Capitolo 6
Uno strano incontro
Françoise
non riusciva a credere che tutto quello le stava accadendo sul serio: Joe
l'aveva praticamente invitata ad uscire.
Era pur vero che c'erano solo loro due, ma dopotutto lui l'avrebbe potuto
chiedere a chiunque altra ragazza di accompagnarlo: non sarebbero state molte
quelle che avrebbero rifiutato.Joe aveva quell'aria da ribelle che solitamente
faceva impazzire le ragazze ma ogni tanto era di una dolcezza impressionante,
come quando le aveva regalato il vestito.
A tutto questo pensava 003 mentre passeggiava per le strade illuminate dalle
insegne nella notte.
"Ehi sei ancora con me oppure sei rimasta in sala prove?"-Joe la
distolse dai suoi pensieri improvvisamente guardandola incuriosito.
Lei cadde dalle nuvole:
"oh
scusa, deve essere l'emozione di essere ritornata."
Joe le sorrise enigmatico
"Conosci qualche ristorantino non troppo affollato dove potremmo mangiare?"-le
chiese 009
"Beh dipende da che cosa vuoi per cena: preferisci provare qualcosa di
tipico oppure preferisci la classica cucina giapponese?Dai scegli
in
fondo sei tu lospite"-003 voleva assecondare il suo amico in tutto, voleva
fargli capire quanto lo amasse.
Il ragazzo non sapeva se essere contento oppure no di tanta gentilezza, o
meglio non sapeva come doveva interpretarla.
"Ehi non farmi abituare a tutta questa dolcezza che poi al ritorno ci
aspetta 002. comunque a me va bene tutto
basta che non siano lumache"
Françoise rise, anche a lei non piacevano granché: "Non
ti preoccupare basta che non ordini niente con la parola escargots e dovresti
essere a posto."
003 condusse Joe in un viale laterale con un piccolo ristorante che di solito
frequentava con la sua amica quando studiava danza.
Il proprietario era rimasto lo stesso e subito si dimostrò molto espansivo
con la sua concittadina.
Iniziarono un dialogo in francese di cui Joe riuscì solo a capire:
'"Françoise ma chère.. Enfin tu es de niveaux ici ! Il
est superbe ! J'avais entendu que t'es dans la reprèsentation à
l'Opéra ! "
dopo queste brevi frasi Joe decise di dedicarsi all'osservazione del locale
piuttosto che cercare di capire quello che i due stavano dicendo.
L'uomo, messieurs Michel, dopo un po' li condusse in una saletta più
discreta dove potevano parlare liberamente.
Durante
la cena 009 decise di assumere finalmente un aspetto professionale e così
informò Françoise delle sue, poche, scoperte e dei tanti sospetti.
"Sicuramente fa parte dell'organizzazione. Non credo neanche che quello
sia il so vero nome ne tatomeno la sua nazionalità. A quanto sono riuscito
a capire fino a sei mesi fa nessuno lo conosceva, poi da un momento all'altro
diventato presidente della BSI S.P.A con un fatturato di circa 300 miliardi
di dollari l'anno. L'unica cosa che si sa di lui è che ama il teatro
e le belle ragazze alle quali pare faccia dei regali stupendi e poi lasci
dopo poco."
La ragazza bevve un sorso di vino:
"Anch'io avevo pensato che quella non fosse la sua vera identità
ma perché cambiargliela. E poi non lo so, ha qualcosa di famigliare"
"ti è sembrato un cyborg?"
"no assolutamente, e oggi l'ho osservato molto bene mentre parlavate.
E' un uomo normalissimo, anzi stranamente molto gentile."
Finito
di cenare i due salutarono il proprietario e decisero di fare un ultimo giro
prima di ritornare all'albergo.
Era ormai quasi mezzanotte e per strada si trovavano solo coppiette e giovani
pronti ad andare in discoteca. I due ragazzi si fermarono sul ponte sulla
Senna per chiacchierare ancora un po'.
"Grazie ancora per il vestito, Joe. E' stato veramente gentile da parte
tua regalarmelo."-disse 003 evitando di guardarlo.
Joe le cinse le spalle e lei si girò a guardarlo. La luna che prima
era riflessa nell'acqua ora era negli occhi di Françoise e Joe voleva
prendere quella luna.
Avvicinò il suo viso a quello di lei ma quando le sue labbra stavano
per sfiorare nuovamente quelle di 003
..
"Joe
da quanto tempo! "- la voce di quella ragazza fu come una secchiata d'acqua
gelata per entrambi. La ragazza era Miyuki,quella stessa che aveva spezzato
il cuore a joe tanti anni prima e ora il suo spettro vagava per quella strana
relazione tra i due cyborg.
