possibile…da quella sera aveva capito che qualcosa aveva cominciato a non andare + bene in lui…non riusciva a tornare quello di un tempo nemmeno volendolo!
Era terribile ma era vero, dopo essere stato lasciato ora non era + nemmeno capace di flirtare come prima…ma cosa gli era accaduto?…il malocchio? Una maledizione?…no, non era niente di cosi stupido…era solo cresciuto…aveva cominciato ad andare oltre il semplice aspetto fisico…e inevitabilmente la ragazza lo aveva percepito… altrimenti il classico schiaffo avrebbe fatto il suo ingrasso sul volto del ragazzo e invece no…la bella venere bionda non aveva reagito che rimanendo ferma…forse nemmeno lei aveva capito cosa significasse quel bacio…

Fatto sta che comunque quel bacio rimase impresso nella memoria di entrambi… di lui mentre scappava via da se stesso e dai dubbi sulle sue doti ormai in declino di grande amatore e di lei mentre lo guardava andarsene via come il vento che in quella notte di mezzo settembre le sollevava i lisci e lunghi fili d'oro…

Cosa stava succedendo? Il tempo non scorreva +?…era accaduto tutto cosi in fretta…era successo veramente o era tutta una sua illusione?…

La ragazza non lo sapeva, doveva ancora realizzare e capacitarsi dell'avvenimento…ma soprattutto avrebbe dovuto affrontare se stessa e la sua coscienza… in effetti quel giovane sarebbe sparito dalla sua vita ma allora che avrebbe dovuto farne di quel bacio rubato al tempo?…forse avrebbe dovuto inghiottirlo lei stessa o farlo inghiottire dallo scorrere degli eventi…che avidi lo avevano portato via, sia esso che colui che cosi dolcemente glielo aveva concesso…


Il giorno seguente la vita sembrava aver ripreso il suo normale andamento tranquillo…era domenica e la scuola avrebbe aspettato a far sentire la sua incombenza su tutti gli studenti che tranquilli si godevano la giornata tinta di un sole che timidamente riscaldava ogni cosa…

A stento Pierre si alzò…si sistemò i capelli e dopo aver fatto una buona colazione decise di andare a correre…erano ancora le 7 quando il ragazzo mise il naso fuori di casa…sentiva su di sé l'aria umida e pungente…in effetti sia di mattina che di sera la temperatura era decisamente bassa…cosi scattò in corsa…non voleva sentire il freddo su di se…corse, corse per quasi tutta la mattina finche decise di fermarsi a riposare…era nelle vicinanze della torre Eiffel …il bellissimo giardino le faceva da basamento e in esso il ragazzo decise di rilassarsi, su una panchina all'ombra di un albero…ormai erano 2 ore che era in giro senza meta…era calmo o comunque stranamente in pace con se stesso…

Stava di nuovo bene ma continuava a ripensare alla sera precedente…a quella ragazza cosi eterea eppure cosi terribilmente attraente…le sue caratteristiche sembravano cosi contraddittorie ma quella dea riusciva magicamente a farle coesistere in se stessa….

Ma tanto era inutile pensarci, con tutta probabilità non la avrebbe + rivista se non a qualche stupidissimo party di qualche famiglia importante…quindi sarebbe passato molto, moltissimo tempo…era un pensiero decisamente superfluo per lui…che invece avrebbe dovuto concentrarsi su tutt'altro!

Tornò a casa dopo essersi rinfrescato il cervello e dopo aver dato ordine alle sue idee e alle sue decisioni…non avrebbe + fatto l'errore di lasciarsi trasportare da se stesso…la sua mente avrebbe preso possesso di lui in tutti i suoi atti e in tutte le sue azioni…


Il pomeriggio dello stesso giorno Pierre ricevette una telefonata da Luis che gli comunicava l'intenzione da parte della squadra di uscire per andare a vedere il nuovo stadio che stavano costruendo il cui progetto era esposto al museo della città…al municipio o da qualche parte…non aveva capito bene…

Si incontrò con tutti al bar dove erano soliti riunirsi in vista di qualche decisione importate da prendere, generalmente riguardo la squadra , i titolari e le riserve…insomma era il loro luogo di fuga, dove potevano affrontare tutto senza obblighi di alcun genere…

Si accomodarono ma Napoleon non era ancora arrivato…era moolto strano…o forse non lo era per niente…era chiaro ormai dove fosse e con chi!!

