DOPPIO SCAMBIO

CAPITOLO 4

 

Un raggio di sole, penetrò attraverso la tenda colpendo in viso Mark ancora beatamente immerso in un sonno profondo; mugugnò parecchio prima di decidersi ad aprire gli occhi. Si mise poi a sedere sul letto, ma un fitto dolore allo stomaco e alla guancia sinistra non gli permise di assumere una posizione eretta.
Si massaggiò la guancia, ricordandosi il motivo di quel dolore...La tregua con Price aveva retto 2 ore...Un record...per quei due.
-"Devo ammettere che picchia duro..."- mormorò continuando a tastare la guancia, vittima del primo pugno. Si girò verso il letto dell'"amatissimo" compagno di stanza, con idee piuttosto vendicative nella testa. Con sorpresa si accorse che il letto era vuoto e che la tuta appoggiata con cura sulla sedia accanto all'armadio, non c'era più.
-"Mmmmh il bastardo è mattiniero..."- ringhiò mentre dovette posticipare i suoi propositi di vendetta.
Scese dal letto ancora mezzo addormentato e con un passo-zombie raggiunse il bagno. Si guardò allo specchio. La guancia era un po' arrossata...tuttavia passava innosservata. Qualcosa poi, lo fece svegliare di colpo. Nel riflesso dello specchio l'orologio segnava le 8 e 35.
-"No...Non è possibile..."- si girò di scatto sperando che il riflesso dello specchio risultasse ingannatore...Purtroppo per lui...non era così.
-"Maledetto Bastardo!!!!"- furono le parole più gentili che uscirono dalla bocca dell'attaccante rivolte al compagno di stanza mentre con una velocità che avrebbe fatto schiattare d'invidia Flash Gordon, si vestiva e si catapultava al campo.

-"Benji, dov'è Mark?"- chiese Holly preoccupato, vedendo che alle 8 e 35 il compagno di squadra non era al campo ad allenarsi.
Benji non rispose. Si limitò ad un'alzata di spalle ed ad un sorisetto sadico; aumentò poi l'andatura, per seminare il capitano prima che iniziasse con il terzo grado seguito dalla solita paternale "Sulle relazioni interpersonali all'interno di una squadra modello...". "Una Tsuby-morale alle 8.30 del mattino??? Non sia mai!" si disse abbassando sugli occhi la visiera del berretto.

Mark raggiunse il campo. Tentò di mischiarsi con gli altri giocatori...Ma niente Marshall lo aveva già individuato.
-"Landers...30 giri del campo!"- urlò l'allenatore puntando i suoi occhi inceneritori, ben visibili nonostante le lenti scure, in quelli neri di Mark.
Il numero 9 della Nazionale, raccolse tutte le sue forze per reprimere gli istinti omicidi che sempre di più si stavano impadronendo di lui, ed emise un ringhiato -"Sì Mister!"-
Cominciò a correre. Ad ogni passo uno strumento di tortura gli veniva in mente...e tanti modi di utilizzarlo su una...anzi...due persone a caso...

SBAM! Danny sussultò dallo spavento. Con un gesto deciso Mark spostò la sedia e si accomodò cominciando a mangiare voracemente il cibo che aveva davanti.
Ed non fece una piega. Continuò a sorseggiare il thè limitandosi a guardare l'amico di sottecchi lasciandosi sfuggire solo un piccolo sorriso ironico.
Il silenzio calò sul tavolo. Danny posava lo sguardo, ora su Mark ora su Ed...Ma niente. Nessuno parlava e nemmeno sembravano intenzionati a farlo. In un attimo di masochismo Danny aprì la bocca per dare libero sfogo a quella domanda, che gli ronzava curiosa nella testa fin dalla mattina -"Senti...Mark...Come mai se..."-
Ma la frase gli morì sulle labbra alla vista dell'espressione omicida sul viso del suo capitano.
-"Cosa c'è...DANNY??? Vuoi sapere perchè questa mattina sono arrivato in ritardo????"- ringhiò Mark, sbattendo i pugni sul tavolo di legno chiaro.
Mallow sgranò gli occhi, facendo un poco convinto cenno di assenso con la testa mentre una goccia di sudore freddo gli scivolava lungo la schiena.
Ed distolse lo sguardo dal liquido caldo e fumante contenuto nella tazza che teneva fra le mani e lo posò su Danny, evidentemente intimorito dallo sguardo alquanto minaccioso del suo capitano.
-"Sono arrivato in ritardo...Perchè il mio "caro" compagno di stanza, ha pensato bene di non svegliarmi e di staccare già che c'era anche la sveglia...Il resto lo ha fatto il suo "socio"...30 giri del campo più un allenamento extra...E pensi che sia finito qua??? Nooooo caro Danny...Arrivo in mensa, dopo una mattinata di allenamenti a stomaco vuoto, che cosa è rimasto????? Tempura! E tu sai quanto odio il tempura vero?????"- un fiume di parole espresse con rabbia.
-"Mark, smettila! Non vedi che stai spaventando il povero Danny?"- esordì Ed decidendosi a entrare nel discorso.
-"Mmmpf..."- rispose l'attaccante mentre ingurgitava un pezzo di tempura subito seguito da un sorso d'acqua.
-"Te lo dovevi aspettare da Price...E' uno str***o! Cmq tieni"- mise sul tavolo un vassoio con degli spaghetti e del pollo al curry -"...Visto che non arrivavi abbiamo pensato di lasciarti da parte qualcosa...Yuma, Bruce e Bob sono peggio delle cavallette...dove passano loro non resta più niente..." - continuò.
Mark guardò il vassoio come se davanti a lui ci fosse il tesoro più prezioso del mondo. -"Ed...Ti adoro!"- disse poi quasi commosso...ingurgitando poco elegantemente un pezzo di pollo.
-"Ringrazia il povero Danny...E' stato lui ad anticipare Bob prima che arraffasse l'ultimo piatto di pollo...Ha rischiato molto visto che è la metà giusta di quel bestione..."-

