LA FESTA DEGLI AMICI DEL PARCO

 

IL COMUNE DI PORTO VIRO, L'ASSESSORATO ALLA CULTURA, LE BIBLIOTECHE COMUNALI, ORGANIZZANO PER SABATO 10 FEBBRAIO 2001, PRESSO LA SALA DELL'ERACLE A PORTO VIRO (RO):PARLIAMO D'AMBIENTE NEL PARCO DEL DELTA DEL PO, CON FULCO PRATESI, PRESIDENTE DEL WWF ITALIA E DEL PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO

PROGRAMMA DELLA GIORNATA:

ORE 09,00

INCONTRO CON I RAGAZZI DELLE SCUOLE ELEMENTARI E MEDIE INFERIORI

ORE 10,30

INCONTRO CON I RAGAZZI DELLE SCUOLE MEDIE SUPERIORI E LA STAMPA

ORE 15,30

MEETING CON I RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI LOCALI, LE ASSOC.NI AMBIENTALISTE

ED IL PUBBLICO IN SALA

SARA' PRESENTE ANCHE IL RAPPRESENTANTE DELLA CONSULTA DEI PARCHI, AVV. GIANLUIGI CERUTI

NELL'OCCASIONE VERRA' PROIETTATO UN VIDEO SUL DELTA DEL PO E VERRA' INOLTRE PRESENTATA LA CARTOLINA A SOSTEGNO DEGLI AMICI DEL PARCO DEL DELTA DEL PO

ORE 21,00 CHIUSURA DELLA GIORNATA CON IL CONCERTO ROCK DEI MARMAJA

PER INFORMAZIONI: TELEFONARE ALLO 0426/321814

ADERISCONO ALL'INIZIATIVA, OLTRE ALLE ASSOCIAZIONI CHE COMPONGONO GLI AMICI DEL PARCO: PRO LOCO DI DONADA E PORTO VIRO, ASSOCIAZIONE SUB "FREE DIVER", AMATORI KAYAK DI PORTO VIRO, G.S.R. TAGLIO DI DONADA, CENTRO IPPICO "CLUB DOSSARELLO", CENTRO POLISPORTIVO "MURAZZE" DI PORTO VIRO

Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 7.02.2001: <<PORTO VIRO. Sabato giornata ecologica>>

È toccato ad Eddi Boschetti in rappresentanza del Wwf di Rovigo, presentare venerdì scorso nella sala "Piergiorgio Bassan" di Donada, la grande manifestazione programmata per sabato, presso la sala dell'Eracle, dal Comune di Porto Viro - Assessorato alla Cultura, dalle Biblioteche comunali e dallo stesso Wwf, dal tema quanto mai eloquente: "Parliamo d'ambiente nel Parco del Delta del Po con Fulco Pratesi".

Una presenza carismatica in Bassopolesine, dunque, quella del presidente del Wwf Italia e del Parco Nazionale d'Abruzzo." Già da circa un anno - ha esordito Boschetti - si è costituito con la Lipu, Italia Nostra e Lega Ambiente, un coordinamento degli Amici del Parco del Delta del Po, per essere di sostegno alle attività delle varie Associazioni, per la tutela e la promozione del Parco stesso, che sulla carta esiste già da tre anni, ma che fa fatica a decollare".

Poi l'enunciazione del programma della giornata, che segna l'inizio ufficiale della campagna in favore del Parco e che coinvolgerà tutti gli strati della cittadinanza: sarà una vera e propria finestra sul mondo del volontariato e del turismo verde. Si inizierà alle 9, con l'incontro con i ragazzi delle scuole elementari e medie inferiori.

Poi, alle 10,30 un primo momento topico, rappresentato dall'incontro con i ragazzi delle Scuole Medie Superiori e con la stampa. Alle 15,30, il clou della giornata, un meeting che vedrà coinvolti i rappresentanti degli Enti locali, le Associazioni ambientaliste ed il pubblico stesso in sala. Sarà presente, oltre a Fulco Pratesi, anche un altro grande ambientalista, polesano: Gianluigi Ceruti, rappresentante della Consulta dei Parchi, nonchè padre della Legge - quadro sui Parchi stessi.

In occasione del meeting, verrà proiettato anche un video sul Delta del Po, e verrà inoltre presentata una cartolina, a sostegno degli "Amici del Parco del Delta del Po". Dopo cena, alle 21, chiuderà l'intensa giornata un'esibizione musicale, la quale purtroppo, per cause di forza maggiore, non sarà animata dai Marmaja.

Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" dell'11.02.2001: <<Porto Viro. Ceruti alla giornata dell'ambiente Subito ricorso al Tar contro le estrazioni>>

È stata un'intera giornata a parlare d'ambiente e di Parco del Delta, quella organizzata dal Coordinamento delle associazioni ambientaliste Amici del Parco, in collaborazione con la Biblioteca comunale e l'Amministrazione comunale di Porto Viro.