Joe guardò le due ragazze che gli erano davanti: 003 si era subito
staccata da lui e ora stava porgendo la mano a Miyuki.
Erano tutte due belle
"Ciao Miyuki, come mai anche tu qui? L'ultima volta che ci siamo visti
eri nel deserto e ora ti trovi a Parigi."-decise di comportarsi come
al solito, come la prima volta che si erano rincontrati.
Aveva amato molto quella ragazza, al punto da decidere di aiutarla anche quando
aveva scoperto che ormai lei amava un altro.
La
mattina dopo quando Joe si svegliò Françoise era già
andata via, ad esercitarsi. Si alzò e decise di farsi una lunga doccia:
aveva bisogno di mettere in ordine le idee.
Anche la sera prima Françoise se ne era andata, aveva detto che doveva
andare a riposare perché era molto stanca e poi loro due avrebbero
sicuramente parlato meglio.
Era stato così bene con Miyuki
lei gli aveva raccontato che ormai
con quel fotografo stava finendo tutto, e gli aveva lasciato intendere che
quello stano incontro in terra francese si sarebbe potuto concludere molto
diversamente.
Stranamente 009 aveva rifiutato. Perché l'aveva fatto? I fondo con
tutte le altre cercava sempre lei. Nella maggior parte delle sue storie 003
era stata la sua confidente insieme a Jet, ma era come un'ombra che viene
illuminata continuamente. Faceva finta di non vederla, di non pensarci
ma ora lei era così vicina.
Françoise o Miyuki? Altro che Amleto
quello era un vero problema.
Forse alla fine non avrebbe scelto nessuna delle due, maledicendosi per l'eternità.
Per il resto della mattinata si buttò a capofitto nel lavoro riuscendo
a scoprire alcune novità interessanti, che nel tardo pomeriggio comunicò
al dottore.
"Salve dottore, sono io Joe, Finalmente ho delle belle notizie per lei.
Sono molto vicino a localizzare la base dell'organizzazione e ho ristretto
il triangolo d'azione, entro 24 ore dovrei sicuramente farcela a trovarla
definitivamente. 003 è entrata in buoni rapporti con Petrovich, anzi
sembra che lui le stia facendo la corte
."
Joe non riuscì a finire la frase perché si sentì la voce
di Bretagna:
"Sei geloso,eh mio caro 009?"
"Cosa vorresti dire 007?"-joe stava già per partire con una
delle sue sfuriate tipiche di quando era negli istituti di correzione.
"Che 003 non ti può restare ad aspettare in eterno. E' una bella
ragazza e in molti le andranno dietro quindi o ti abitui alla cosa oppure
le dici tutto e andate a formare una bella coppietta! Dai vi diamo anche la
nostra benedizione!"-scherzò Bretagna
"Oh,si. Così non dovremmo più fare finta di non vedervi
mentre vi baciate"-gli diede manforte 006.
"Cosa?"-Joe era incredulo
allora avevano visto tutto.
"perché non mi avete detto niente? Jet io mi fidavo di te"
"E io infatti non ho parlato, ma non è normale che uno aggredisca
una compagna di, diciamo lavoro, o un'amica se torna tardi dopo essere stata
con un ragazzo. Non bisogna essere geni per capire quello che sta succedendo."
"posso parlarti un attimo in PRIVATO Jet?"
Quando 002 ebbe preso in privato la comunicazione Joe gli raccontò
del suo incontro con Miyuki.
"Non mi pare una bella faccenda, 009.come l'ha presa 003?"
"mah, non lo so. Sembrava come al solito, anzi l'ha anche invitata allo
spettacolo dopo che ha saputo che a Miyuki piace il balletto. Mi è
sembrato che Miyuki la guardasse in un modo un po' strano ma poi lei se n'è
andata."
"La rivedrai?"
"Ma chi, Françoise? Certo che la rivedrò, stasera mi deve
far vedere Parigi."
"Ma no, Miyuki rimbambito. La domanda è: rivedrai Miyuki?"
"Non credo. A meno che non la chiami."
Silenzio.
"Joe
.MA CHE RISPOSTA E' QUESTA? Hai intenzione di chiamarla per
uscirci?"
"Non lo so. Insomma lei rappresenta quello che ero: un corridore. La
mia vita era felice con lei. Ma ora che cosa potrei darle?"
"Joe, mi sembri una telenovela. Vatti a fare un giro in macchina e poi
mi richiami."
Invece di seguire il consiglio di Jet, Joe si incamminò verso il teatro, dove era sicuro di incontrare Petrovich e Lacroix. Doveva trovare quella stramaledetta sede dei fantasmi neri entro il giorno del debutto dell'opera.