Arrivò dopo 15 minuti di corsa e con il fiatone…un colorito rosso gli ricopriva completamente il viso…
-scusatemi amici…anf anf…ho fatto prima che potevo…-
-ahi, ma guarda…e dire che non volevi nemmeno andartene!!- una voce femminile si intromise nelle parole del calciatore che preso alla sprovvista saltò in piedi e si girò piano come se fosse stato scoperto mentre rubava qualcosa…

Anne non se ne era andata ma anzi gli aveva fatto lo scherzo di seguirlo …lo avrebbe accompagnato tutto il giorno , senza curarsi del resto della squadra , poi era una cosi bella giornata!
Cominciarono a punzecchiarsi come cane e gatto ma una risata di sottofondo li fece smettere unendosi ad essa…appena si calmarono uno strano sguardo si posò sulla bella ragazza che non aveva nemmeno considerato gli altri ragazzi…tra loro ve ne era uno in particolare…che non aveva ancora visto…

I 2 si fissarono increduli…tutta la gente intorno continuava spensierata a parlare con tranquillità mentre per quei 4 occhi tutto sembrava essersi ibernato…

Era lui, il ragazzo di quella sera…era lui…che la sera prima la aveva colta cosi alla sprovvista da lasciarla immobile e incapace di reagire…era proprio lui…

E invece era proprio cosi…era quella la tanto famosa Anne di cui l'amico parlava costantemente…era lei la ragazza che la sera prima lo aveva stregato e reso inerme all'istinto…era lei quella dea fantastica che come una tessitrice di fili d'oro lo aveva guidato a sé…come per seguire la scia di luce emanata da uno di quei fili che con tanta grazia intrecciava…

Era li, ed era ancora una volta davanti a lui… i 2 non dissero niente e il ragazzo volse altrove lo sguardo per non far notare ai compagni con quanta intensità aveva appena guardato la ragazza di uno di loro…
Lei da parte sua si andò a sedere incredula di quello che era appena successo…aveva realizzato cosa le era capitato…aveva rivisto il ragazzo che la sera prima la aveva baciata, che per una intera nottata si era sostituito al ricordo del suo amato lasciato a casa ad aspettarla…il ragazzo che per un breve istante di vita era divenuto il suo amante immaginario…il ragazzo che in un onirico secondo aveva materializzato tutto quello che stava cercando…ma era stato solo un sogno…o almeno cosi aveva deciso di pensare e come tale non lo avrebbe detto a nessuno…proprio a nessuno!


Il pomeriggio al bar passò lento per i 2 che cercarono di evitarsi per non far trapelare il loro segreto che li aveva legati e che per forza li avrebbe separati…quel segreto che temevano potesse, un giorno, essere la fonte delle loro sofferenze…quel terribile giorno non sarebbe mai dovuto giungere e se per caso avesse cercato di venire alla luce avrebbero fatto quanto in loro possesso per eliminarlo…cancellarlo da loro stessi e dalla storia…


Come potevano essere cosi le cose? Pierre doveva proprio aver baciato del suo amico? E lei doveva essere per forza cosi splendida? Dovevano davvero essersi uniti per una sera e dover scoprire il giorno seguente che una persona ,per entrambi importante, doveva essere tenuta all'oscuro di quello che era successo? Doveva necessariamente esistere una bugia tra quei 3?
Nessuno lo avrebbe voluto e nessuno lo avrebbe potuto predire…ma forse sarebbe stato proprio quell'evento a rovinare completamente la loro serenità.