Ospite d'onore, Fulco Pratesi, che ha incontrato, nella mattinata, i ragazzi delle scuole elementari e medie inferiori, e successivamente i giovani della scuola media superiore, in una sala dell'Eracle sempre affollata e partecipe. Ma il momento culminante della giornata, è stato costituito dal meeting pomeridiano, condotto e moderato dal giornalista Giovanni Garavaglia, che ha visto la presenza, oltre che delle Associazioni ambientaliste locali, anche di figure carismatiche come Gianluigi Ceruti, considerato il padre della legge quadro sui Parchi, ed ancora di Fulco Pratesi, presidente del Wwf nazionale nonchè del Parco nazionale d'Abruzzo che ha portato l'esperienza, riconosciuta assai positiva, di quella zona protetta.

Se l'intervento di Pratesi si è caratterizzato per la sua moderazione, quanto mai graffianti quelli di Ceruti e di Fabio Roccato, coordinatore degli "Amici del Parco". L'avvocato rodigino ha definito un'assurdità la centrale di Polesine Camerini, affermando che la prima richiesta dovrebbe essere quella della sua chiusura in quanto ha terminato il suo ciclo. Ma si è scagliato anche contro l'ipotesi della realizzazione del terminal gasiero al largo di Porto Levante, e contro il ritorno alle estrazioni metanifere in alto Adriatico, chiedendo che tutte le istituzioni facciano quadrato ricorrendo al Tribunale Amministrativo Regionale contro tale concessione.

Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 20 Febbraio 2001: <<Si è divisa in due momenti la giornata ...>>

Si è divisa in due momenti la giornata ecologica tenuta alla sala dell'Eracle. Il primo, ha visto coinvolto il mondo della scuola e la stampa.

A fare gli onori di casa Antonella Ferro, presidente della biblioteca comunale, la quale ha affermato che la manifestazione era uno stimolo per il rispetto dell'ambiente. Il consigliere comunale dei Verdi Vincenzo Mancin, ha rimarcato dal canto suo l'importanza dell'avvenimento, rilevando che si era in presenza di una lezione d'ambiente.

Poi, alla numerosa scolaresca di elementari, medie e superiori, è stato proposto un video su "Delta del Po: la terra delle acque", che comprendeva anche scene dal film di Antonioni "Gente del Po". Quindi Isabella Finotti, del Gruppo guide del Delta, ha ricordato l'origine del Parco, nato nel 1997 e comprendente 9 Comuni deltini.

Parlando poi della cartolina presentata dagli Amici del Parco del Delta del Po, ha evidenziato che essa reca raffigurati una sterna, uccello migratore in via di estinzione perché viene sempre meno il suo habitat per la nidificazione, cioè gli scanni, e dei fenicotteri rosa, presenti in 300 esemplari nelle nostre valli. Ha poi preso la parola Eddi Boschetti, responsabile provinciale del Wwf, il quale ha a sua volta illustrato la cartolina "pro Parco", un'iniziativa intrapresa per dimostrare che esiste chi è favorevole al Parco.

Si è giunti quindi al top della mattinata, con l'intervento di Fulco Pratesi. Il presidente del Wwf Italia, ha trattato dell'esperienza del Parco nazionale d'Abruzzo, di cui è presidente, un parco di montagna in cui non è raro, grazie al rispetto della natura, incontrare l'orso e la lince. Pratesi ha detto di aver fatto diverse pubblicazioni sul Delta, nonchè di aver visitato tutta la costa, dal Friuli - Venezia Giulia all'Emilia- Romagna e quindi anche il Delta, in maniera accurata.

Ha anche ricordato che fin dal '68, assieme a Gianluigi Ceruti, aveva proposto che anche il Delta divenisse Parco nazionale. Varie anche le domande sulla centrale Enel di Polesine Camerini, cui il relatore ha risposto ricordando di aver fatto parte di una Commissione ministeriale che doveva dare il parere sulla costruzione della centrale.

Il suo parere, come del resto quello della Commissione, in seguito sciolta, era stato negativo.

AMICI DEL PARCO. L’associazione critica l’Ente.«Abbiamo sognato un parco diverso»

Il pomeriggio il meeting moderato dal giornalista Giovanni Garavaglia, ha registrato interventi molto interessanti.

Di quelli di Ceruti e Pratesi, abbiamo già riferito. Ha esordito Fabio Roccato, coordinatore dell'Associazione "Amici del Parco del Delta del Po", che, molto graffiante, ha stigmatizzato quella che ha definito l'inerzia dell'Ente Parco sulla questione venatoria. Ha anche detto che il Parco di oggi, in cui "noi non abbiamo nessuna voce per la sua gestione ", non era quello auspicato.

