BULMA E VEGETA - TRUE LOVE
PART ONE
SWEET DREAM
N.B. Sweet dream è la prima parte della mia fan fiction
su Bulma e Vegeta.
E ambientata dopo larrivo di Mirai Trunks, ma prima della comparsa
dei cyborg.
Era già da un po di tempo che Vegeta si era stabilito ad abitare
alla Capsule Corp., insieme a Bulma e ai suoi genitori. Lui era contento di
questa sistemazione: aveva vitto e alloggio gratis, e in più poteva allenarsi
nella gravity room. Doveva assolutamente diventare più forte. Doveva
battere Kakaroth.
Lui era il principe dei Saiyan! Nessuno poteva essere più forte di lui.
Era questo quello a cui pensava tutto il giorno. Nientaltro. (WOW)
Interrompeva il suo allenamento solo quando si trattava di mangiare, ma anche
in queste pause non è che prestasse molta attenzione ai padroni di casa
Con grande dispiacere di Bulma.
Ormai loro si erano rassegnati al fatto che il loro coinquilino non fosse un
gran chiacchierone (diciamo che non spiaccicava parola) ma tentavano sempre
di aprire un dialogo con lui.
Certo che quel ragazzo è proprio antipatico, non credete anche
voi? disse Mr. Brief un giorno, dopo che Vegeta era andato ad allenarsi
dopo aver pranzato.
Bulma lo guardò.
Non è vero, si comporta così solo perché non è
abituato a vivere con altre persone in questo modo
Lui è sempre
in guerra con tutti
E stato educato così fin da quando era
piccolo.
Ehi, tesoro disse sua madre ridendo Non è che quel
ragazzo ti piace? In fondo è davvero carino
Ma che cavolate stai dicendo! Non potrei mai innamorarmi di uno come lui.
rispose lei, e poi se ne andò.
Si irritava sempre quando facevano queste insinuazioni.
Quel pomeriggio i genitori di Bulma partirono per un viaggio di lavoro.
Andiamo via per un paio di giorni. Così ti lasciamo campo libero
con Vegeta
Le disse la madre, avvicinandosi a lei e facendole maliziosamente locchiolino.
Bulma arrossì e si arrabbiò e tirando una manciata dei pop-corn
che stava mangiando si mise a urlare:
Insomma! La vuoi piantare! A me non interessa affatto quello lì!
Non prova alcun sentimento per nessuno tranne lodio! E voleva ucciderci!
IO LO DETESTO!!! La vuoi capire?!
Lespressione della sig.ra Brief era cambiata. Il suo viso aveva improvvisamente
assunto unaria sorpresa.
Bulma si voltò lentamente.
Dietro di lei cera Vegeta, in piedi davanti alla porta della gravity room,
che la stava fissando.
Era a torso nudo
com era sexy con quello sguardo sempre così
imperscrutabile e misterioso
Mrs. Brief decise di andarsene prima che scoppiasse la tempesta, così
disse:
Ehm
Allora ragazzi io vado, mio marito mi sta aspettando in macchina.
Ciao tesoro, ciao Vegeta
Poi uscì velocemente.
Si creò un irreale silenzio nella stanza, nonostante si continuasse a
sentire il film damore che Bulma stava guardando mentre sgranocchiava
pop - corn e schifezze varie: uno dei suoi hobby preferiti da quando si era
mollata con Yamcha.
Vegeta si mosse.
Mentre passava di fianco a Bulma, con un sorrisino di sfida, la provocò:
Così è questo che pensi di me, donna?
Non era rimasto per niente ferito dalle cose che aveva detto su di lui?
Sì, è questo quello che penso. rispose sussurrando
a testa bassa Sei solo un uomo crudele ed egoista che fa del male agli
altri e basta
Ti odio, non sai nemmeno quanto
Per me tu non esisti,
sei solo aria
Già, ma senza aria non si vive
rispose lui.
Bulma non disse più niente e, senza guardarlo, corse via e andò
nella sua camera.
Vegeta rimase molto stupito di questa sua reazione. Litigavano molto spesso
(praticamente ogni volta che si vedevano quindi potete immaginare dato che abitavano
nella stessa casa
) ma Bulma si faceva sempre rispettare e non se ne andava
se prima non si era sfogata per benino.
Stavolta invece sembrava che soffrisse
E anche se aveva cercato di nasconderlo
si vedeva che mentre se ne andava stava piangendo
E lui non riusciva a capire il perché.
Forse dovrei andare da lei a vedere se sta bene.
Ma dopo un attimo tornò sul suo viso la sua tipica espressione da Sono
il principe dei Saiyan non rompetemi i coglioni e si disse: Ma
cosa me ne frega di quella stupida terrestre! Non devo farmi influenzare da
questi esseri inferiori, non sono come loro. Devo solo pensare ad allenarmi.
