Capitolo 5
Al lavoro
Nel
pomeriggio i ragazzi incontrarono sia il direttore dellOpèra
sia Boris Petrovich, il loro ricercato. Questultimo si rivelò
molto gentile nei confronti di Françoise, ma al contrario sembrava
sospettoso di Joe.
Appena laveva visto gli aveva chiesto come mai un ragazzo così
giovane era già un impresario, mestiere che secondo lui richiedeva
una grande conoscenza e esperienza.
le consiglierei di non concentrarsi sulla mia età, mr Petrovich
quanto sulle mie referenze. Lavoro con la signorina Arnou da quasi quattro
anni e prima sono stato curatore della Scala. Comunque dal momento che vuole
verificare le mie capacità perché non iniziamo subito a parlare
della parte che la mia cliente dovrà interpretare?!-rispose
pronto 009, che si aspettava un simile attacco.
E così si erano messi a discutere del ruolo, lasciando completamente
Françoise fuori dalla discussione. La ragazza era irritata per questo,
infatti quei tre la stavano trattando come unochetta stupida
sembravano
i classi pregiudizi nei confronti di una ballerina.
Perché me la prendo tanto? Joe si comporta sempre cos, e di solito
non ha neanche la scusa di dover interpretare una parte in una missione -pensò
Françoise.Questa volta però si dovrò ricredere.
Nel frattempo che Joe era occupato a parlare 003 studiò Boris Petrovich.
Era un belluomo, sulla quarantina, i capelli biondastri erano corti
e gli sfioravano gli occhi nocciola. Emanava unaurea che incuteva rispetto
anche se sapevano benissimo che era un delinquente. Sempre impeccabile nel
suo completo grigio, aveva unaria stranamente famigliare.
Alla fine della riunione Lacroix portò 003 alla sala prove del teatro
dove erano già presenti la coreografa e il primo ballerino.
Signorina Arnou le presento la coreografa Marie-Soleil e il ballerino,
il pupillo del signor Petrovich, Nicolaj Sergeevich. Sarà principalmente
con loro che lavorerà nei prossimi sei giorni.
Sei giorni? Ma..- Françoise era sbigottita
Eh si! Non glielo avevano detto, mademoseille? Purtroppo ci hanno dato
solamente sei giorni per montare i balletti principali, quindi credo che sia
meglio mettersi subito al lavoro-disse la coreografa
Entrambi erano molto simpatici e Françoise si rilassò totalmente,
perdendosi nel duro lavoro che precede sempre un buon balletto. Tutto diveniva
importante, anche un passo fatto in meno o in più poteva cambiare profondamente
la scenografia, dare più leggerezza a un salto o spezzare il movimento.
Era da tanto che 003 non si sentiva così
dimenticò completamente
la sua missione e tornò ad essere quella di tanti anni prima.
Al
contrario suo Joe cercò di immergersi totalmente nel lavoro e per questo
passò tutto il pomeriggio dopo lincontro a cercare notizie su
Petrovich
che non sembrava affatto quello che diceva di essere.
Neanche lui sapeva esattamente cosa significasse la strana sensazione che
aveva provato quando laveva visto, ma aveva lo strano presentimento
che nel presente di quelluomo non si celassero solo i fantasmi neri
ma anche qualcosa di molto oscuro.
Innanzitutto parlava inglese senza nessunissimo accento, anzi sembrava la
sua lingua madre, e nel giapponese, che aveva dimostrato di conoscere discretamente,
ogni tanto usciva fuori unintonazione che più che russa sembrava
americana.
Sto diventando veramente paranoico. Non mi bastano i problemi che già
ho?- si disse anche se quel pensiero continuava a girargli per la testa.
Per distrarsi decise di fare un giro per la città, vicino allalbergo
in attesa di andare a prendere Françoise.
Doveva ammettere che Parigi emanava un fascino particolare, e se solo non
si fosse dovuto preoccupare di uno psicopatico che voleva distruggere ciò
che di bello cera nel mondo, se la sarebbe veramente goduta. Si sarebbe
seduto lungo il boulevard e forse avrebbe conosciuto anche qualche ragazza.Beh
questultima cosa poteva ancora avvenire
No- si disse- non posso mentire a me stesso. Non potrei mai farlo con vicina
Françoise. In fondo è di lei che sono innamorato, e forse lei
lo è di me. Avere una storia qui mi esporrebbe solamente a dei pericoli
inattesi. Sarà per la prossima volta.