La felicità vola via come il vento…il dolore e la gioia sono separati da un velo sottilissimo…non avrebbero mai dovuto spezzarlo…e ora ne avrebbero pagato le conseguenze…amare…molto amare…

FUJISAWA

Dopo la rimpatriata del numero 11 della New Team il normale equilibrio si stava lentamente ristabilendo anche se non è sempre alla luce del sole che accadono le cosa + importanti….

Quel lunedì si sarebbe tenuta la celebrazione del nuovo anno scolastico…era bello pensare di essere finalmente in 5…quello sarebbe stato il loro ultimo anno insieme…e per Tom invece in primo…era una cosa parecchio strana…gli altri erano nella stessa classe da 5 lunghi anni mentre Becker passava la vita in Francia…e ora che era tornato avrebbe semplicemente preso il diploma per poi ricominciare a girare il mondo giocando a calcio e facendo di esso l'unica ragione di vita…che cosa terribile doveva essere vivere per una palla!

Era cosi che la manager pensava dei calciatori…anche lei amava il calcio…dopo tutto erano quasi 10 anni che ci viveva a stretto contatto ma mai aveva permesso ad uno sport di prendere il sopravvento su di lei…

Quella mattina prima della cerimonia si trovò a passare davanti alla casa di Holly…erano anni che la vedeva e ogni mattina ci si fermava davanti a ricordare tutte le cose e tutte le volte che ci aveva messo piede…e come sempre il ricordo di quel triste giorno la assaliva…il giorno in cui lui se ne andò…partì per inseguire il suo sogno…quel sogno che aveva la precedenza su tutto…

Anche lei aveva un sogno ma non lo estremizzava cosi tanto…era felice anche li nella sua piccola e tranquilla cittadina…stava bene con quella vita moderata e serena…senza pressioni né ansie…stava bene li…era tutto quello che voleva…se solo…se solo lui non la avesse abbandonata.

Arrivò a scuola in perfetto orario e andò a controllare subito i tabelloni…era ancora in classe con Eve mentre Susy era entrata al triennio finalmente…si sarebbero viste + spesso anche se la cosa non la toccava + di tanto…avrebbe solo facilitato gli incontri per la squadra e nient'altro…Patty non la vedeva come una amica, né come una rivale…semplicemente non la considerava …era solo una collaboratrice…indipendentemente da Holly, Susy non era per niente il genere di confidente che preferiva…era una conoscente…gli unici amici che aveva erano Eve e gli altri…forse anche Benji lo era stato ma ormai non si vedevano da anni…quindi anche lui in un certo senso era sparito dalla sua vita…

Ora però c'era Tom che era tornato Patty non sapeva se considerare la cosa come un dono del cielo o soltanto una maglia in + da lavare…
Era proprio come le ripeteva sempre Evelyn…. Da quando non c'era + Hutton la manager era diventata + fredda e se prima per lei pesare le persone era una cosa impossibile, ora invece era del tutto impossibile entrare nella ristretta cerchia di amici che aveva…

Le ragazze che avrebbero potuto capirla erano solo 2 Amy e Jenny…ma solo l'ultima aveva avuto la stessa esperienza che Patty portava sul cuore…il terribile momento della separazione…Amy era molto disponibile e gentile ma lei aveva sempre avuto Julian vicino …non avrebbe mai capito cosa significa rimanere soli , soli con se stessi e con il proprio dolore… quando solo pochi sanno cosa fare per farti sorridere…

Già…sorridere…lo faceva spesso ma quel sorriso di un tempo che fine aveva fatto?…quella risata fresca di anni prima dove era?…era volata via…era partita insieme ad Holly…lui andandosene si era assorbito tutta la vitalità e la bellezza che Patty gli aveva sempre donato…come una spugna Hutton si era preso tutto quello che di + bello la ragazza avrebbe potuto dargli e in un rapido istante tutto divenne buio…
La luce che prima portava negli occhi ora era svanita…come il ricordo di lui…sempre + lontano e cupo…sempre + spoglio e fioco…un addio e tutti poteva finire…e invece niente…

Una sola promessa…tornerò…ecco cosa aveva promesso Hutton a tutti i suoi amici…sarebbe tornato…certo, ma quando?…il tempo passava inesorabile e in lontananza si perdeva anche la speranza…

I MIRACOLI NON ESISTONO E LUI NON TORNERA'…NE' DA ME NE' DAGLI ALTRI…SIAMO SOLI…

Erano ormai le 7.45 fece il suo ingresso a scuola puntuale come sempre…per prima cosa andò a controllare i tabelloni per vedere le nuove classi…fremeva all'idea di sapere chi sarebbero stati i suoi compagni per quell'anno!