Dopo aver fatto una rapida doccia, si recò in cucina, era ora di cena
e aveva una gran fame (come al solito), ma quella sera nessuno gli aveva preparato
da mangiare. Di solito era Mrs. Brief ad occuparsi di questo (Bulma non amava
cucinare) ma dato che non cera nessuno, con unaria di disappunto
decise di prepararsi qualcosa per conto suo.
Nel frigo però non cera molto e comunque un principe come lui non
poteva certo mettersi ai fornelli (se penso che io lo faccio tutti i giorni
Sigh
).
Dopo un attimo di indecisione, decise di andare da quella stupida terrestre
e chiederle di preparare qualcosa. Tanto anche lei avrebbe dovuto mangiare prima
o poi, no?
Perché?
Perché si era messa a piangere in quel modo? Lei lo odiava, giusto? Allora
perché ci stava così male al pensiero che lui non si fosse per
niente offeso a sentire ciò che pensava? Aveva un orgoglio così
grande da non permettergli neppure di chiederle perché
Perché
aveva detto quelle cose, perché piangeva
Erano questi i pensieri che attraversavano la mente di Bulma mentre, sdraiata
sul letto, stringeva forte a sé il cuscino, desiderando che fosse qualcun
altro
Io lo odio
si disse . Ma perché non riesco a
capirlo? Perché mi tratta sempre così? Come fa ad attrarmi un
uomo con un cuore così pieno di crudeltà? E se lui invece provasse
qualcosa per me
?
Un rumore la distolse da questi suoi sogni.
La porta si era aperta ed era comparso Vegeta, in piedi con la sua solita espressione.
Strinse più forte a sé il cuscino, prima di prenderlo e lanciarlo
violentemente contro quelluomo, quelluomo che la stava facendo disperare
senza sapere perché.
Lui lafferrò al volo.
Ma sei scemo? Non si entra così nella stanza degli altri, non hai
neanche un briciolo di educazione? urlò lei ma in realtà
non voleva che lui vedesse quelle lacrime.
La scema sei tu
Io non appartengo alla vostra razza non devo seguire
le vostre sciocche abitudini! Dovresti chiedermi scusa per essere sempre così
sclerotica!
Bulma si era ripresa ed ora stava in piedi davanti a lui.
Comunque cosa ci sei venuto a fare qui?
Un sorrisino comparve sulle labbra di Vegeta.
Beh, non di certo a vedere come stai, spero che tu non ti sia fatta strane
idee
A queste parole il suo cuore si infuocò di rabbia. Come poteva essere
così crudele?
Visto che non ci sono i tuoi ed è ora di cena, dovresti essere
tu a cucinare, no?
Non sapeva cosa rispondere. Sarebbero rimasti loro due soli
Non era quasi
mai successo. Comunque anche lei cominciava ad avere un certo appetito.
Allora? Hai perso l uso della parola, donna?
Certo che no. Ok, farò qualcosa ma lo sai che non sono molto brava.
disse freddamente, mentre si avviava verso la cucina, seguita da Vegeta Ma
non posso certo permettere che il grande principe dei Saiyan si occupi di qualcosaltro
oltre ad allenarsi e a malmenare la gente
disse con sarcasmo.
Piantala, donna, ci metto un attimo a distruggere te e questo posto!
Tanto sapeva che non lavrebbe mai fatto. Dove sarebbe stato, altrimenti?
Nessuno lavrebbe accolto allo stesso modo di come aveva fatto lei, perché
non se ne rendeva conto? Nessun altro avrebbe fatto quello che stava facendo
lei: non solo gli offriva il cibo e un posto dove stare, ma anche il suo rispetto
(anche se non sempre lo dimostrava) e, se solo lui avesse voluto, anche il suo
cuore.
Bulma preparò silenziosamente da mangiare, quando fu pronto si sedettero
uno di fronte allaltra ma nessuno dei due parlava. Cera una grande
tensione nellaria. I suoi occhi erano ancora rossi per tutte le lacrime
che aveva versato.
Perché
Perché prima stavi piangendo, donna?
chiese timidamente Vegeta.
Non vedeva lora di sentire quelle parole, ma di certo non poteva dirgli
la verità
Ecco
io
Non avevi detto che non ti importava di me? Allora
non farmi domande. rispose con rabbia.
Non avrebbe dovuto dire questo
Avrebbe dovuto fargli capire ciò
che provava
Ma cosa provava veramente per lui?
Vegeta si alzò.
Dove stai andando? chiese Bulma.
Lui la guardò.
Non sono affari tuoi, donna, comunque ora vado a dormire. Penso di aver
sopportato abbastanza voi esseri inferiori per oggi.
Lei si alzò di scatto e lo fermò prendendogli la mano.
Allora
allora buonanotte
E scusami per quello che ho detto
prima
Non lo pensavo veramente
balbettò a bassa voce
senza guardarlo.
