Home
Venerdi
Sabato
Domenica
La Tonca
Lunedi
Martedi
Mercoledi
Giovedi
Tutti i Giorni
FOTO
L'Adige

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Alcune Immagini Della Città Di

Trento 2003 Durante Le Feste Vigiliane


Immagine 092.jpg (75230 byte)  Immagine 093.jpg (174923 byte)  Immagine 094.jpg (73388 byte)  Immagine 095.jpg (72677 byte)  Immagine 096.jpg (185231 byte)  Immagine 097.jpg (176153 byte)

È stata l'esultanza dei Gobj, vincitori della Mascherada di quest'anno, a chiudere la ventesima edizione delle Feste Vigiliane. La squadra trentina è riuscita a difendere la polenta dai Ciusi di Feltre, dopo oltre un'ora di grande battaglia e spettacolo in una piazza Fiera gremita di pubblico. Affollando le gradinate e oltre, centinaia di persone non si sono risparmiate, nonostante la pioggia. Acqua che, scesa copiosa fino per circa un'ora, ha rischiato di mandare a monte la tradizionale Mascherada. Il maltempo, grande spauracchio della vigilia a causa delle recenti grandinate, ha "danneggiato" solo la sfilata iniziale del corteo storico in costume del gruppo San Lorenzo di Cles. Una processione che ha anticipato la discesa in campo dei Gobj, mentre i Ciusi arrivano dopo aver assaltato e sfondato il "portone della piazza", una delle novità di quest'anno.

 

Le prime scaramucce non si fanno attendere, ma nel vivo si entra con il gioco del carro. Ciusi e Gobj tirano il più forte possibile le funi agganciate ai lati del carretto e, dopo un primo scontro in parità, sono i Ciusi ad aggiudicarsi il gioco e 10 secondi in più per l'attacco finale. Sugli spalti quasi nessuno lascia il suo posto. Anzi. Il tifo cresce a vista d'occhio. Attacchi continui e ripetuti, fra spettacolo e agonismo vero, che si susseguono uno dopo l'altro senza esclusione di colpi. Sette gli attacchi che si conteranno alla fine, scanditi solo dallo scorrere della clessidra, che ha visto le squadre più o meno eguagliarsi. Ai Ciusi non è servito nemmeno rapire alcune strozzere o tentare azioni di disturbo, i Gobj hanno tenuto testa lasciando ai feltrini giallo-rossi, con l'altalena delle penalità e dei vantaggi, solo 10 secondi extra oltre al minuto canonico, per l'attacco finale. Settanta secondi per il momento cruciale, quello dell'assalto finale. Dal grido «È pronta!» delle strozzere, settanta secondi di follia, tensione e grande ansia. Nelle diciannove edizioni fin qui disputate, con l'esclusione di quella annullata per pioggia, nove sono le vittorie per entrambe le formazioni. Chi vince vincerà un pezzo di storia. Settanta secondi di battaglia pura, con i Ciusi che tiravano più che mai per rompere la catena difensiva dei Gobj che, a loro volta, si stringevano più che mai. Per proteggere la polenta anche le strozzere usavano le proprie armi, scope e mestoli. Per i Ciusi non c'è stato niente da fare. Troppo forti i trentini che alla fine, nonostante la stanchezza e la fatica, per festeggiare hanno fatto un sol boccone della polenta.

 

Immagine 098.jpg (163645 byte)  Immagine 104.jpg (174456 byte)  Immagine 100.jpg (184118 byte)  Immagine 101.jpg (167183 byte)  Immagine 102.jpg (200451 byte)  Immagine 103.jpg (189712 byte) 

 

All'arcivescovo di Praga monsignor Miroslav Vlk, l'onore di accendere il fuoco al paiolo e una targa ricordo consegnatagli, e come a lui anche a monsignor Bressan, al vicesindaco Alessandro Andreatta e al patron delle Vigiliane Guido Malossini, dalla Confraternita dei Ciusi e dei Gobj. Un'edizione 2003 della Mascherada che ha visto alcune novità, a partire dall'accoppiata di grandi cerimonieri Gabriele Biancardi e il giornalista Mattia Eccheli. Vent'anni di Feste Vigiliane che si chiudono dopo una settimana intensa, ricca di appuntamenti e novità, per un compleanno celebrato nel migliore dei modi. L'arrivederci al prossimo anno l'hanno dato gli ormai tradizionali fuochi d'artificio, anticipati di qualche minuto per evitare un'altra ondata di maltempo. Pioggia che è arrivata poco dopo l'inizio, consigliando a molti di tornarsene a casa. Anche se qualche manipolo di coraggiosi è voluto rimanere fino alla fine.