-"Cosa hai combinato?"- la domanda arrivò all'improvviso.
-"Chi? Io???"- rispose Benji con una finta aria angelica dipinta sulla faccia.
Tom lo squadrò...-"Sì tu!"-
-"A cosa ti riferisci? Forse al casino che ho lasciato nello spogliatoio? Ti ho detto che dopo metto in ordine"- rispose continuando con l'aria angelica.
-"No! Benji! Ti dò un indizio...Ritardo..."-
-"Non mi pare...Sono arrivato con 10 minuti di anticipo..."-
-"Smettila di fare l'idiota! Come mai Mark è arrivato in ritardo? Ho visto il sorrisino che hai fatto quando Holly ti ha chiesto dov'era..."- rispose Tom cominciando a perdere veramente la pazienza.
-"Ahhhh...Che vuoi farci...Dormiva così bene che non ho voluto svegliarlo..."-
-"Se...E quel livido che hai sulla guancia?"-
-"Io e Mark abbiamo avuto un piccolo battibecco...Sai capita..."- rispose riprendendo a leggere il quotidiano che aveva momentaneamente posato sul tavolo.
Tom, scosse la testa. Inutile continuare a parlare con un muro. -"Io ci rinuncio!"- disse alzandosi e lasciando il compagno di squadra solo a leggere.

-"Vendetta! Sì gli darò una di quelle lezioni che tornerà piangendo in Germania!"-
-"Se vuoi ti dò una mano mooooooolto volentieri!"- rispose Ed, appoggiando i gomiti sul tavolo e dandogli tutta l'attenzione possibile.
-"Ma Mark...Non credi che sarebbe meglio ignorarlo? Se tu cadi nelle sue provocazioni non fai altro che il suo gioco. Se invece ti dimostrassi indifferrente lui smetterebbe. Devi mostrarti superiore a lui non raccogliendo le provocazioni."- il tono di Danny era pacato e convinto. Ed e Mark dopo averlo ascoltato ad occhi sbarrati, si scambiarono uno sguardo...-"Ehm...Dicevamo Ed? Hai già qualcosa in mente?"-
Danny, sospirò sconsolato -"Io ci rinuncio!"- si alzò lasciando i due confabulare. Uscendo dalla mensa, Mallow incrociò Tom, che sembrava avere la sua stessa aria rassegnata.
-"Heilà Danny, come va?"- chiese Tom fermandosi all'ingresso della sala.
-"Ti dico solo una cosa...Preparati"- disse, spostando lo sguardo sui due compagni di squadra ancora intenti a progettare chissà quale piano.
Tom guardò Ed e Mark, poi guardò Benji ancora intento a leggere il giornale...Chiuse gli occhi sospirando. -"AH! Io ci rinuncio! Ma questa volta per davvero! Dò le mie dimissioni da "saggio del gruppo"...Che ci pensi Holly o il sig. Marshall a placare gli animi di quei due! Io ho chiuso!"-

Mark si distese sul letto. Era distrutto. Marshall era un aguzzino! Pure allenamenti extra serali per il suo ritardo...Maledetto Price...Ed ecco ke il protagonista indiscusso dei suoi propositi di vendetta gli compariva davanti. Pantaloni bianchi, maglietta attillata nera con collo a V e giacca bianca, leggermente sfiancata, lasciata aperta. I capelli erano liberi e resi lucidi dal gel. Sul lobo sinistro scintillava un piccolo orecchino d'argento.
Era la prima volta che lo vedeva tirato così a lucido ...e soprattutto era la prima volta che lo vedeva senza capellino...Incredibile!...Ma allora non era calvo!
-"Landers smettila stai sbavando..."-
-"Piantala Price...Piuttosto dove vai così conciato? Non mi dirai che esci con una ragazza? Povera martire..."-
-"No Landers...Ritenta..."- rispose il portiere mentre si sistemava una ciocca di capelli.
-"Dimmi un po' da quando in qua porti l'orecchino?"-
-"Da quando l'Amburgo ha vinto il campionato...Tutta la squadra per festeggiare l'evento si è bucato l'orecchio."- rispose continuando a litigare con il ciuffo ribelle che gli ricadeva scomposto sulla fronte.
-"Un altolocato come te...che si buca l'orecchio...Ma come reagirà l'Alta Società..."- disse con tono sarcastico.
-"Mark...per il momento ti ho lasciato parlare perchè già passerò una serata d'inferno...e non vorrei cominciare prima...Ma non pensare che la mia calma sia eterna...continua con questo tono e faremo il bis di ieri sera..."-
-"Ohhh...Ma che pau..."- ma lo squillo di un cellulare interruppe l'attaccante.
Benji si arrese al ciuffo ribelle; prese dalla tasca della giacca il suo cellulare e guardò il nome che lampeggiava sul display...

CONTINUA....

Capitolo 5 - Indice Capitoli