Vegeta la guardò e provò una strana sensazione
Lo so
lo so. disse.
Poi le lasciò la mano e se ne andò verso la sua camera.
Lei rimase qualche minuto ferma così, senza fare niente. Poi decise di
andare anche lei a dormire, anche se sapeva benissimo che non ce lavrebbe
fatta.
Vegeta era sdraiato sul suo letto ma era ancora vestito.
Fissava il soffitto. Non che fosse molto interessante, ma sapeva che non sarebbe
riuscito a dormire, e questo lo irritava molto. Pensava a cose a cui uno come
lui non avrebbe mai dovuto pensare. Quella donna stava piangendo per lui? Ma
perché?
Non aveva detto di odiarlo? Allora perché soffriva così? Si odiava
quando non sapeva darsi delle risposte.
Continuava a ripensare a quello che era successo
Ripensava a quando era entrato nella camera di Bulma. Indossava solo una minigonna
nera e una canottiera trasparente
Comera bella
Si sarebbe voluto perdere nel blu sconfinato dei suoi occhi, in quel lago profondo
di tristezza da cui traboccavano le lacrime che poi attraversavano il suo dolce
viso e le sue rosse labbra
Si sarebbe ucciso per questi pensieri.
Un guerriero come lui non poteva pensare a queste sciocchezze!
E poi quella ragazza gli era sempre stata antipatica, anzi, peggio ancora, totalmente
indifferente. O forse voleva solo convincersi di questo?
Ma io sono un principe, no? Il principe dei Saiyan
Allora devo prendermi
tutto ciò che voglio
E io adesso voglio quella ragazza
Un sorriso di soddisfazione comparve sul suo viso.
Si alzò e si incamminò deciso verso la sua stanza.
La porta era aperta così guardò dentro.
Bulma era distesa nel letto e stava da poco dormendo. Dato che faceva molto
caldo indossava solo un paio di mutandine e un reggiseno neri.
La luce della luna che entrava dalla finestra illuminava il suo candido viso
e i suoi capelli azzurri sparsi per il cuscino.
Le sue guance erano bagnate di lacrime, come se avesse pianto fino a pochi istanti
prima.
Quando Vegeta la vide rimase colpito.
Laveva sempre vista come una ragazza molto forte e permalosa, invece in
quel momento sembrava veramente innocente e indifesa.
Sarebbe rimasto ore a guardarla.
Ora non provava più solo lattrazione di pochi minuti prima
Era qualcosa di più profondo, che veniva da dentro
Un qualcosa
che non aveva mai sentito per nessun altro. Non capiva
Non si era
mai sentito così strano prima dora.
Si sentiva come se avesse un fuoco che stava divampando nel suo cuore.
Per la prima volta nella sua vita non sapeva cosa fare.
Si avvicinò al letto, si sdraiò vicino a Bulma e labbracciò.
Aveva quasi paura di romperla, sembrava così fragile.
Poi lei si svegliò, e riconobbe subito le forti braccia che la stavano
stringendo.
Ve
Vegeta
? Sei tu? Ma
cosa
.
Lui le fece segno di non parlare e le diede un lungo bacio sulle labbra.
E si sentì immensamente felice quando sentì che lei lo ricambiava.
Le accarezzò dolcemente i lunghi capelli azzurri.
Poi iniziò lentamente a baciarle il collo e le spalle, tirandole giù
gli spallini del reggiseno. Le sue mani scivolarono lentamente ad accarezzare
i suoi seni, mentre lei cominciò a sbottonargli la camicia, con foga
sempre crescente. Ormai erano entrambi nudi. Vegeta osservava tutta la bellezza
e la delicatezza di quella donna che mai era riuscito a vedere.
Bulma si stringeva al suo corpo muscoloso.
Non dissero niente. Lei non credeva che stesse accadendo veramente.
Con lentezza estenuante e con delicatezza Vegeta le tolse le mutandine, le accarezzò
le gambe e la torturò con i baci che le dava sui seni e sul ventre.
Ora tocca a me disse sussurrando maliziosamente lei.
Cominciò a torturarlo e a riempirlo di baci come aveva fatto lui con
lei, lo toccava e lo accarezzava fino a farlo gemere.
Ad un tratto non ce la fecero più; Vegeta penetrò lentamente nel
suo corpo, attento a non farle provare troppo dolore.
Alla fine, sopraffatti dal piacere che avevano provato, ricaddero sul letto
sudati e ansanti.
Bulma quasi non si accorse quando Vegeta si avvicinò alla sua spalla
e, facendo attenzione a non farle male, la morse (quando un Saiyan morde sulla
spalla una donna significa che l ha scelta come compagna per la vita.
ndEva)
Dopo qualche minuto i loro sguardi si incontrarono. I loro corpi nudi erano
ancora abbracciati teneramente, illuminati solo dalla luce della luna.
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