Si Conferma Campione campano Brevetto Senior 2005:
Francesco
De Marco
e
soprattutto Baronessa della Caldana.
“Quel
Veterinario non doveva Sposarsi. . . “
Mi sembra ormai di essere diventata la biografa ufficiale della
storia agonistica della cavalla italiana Baronessa della Caldana
e del proprietario- cavaliere napoletano Francesco
De Marco, neo laureato Campione Campano Brevetto Senior 2005.
Eppure non riesco
a tenere a bada gli
accadimenti, non riesco a capire bene la storia come vada a finire o
quando terminino i colpi di scena e gli effetti speciali.
Una trama che ha il sapore di una delle migliori versioni cinematografiche
di Hitchcock.
Densa di suspence.
È inutile riepilogare “le puntate precedenti” visto che
equidomizia continua a tenere in pagina la prima intervista a Francesco
De Marco, ed il commento alla vittoria del 2004.
Posso solo dire che ce li ritroviamo nella classifica
dell’ultimo campionato Regionale di salto ad ostacoli in prima
posizione, in vetta alla classifica con 30
punti. All’attivo un risultato di doppio netto in B110 speciale a
fasi consecutive e di zero in una B110 a tempo. Ma ancora una volta
Baronessa ne ha fatta una delle sue, giusto per rendere l’annata
agonistica, davvero indimenticabile, davvero speciale.
“ A settembre 2004”
mi racconta la saura protagonista della storia senza fine
” durante una training
session sul campo di casa, mentre effettuavo con il mio cavaliere degli
esercizi sul salto, subisco un nuovo incidente. Riporto una ulteriore
lesione al mio maledetto tendine. Solo
che il Dott.Gennaro Di
Micco, il veterinario in
grado di tenere a bada il mio tendine, non
era a Napoli. Era in viaggio di nozze in una località non meglio
precisata, oltreoceano. Impossibile contattarlo, impossibile precisare i
tempi del suo ritorno. Brancolavo nel buio. Sembrava
che ancora una volta il destino ci avesse messo lo zampino in maniera
davvero atroce.” Stesso tendine, stessa gamba, stessa impressione
negativa.
“ pensavo che adesso fosse davvero finita” afferma
sospirando Francesco che glissa rapidamente sulla vicenda infortunio
sino a dirmi “ quando accade una volta e ottieni il recupero pensi al
miracolo, ma una seconda volta, non solo non è credibile, ma non osi
assolutamente sperarlo o desiderarlo, interrogandoti anche sulle colpe e
sulle negligenze da parte tua, in maniera severa ed autocritica”. Ma
il Dott.Di Micco, che ormai alla luce degli avvenimenti, senza nulla
togliere o aggiungere ai Suoi meriti, può essere definito una sorta di
“risolutore” e soprattutto una figura sempre combattiva. “
riusciamo ancora a recuperare la situazione” esclama al ritorno dal
viaggio di nozze “ però non puoi più essere superficiale, Francesco,
devi essere molto prudente
e scrupoloso.” Dopo settembre Baronessa cambia “dimora abitativa”
e sbarca alle scuderie gestite dal talento campano, il cavaliere
napoletano Paolo Garofolo. Il tecnico campano ha
lavorato molto in sinergia con il veterinario di Baronessa, cercando di
non stressare la cavalla ed attendendo con grande pazienza i tempi di
recupero praticando alla lettera tutta la terapia prescritta da Di Micco.
“ ho cominciato a montare Baronessa a metà gennaio” racconta
Francesco” e sono andato in gara al Trofeo organizzato a Fontana
Verde. Siamo andati male” commenta con grinta” ho avuto troppa
fretta di fare e non ho seguito l’orientamento di Paolo Garofalo, che
mi consigliava di riprendere in maniera soft. Morale mi sono giocato il
trofeo, montando male alla prima fase del circuito, mi sono ripreso alla
seconda riportando anche dei netti, ma sono arrivato quarto
e dunque fuori dal podio.” Segue poi un periodo di allenamenti
ragionati, sereni e costanti, per portare Baronessa in forma al
Regionale. “al campionato ero molto nervosa” mi confida Baronessa”
sentivo molto la gara e volevo far bene. Ero molto calda. Splendida
nella prima fase del percorso, eccezionale nella seconda fase della
prima giornata, ho cercato di essere brillante e veloce nella seconda
giornata su una formula a
tempo. Il tendine era a posto, non avevo dolore o fastidio. E pensavo al
mio amico –dottore- che ha sempre fatto molto con una dedizione ed una
partecipazione emotiva eccezionale, al di là dell’umano, quasi fosse
un essere di sembianza insolitamente umana e di spirito cavallo.” Dal
punto di vista sportivo Francesco De Marco si rivolge con gratitudine al
tecnico Paolo Garofalo, definendolo una figura chiusa, riservata,
silenziosa, pragmatica, concreta ed instancabile nel lavoro; ed ancora,
per l’ennesima volta nella storia al Dott.Gennaro Di Micco “ Un Uomo
che non si arrende mai”.
Chiedo al termine della
mia lunga chiacchierata cosa fare per essere più attenti e non
provocare più quel tendine. Francesco, a ragione, mi risponde che con i
cavalli nulla è prevedibile, ma che certo metterà in atto una gestione
all’insegna della attenzione e della gradualità. Baronessa invece,
con un movimento fiero e autorevole della sua testa espressiva, fiera e
impavida mi confida “ Quel
veterinario non doveva sposarsi. . . “esclama con ironia ma poi seria
aggiunge” sono serena e fiduciosa perché ho dalla mia parte un
veterinario che mi ama e mi ammira moltissimo e sa opporsi con autorità
ai colpi e alle insidie che la Sorte, ahimè troppo sovente meschina, tiene in serbo per me.”
Un ringraziamento ed un
plauso va all’Equi Amico “Nino”
per la dedizione e la magica capacità di donarci un posto ed un momento
di gloria all’interno dell’incantato spazio
di equidomizia.
GIULIA IANNONE
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