Quando furono le sei e mezza si recò in teatro per prendere 003 e scambiare
con lei qualche opinione su Petrovich, ma quando entrò venne bloccato
dallassistente del direttore. 003 non aveva ancora finito le prove e
così gli venne chiesto se preferiva aspettare nellufficio del
direttore oppure voleva dare unocchiata alle prime prove .
Joe, dicendosi che tanto non aveva nulla da perdere,scelse la seconda opzione
e questo fu il suo primo sbaglio.
Françoise era completamente assorta nella danza, 009 non laveva
mai vista così durante tutto quel tempo che avevano vissuto insieme.
Si rese conto che aveva davvero un bel corpo che spesso mortificava con gonne
troppo lunghe, e vestiti classici. Per le lezioni indossava un
body attillato che ne esaltava le lunghe gambe. Nessuno avrebbe detto che
in realtà quella ragazza che sprizzava giovinezza da tutti i pori era
in realtà un cyborg. Come lui.
Decise di tornarsene in albergo e di aspettarla li, tanto lavrebbero
riaccompagnata.
Erano quasi le nove e mezza quando 003 tornò, teneva in mano un grande
mazzo di fiori con laria stravolta ma felice.
Appena entrata si buttò sul suo letto e faccia in giù.
Stanca?--la prese in giro lui sedendosi accanto a lei-
cosa sono tutti quei fiori?
003 sollevò leggermente il viso verso di lui: Li ho trovati fuori
dal camerino. Me li ha regalati Petrovich per darmi il benvenuto
Joe sentì una strana fitta di gelosia: Si, certo proprio il
benvenuto. Anchio ho una cosa per te, sai?
La ragazza non si incuriosì più di tanto, sicuramente erano
informazioni sulla missione:
Che hai scoperto? Ehi Joe ma dove ti sei cacciato?
dopo poco lui ritornò, nascondendo dietro la schiena qualcosa:
Beh ho tirato alcune considerazioni sul miliardario, ma di questo possiamo
anche parlare dopo. Invece ho scoperto che non hai portato nessun vestito
adatto a mantenere la tua promessa.
Cosa? Ma cosa stai dicendo?-003 arrivò alla decisione che
Joe doveva essere completamente impazzito.
Ti ricordo che sullaereo hai promesso di farmi conoscere Parigi.-incalzò
lui
Certo, ma credevo di finire prima.
Hai cenato?-chiese 009 ignorando la sua risposta
no
neanchio.Hai fame?
si, da morire! Per fortuna il dottore ci ha creato in modo che potessimo
alimentarci come persone normali. Sarebbe stato veramente difficile oggi pranzare
con quelli della compagnia, altrimenti.
Ti andrebbe di uscire o sei troppo stanca?- Joe si stava preparando
al gran finale.
Françoise sospirò, se voleva uscire con lei non si sarebbe certo
tirata indietro:
No, sono una ballerina, o meglio lo ero, ricordi? Se vuoi possiamo uscire
e mangiare qualcosa e poi casomai fare un giretto
Joe sorrise: Vedi che quando vuoi ci arrivi. E per uscire con me, in
una città così bella ne devi essere allaltezza.
E da dietro le spalle tirò fuori uno stupendo vestitino elasticizzato,
di quelli che Françoise non si era mai comprata per paura che le stessero
male.
Joe, io non so che cosa dire..E stupendo ma, non credo che mi
stia bene,Insomma è così
attilato?-suggerì Joe
la ragazza non sapeva più dove guardare.
Joe si intenerì: 003 non si rendeva conto di quanto fosse carina.
Dai, provatelo.Poi se non ti sta bene, e questo lo decido io, ti metti
quello che ti pare,ok?-le disse cercando di non dimostrare quanto ci
tenesse.
Françoise tornò dopo poco.: il vestito le stava dincanto.
Era bianco e corto e ne metteva in risaltò il corpo armonioso. Joe
per poco non si sentì male quando la vide.
Ma come mi viene in mente di regalarle una cosa del genere? Sembra una modella.-pensò
Era bella da morire. Bella in modo diverso dal solito, ma la voce di Françoise
lo distolse dai suoi piacevoli pensieri.
Vedi
non ho il fisico per portare un vestito bello come questo.
Lo valorizzo- stava dicendo.
Joe la guardò stralunato: E per fortuna che puoi vedere a metri
di distanza. Su usciamo
E si persero nella notte parigina.