Erano in 5…lei e i suoi amici…tutti tranne Susy che avrebbe appena iniziato il triennio…Susy era + piccola di loro ma non sempre se ne accorgevano…in effetti era una grande lavoratrice, aveva una forza e una voglia di lavorare per la squadra che non aveva paragoni…però ogni tanto quando la sentivano parlare si accorgevano che avevano qualche anno di differenza…ma solo poco…non era mica stupida anzi era piuttosto sveglia…

La cerimonia sarebbe iniziata alle 8 e mancavano ancora 30 minuti cosi la manager decise di andare a dare un'occhiata al campo di calcio…quel pomeriggio sarebbero anche iniziati i preparativi per il nuovo anno e quindi gli allenamenti in vista del nuovo torneo…anche per quell'anno avrebbero dovuto fare tutto senza il loro capitano…ma per fortuna Tom era tornato e , anche se non era la stessa cosa, qualche speranza di miglioramenti tecnici si sarebbe intravista…almeno il n° 11 avrebbe potuto condividere quello che aveva conosciuto e appreso in Francia con tutti gli altri…in effetti un'aria nuova avrebbe fatto bene a tutti…

Qualcuno in lontananza la stava chiamando…era Susy…quella voce squillante era inconfondibile…
Le due ragazze si fermarono a parlare a proposito della cerimonia e su chi tra le 3 manager avrebbe tenuto il discorso per il loro club…le due si guardarono con aria complice e insieme dissero "Evelyn!"…era chiaro…era la + adatta all'occasione…aveva una buona parlantina e in pubblico sapeva essere davvero scura e convincente…loro 2 invece erano cosi emotive, il panico era il loro migliore amico in quelle circostanze!

Dopo che ebbero riso sulle varie capacità colloquiali dell'amica Susy cambiò discorso…

-senti Patty che mi dici del ragazzo nuovo? Quel Becker…mi è sembrato cosi strano…non so…sarà stata una mia impressione ma mi è sembrato cosi distaccato, come se rispondesse alle continue domande dei ragazzi solo per farli stare zitti…-

-no credimi sta benissimo, Tom è fatto cosi…è sempre stato cosi dolce e ora dopo anni che non li rivede è solo un po' intimorito dai cambiamenti…o almeno cosi credo, anche io in effetti è come se non lo conoscessi +…è passato tanto tempo…ora l'unica cosa che dobbiamo fare è riprendere un rapporto, dobbiamo ricominciare da 0 tutti quanti…per te in un certo senso è anche + facile…- continuò Patty con un lieve tono materno…

-mmmh…sarà ma a me ha fatto una strana impressione…- chiuse gli occhi come se stesse pensando intensamente al giorno prima…
-ehi! Non sarà che per caso ti piace???…come mai sei tanto scossa da un nuovo giocatore se ogni anno ne arrivano dei nuovi??-

Susy arrossì e per smentire l'amica disse qualcosa che forse avrebbe dovuto evitare…
-ma cosa dici? Io non penso a queste cose da tanto tempo…dovresti capire a cosa mi riferisco…-

si fermò anche se l'espressione gelata di Patty non fece trapelare nessuna emozione…si limitò a dire solo 3 parole

-dai, andiamo ora…-
Susy non voleva essere sfacciata, le era venuto naturale…voleva farle solo capire quanto in realtà fossero uguali o forse voleva semplicemente dire qualcosa per far cambiare idea riguardo Becker…

