Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 26.01.2001: <<L'Ente Parco non si costituirà ...>>

L'Ente Parco non si costituirà parte civile nei processi contro i cacciatori sorpresi all'interno del perimetro dell'area protetta.

A nulla sono quindi valse le diffide inviate da Wwf e da Italia Nostra al presidente della Giunta regionale del Veneto, Giancarlo Galan, e al presidente dell'Ente Parco, Franco Mainardi, sulla costituzione di parte civile in alcuni processi penali, in ordine all'esercizio della caccia o all'introduzione di armi senza autorizzazione nel parco del Delta del Po. Il Comitato esecutivo ha ritenuto non sussistere i presupposti per procedere alla costituzione di parte civile dell'Ente Parco. (No Comment! Nota degli Amici del Parco).

L'Ente Parco Delta del Po ha poi presentato la bozza del regolamento per l'uso del logo del Parco naturale regionale. I componenti del Comitato esecutivo, riuniti nella sede di Ariano Polesine, sono stati così messi nella condizione di esprimere giudizi, osservazioni e formulare eventuali proposte su un problema dell'utilizzazione del simbolo del Parco che non è di poca importanza. «Il logo - ha detto il presidente Mainardi - rappresenta l'immagine dell'Ente, e viene usato su tutti gli atti e le pubblicazioni. Potrà esserne concesso l'uso per la pubblicizzazione e commercializzazione di prodotti tipici realizzati nel territorio del Parco». Il logo potrà essere utilizzato solo su espressa autorizzazione dell'Ente Parco, in conformità al regolamento che sarà approvato in una delle prossime riunioni del Comitato esecutivo.

Durante la riunione si è parlato poi dell'acquisto di un terreno di circa 20 ettari in località Grillara da Veneto Agricoltura, per completare un intervento che il Comune di Ariano nel Polesine sta realizzando per il recupero di dune fossili nelle zone di San Basilio e Grillara. Tale intervento rientra nell'iniziativa comunitaria "Leader II" e mira a riqualificare quei pochi siti dunosi rimasti nel territorio comunale a testimonianza delle tre antiche dorsali di creste fossili che attraversavano il Delta del Po, parallelamente alle coste adriatiche. L'intervento di riqualificazione e di salvaguardia riguarderà siti di proprietà pubblica (Monte di Grillara) e di proprietà privata (la duna di Nicolè di Grillara, la duna Fabbri di via Giotto, la duna su cui si trova la chiesetta romanica e un'altra duna di San Basilio) tutti compresi del Parco del Delta del Po. L'azione di recupero sarà realizzata attraverso la piantumazione di essenze arboree autoctone. Sarà effettuata anche la mappatura della flora e della fauna della zona.

Inoltre è in programma la realizzazione di una documentazione fotografica con la quale si darà vita ad una rassegna permanente da allestire nel Centro culturale turistico di San Basilio.

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