Una storia semplice

Capitolo 2

Ritornare alla vita


Il muto terrore negli occhi di lei a quella notizia, lo paralizzò; lei così coraggiosa e determinata, ora così fredda e distante, pallida e assente.
Ma dov'era finita, così all'improvviso, la sua voglia di vivere?
Nulla, nessuna risposta a quella domanda.
Gli altri guardavano i due con occhi curiosi, occhi che però non riuscivano a percepire nulla in quell'immobilità.
Perché ora gli appariva così fragile e indifesa?
Perché, lei così istintiva e dinamica, ora fissava il vuoto paralizzata?
In trance, ecco come le appariva.
Milioni di pensieri nella mente di lui, tutti a cercare una risposta; poi un lieve ricordo, prima indistinto poi più tenace, iniziò a farsi strada nella miriade di emozioni che come un turbine lo portavano giù verso il fondo del suo cuore e tentavano di affogarlo.
- Non si tocca mai il fondo, vero? Perché sono così stupido e lento? - disse lui - Tu me lo hai detto ed io ho fatto finta di niente -.
A quelle parole la ragazza si voltò verso di lui: lo fissava ma in realtà vedeva solo il vuoto e lui lo sapeva, lo sentiva.
Un leggero bisbigliare da parte degli altri che chiedevano cosa ci fosse tra i due, cosa fossero l'uno per l'altro.
Nulla, solo silenzio.
Perché così all'improvviso era successo, perché di nuovo e perché proprio a lei.
- Io non volevo ti giuro - provò a dire lui.
Per lui era come guardare attraverso un cristallo: vedeva il dolore, la paura e l'angoscia in quegli occhi così vuoti che in genere pulsavano di vita ed emanavano gioia di vivere.
Una dolce brezza autunnale mosse un ciuffo di capelli sul viso della ragazza.
All'improvviso tutti ammutolirono: lui dolcemente le portò quel ciuffo ribelle dietro l'orecchio, poi le prese la testa fra le mani, ed a quel tocco il gelo si sciolse; lui le accostò la testa al suo petto e a quel contatto il mare di sentimenti mai espressi di lei vennero fuori.
A quel pianto lui si senti così vicino, vicino ad un dolore che non poteva capire.
Perché mi sento gelare?
Perché ora soffro per lei?
Lui le accarezzava dolcemente la schiena.
Il terrore di lei e la forza di lui si attraversarono: lei sentiva il gelo di poco prima abbandonarla ed il calore di quei sentimenti così semplici pervaderle il corpo.
Cosa stava succedendo?
Il pianto, l'abbraccio, la vita ecco cos'era: lui aveva tirato fuori da quell'angolo scuro del mare la sua vera essenza ed ora stava per tornare a respirare dopo quella lunga apnea.
- Mi è mancato il respiro - fece lui.
- Grazie, - rispose lei - ora sono viva -.

CONTINUA...

 

Torna all'Indice capitoli
Torna all'indice Fanfiction