Già Becker…sarebbe arrivato anche lui a scuola quella mattina…quella sarebbe stata l'occasione per capire meglio quale era la sensazione strana che gli infondeva la sua presenza…quel "mi piace" indefinito che diceva solo a se stessa…


Corse anche lei sul piazzale della scuola dove tutti gli studenti si stavano lentamente radunando…era bello vedersi tutti in un solo momento ufficiale…era divertente secondo lei!
Non appena vide Evelyn le si avvicinò e in un attimo anche Patty le raggiunse…si scambiarono unpo sguardo complice e poi la prima manager esordì

-allora…noi avremmo deciso che quest'anno il discorso per le iscrizioni al club lo terrai tu…ti vieto assolutamente di opporti oppure avrei contro di te la nostra terribile ira funesta per il resto della tua vita!!!-
rise e Evelyn anche se non era troppo felice del "bellissimo regalo" di inizio anno accettò senza fare commenti o almeno non a parole…le due infatti ,ridendo e facendosi i complimenti per la fantastica trovata, ongi tanto le dicevano di non fare quella faccia sconsolata e rassegnata…-tanto era destino non sei d'accordo?-

erano davvero 2 arpie quando si mettevano insieme quelle 2…e la povera Eve ormai doveva farci l'abitudine…anche se in cuor suo sperava che non fosse cosi…non avrebbe potuto stare attaccata a quelle 2 per tutto l'anno per evitare che combinassero chissà che cosa!!

Arrivarono anche tutti i ragazzi della squadra ma dovettero subito andare a disporsi in file…stava cominciando la cerimonia…

Il preside tenne un breve discorso incoraggiando i ragazzi iscritti al primo anno e esortando quelli dell'ultimo che invece avrebbe dovuto sostenere gli esami…detto questo si congedò e lasciò in mano al consiglio d'istituto la coordinazione della cerimonia…i cari club esposero le loro attività e i loro responsabili introdussero brevemente gli eventi che avrebbero toccato i diversi indirizzi…poi venne il turno del circolo di calcio…le 3 ragazze salirono sul palchetto allestito apposta per l'occasione…delle 3 solo Eve relazionò ma tutti gli sguardi erano per Patty che silente se ne stata, sguardo a terra, dietro le sue spalle…tra i ragazzi anche Becker era tra quelli…e anche lui la stava fissando…Susy se ne accorse…era strano quello che avvertiva…quel ragazzo le dava una strana sensazione…ma la cosa che le sembrava ancora + bizzarra era come qual ragazzo osservava, studiava e nello stesso tempo distanziasse Patty…cosa c'era sotto?…nessuno lo sapeva ma la cosa non quadrava assolutamente…tra quei 2 c'era un'aria ambigua e non si sapeva spiegare né come né perché ma non le piaceva…erano complici, tramavano qualcosa…la sua amica non aveva mai avuto quello sguardo strano anche se Holly se ne era andato Patty non era mai stata cosi diversa…


Era la presenza di quel ragazzo? Era tutto coinciso con il suo arrivo…cosa portava con sé?…c'era un mistero che si stava infilando nell'armonia e nella tranquillità di quel gruppo e non lo avrebbe permesso per niente al mondo…nemmeno se in mezzo c'era la sua stessa prima manager!

Quando le ragazze lasciarono il palco per tornare nella massa di studenti Susy prese Patty per un braccio e la trascinò via…

-senti, una volta per tutte mi vuoi dire che sta succedendo?…cosa c'è sotto? Dimmelo…lo devo sapere-
-di cosa stai parlando Susy…non ho né detto né fatto niente e tu mi assali cosi…sei impazzita forse?-

