Una breve rassegna preliminare sul
tema dello spazio aperto e della sua progettazione. Dal sito britannico
sul Landscape Design (riassunto e traduzione di F. Bottini)
La progettazione del paesaggio è
la somma di vari elementi:
Il progetto di parchi e giardini è
una branca specializzata in beni e spazi privati. Il termine è autoesplicativo,
e ha una storia facilmente ricostruibile. La differenza con la progettazione
del paesaggio vera e propria è che quest’ultima si occupa degli
spazi pubblici: la stessa idea di “parco pubblico” coincide con la nascita
della progettazione di paesaggio moderna.
Il progetto del paesaggio influenza
processi Naturali, Sociali, Estetici, e i suoi obiettivi possono essere
tripartiti nello stesso modo. Uno spazio aperto “buono” dal un punto di
vista (per esempio quello sociale) può non essere altrettanto buono
da un altro punto di vista (quello estetico e/o naturale). Ancora, una
certa conformazione di spazio aperto può essere buona per usi umani,
ma non per altre specie.
La progettazione del paesaggio in Europa
è una professione organizzata, i cui membri sono ufficialmente
riconosciuti competenti in materia. Il termine Landscape Architecture è
stato coniato in Inghilterrra da Gilbert Laing Meason nel 1828. Ora la
maggior parte dei Paesi ha una associazione professionale di progettisti
che si occupano a qualche titolo di architettura del paesaggio.
La pianificazione del paesaggio ha
origini altrettanto lontane. Verso il 1800 John Claudius Loudon (1783-1843)
lavora come “planner (come in Scozia è chiamato il giardiniere
paesaggista)”. Patrick Abercrombie tiene una conferenza sulla pianificazione
rurale e la progettazione del paesaggio nel 1934, e scrive che “la campagna
inglese è stata in passato manipolata dall’uomo fino al punto da
creare, a partire dalla natura, un’opera d’arte, una composizione come
un quadro o una musica”. In tempi più vicini a noi, il libro di
McHarg Design with nature è stato di gran lunga il più
importante, in questa materia, del XX secolo. Se avesse usato come titolo
Landscape
planning forse avrebbe venduto meno copie, ma avrebbe reso un maggior
servizio alla professione.
Gli obiettivi della pianificazione del
paesaggio sono comunque paralleli a quelli dell’architettura del paesaggio,
e se ne distinguono soprattutto per: tendenza a privilegiare l’aspetto
pubblico su quello privato; maggior scala dimensionale di studio e intervento;
maggior durata nel tempo; attuazione da parte di molti, anziché
da parte di uno solo.