-no, io sto benissimo…sei tu quella strana…non vuol dire che essendo + piccola di te io sia anche + ingenua…me ne sono accorta sai…di Becker dico…ieri sei strana, vi guardate con aria sospetta…allora? Non dici niente?-
-non c'è niente Susy- sospirò un momento e poi riprese- non c'è assolutamente niente…è solo che come ben sai le cose non sono + quelle di un tempo…e lui invece è rimasto ancora a quel tempo…deve capire, deve riprendere tutto quello che ha perso in questi anni…probabilmente ora sta cercando di capire come mai io non sono + la Patty che conosceva…ero cosi piccola e scatenata, ora che siamo cresciuti siamo tutti cosi diversi…è spaesato e io non posso fare altro che aiutarlo a riappropriarsi dei suoi amici…-

-non intendo questo! Tra voi 2…cosa c'è? Allora?…io per 3 anni ho gareggiato letteralmente con te per il capitano eppure non è servito a niente…la vostra amicizia è sempre stata d'intralcio e anche con tutte le cure del mondo non si è mai accorto di me se non quando non c'ero perché non mi sentiva urlare…e ora che è tutto finito non posso vedere che tu, dopo tutto questo, flirti di nascosto con uno nuovo che per altro a quanto dite è il suo migliore amico…no manager, questo non te lo permetto!-

-sei impazzita!- le parole di Susy avevano scosso terribilmente Patty che aveva ripreso un tono risoluto e determinato…-solo perché mi guarda? Solo perché ha quella strana espressione verso di me allora io sarei la voltafaccia del capitano? E poi tu che ne sai di cosa c'era tra me e Holly…tu non sai niente di me, non sai niente nemmeno di lui, come puoi dire tutte queste cattiverie senza nemmeno capire quello che ci ha accomunati per 10 lunghissimi anni?…sei solo una bambina…-

si fermò,non voleva dire quelle cosa…caspita…è vero Susy aveva esagerato ma risponderle in quel modo era davvero troppo…

Susy dal canto suo non seppe cosa dire e rimase a guardarla con gli occhi sbarrati…era agghiacciata dalle parole usate dall'amica…non era possibile che le avesse dato della bambina che per di + non aveva mai compreso quello che c'era nell'aria quando il loro capitano era li…

-s..scusami…Susy non volevo…- mormorò pentita
-fa…fa niente…- ma Patty aveva capito…Susy non era convinta…le aveva fatto male e si sentiva in colpa…

rimase ferma immobile mentre la ragazza se ne andava…le dispiaceva aver usato quel tono giudice e critico…ma anche lei era stata ferita…

Susy se ne andò…cercò di raggiungere tutti gli altri ma era persa nei suoi pensieri…troppo scossa per capire dove stava andando e chi avesse intorno…
Camminava…camminava per inerzia…ormai era un automa che vagava per la scuola…finche una voce non la riportò alla realtà…

-ehi!! Attenta! Guarda davanti a te!!- e di colpo una mano le bloccò la faccia che dopo qualche istante si sarebbe schiacciata contro la parete della scuola…
-ehi…stai dormendo?… ci sei?…ehi sto parlando con te!-

-eh? A si…-
si girò di scatto cercò di ringraziare la persona che aveva impedito al suo bel visino di rimanere sul muro piuttosto che sulla sua testa!
-ah, sei tu…ciao!!-

era lui…ma era una ossessione…parli del diavolo e spuntano le corna!
-ciao Becker…come va?-
-tutto bene grazie mille! Tu invece? Se non ti avessi fermata di saresti spalmata contro il muto…stai bene?-
-si si scusa…ero solo soprappensiero! Grazie comunque…-
-di niente figurati…piuttosto sai dove è Patty? L'ho vista prima ma è scomparsa…-


ANCORA LEI?

-si è li guarda…o almeno lo era fino a 5 minuti fa…magari la trovi prova ad andare a cercarla..-

la cosa non le piaceva per niente…cosa dovevano dirsi quei 2 adesso?…non se lo sarebbe mai lasciata perdere…era troppo curiosa di sapere cosa c'era dietro…
che mistero nascondeva quel Becker?…se lo avesse scoperto magari avrebbe anche capito come mai nella sua testa associata all'immagine di quel ragazzo c'era anche quella frase "mi piace"…

si, ma perché?

 

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