Denunciando il difficile rapporto con l'Istituzione, Roccato ha offerto collaborazione. Poi il sindaco Doriano Mancin, che ha fatto un appello alla moderazione. Atteso l'intervento del presidente dell'Ente Parco Franco Mainardi. Sulla questione della mancata costituzione di parte civile del sue Ente nei riguardi dei cacciatori, Mainardi ha affermato di non essere per il "muro contro muro", ma per il dialogo.

Occorre "sensibilizzare i cacciatori, che ci sono sempre stati, la guerra non porta a nessun risultato". E sul terminal: la questione è stata demandata ad una Commissione tecnica, le cui risoluzioni saranno quelle dell'Ente Parco.

Da "La Piazza del Delta" febbraio 2001: <<Il Parco e i suoi amici hanno accolto Fulco Pratesi tra qualche polemica>>

Il comune di Porto Viro, assieme all’assessorato alla Cultura e le biblioteche comunali, ha organizzato un’importante incontro alla sala Eracle: una giornata, quella del 10 febbraio, interamente dedicata all’ambiente, quello del Parco del Delta del Po; ospiti Fulco Pratesi, presidente del Wwf Italia e del Parco Nazionale d’Abruzzo, e l’avvocato Gianlugi Ceruti, rappresentante della Consulta dei Parchi. Il meeting è stato organizzato in modo da poter coinvolgere e sensibilizzare tutti gi strati della comunità: nella mattinata gli incontri sono stati rivolti ai ragazzi delle scuole, oltre che alla stampa, nel pomeriggio il convegno ha chiamato in causa i rappresentanti degli Enti Locali, le associazioni ambientaliste ed il pubblico presente in sala. E’ stato proiettato un video sul Delta del Po e presentata una cartolina, la cui veste grafica è stata curata da Stefano Casellato, a sostegno degli “Amici del Parco del Delta del Po”, organo di coordinamento delle attività di tutela e supporto delle associazioni che operano a beneficio dell’ambiente. Proprio gli “Amici del Parco del Delta del Po” hanno voluto comunicare, in un incontro preliminare, l’importanza che, in un simile contesto, assume l’informazione e l’organizzazione di queste attività. Nato da poco più di tre anni, ma legittimato da uno, il Parco risulta tuttora una realtà insoluta e per certi versi incompleta, un involucro da “fotogenia patinata” ma con la struttura cigolante. Di qui la necessità di catalizzare e coalizzare le forze delle associazioni ambientaliste che, con il sostegno indispensabile del Wwf operano per accrescere l’attenzione nei confronti del Parco. La giornata all’Eracle ha voluto aprire innanzitutto una finestra sul mondo del volontariato ambientalista e sulla coscienza civile nei confronti del territorio. Le critiche ben note della compagini ambientaliste rivolte all’Ente Parco, accusato di dar troppo peso alle voci che si levano dalla componente contraria al Parco, rallentando così l’effettiva programmazione dell’area protetta, sembrano non trovare posto nell’assemblea dell’Eracle: le associazioni infatti vogliono mandare un messaggio che scoraggi le polemiche e che alimenti un nuovo spirito d’azione, sinergico, collaborativo e regolamentato. Gli ostacoli che si frappongono tra le intenzioni dei sostenitori del Parco e i concreti traguardi dell’attuazione, si condensano in un’unica eterna questione, riservata a tutte le aree naturalistiche protette ma popolate: il contrasto tra difesa e salvaguardia e ambiente sociale e lavorativo. Infatti, le riserve che anima i dubbi riguardo il Parco del Delta, muovono tutte da un unico fantasma: quello dell’imbalsamazione del territorio con conseguente blocco dello sviluppo delle attività umane. Queste preoccupazioni, legittime o meno, frenano il consenso pubblico al Parco che da area umanizzata, nell’immaginario si trasformerebbe in area selvaggia… “Impossibile escludere l’uomo da un ambiente che trae origini dall’uomo” questa la ferma risposta, comune a tutti i sostenitori del Parco. Le zone umide come il Delta, per sopravvivere, devono evolversi per forza, e per questo necessitano dell’azione dell’uomo. Il rapporto ambiente-uomo, anche nelle zone protette, non ammette prevaricazioni, né da una parte, né dall’altra; è poi impensabile che il Parco del Delta implichi regresso quando proprio la sua istituzione vuole divenire sinonimo e garanzia dello “sviluppo di attività produttive rispettose dell’ambiente e della cultura locale”. La vocazione di un Parco è letta anche nella direzione dello sviluppo di esercizi eco-compatibili come il turismo e la ristorazione, l’artigianato, l’apicoltura, l’agricoltura, la caccia e la pesca. Riguardo queste due ultime attività, si levano ancora perplessità sulla loro effettiva collocazione in un territorio di importanza naturalistica. Ancora una volta le associazioni ambientaliste, compreso il coordinamento “Amici del Parco del Delta del Po”, hanno voluto sottolineare il loro consenso all’attività venatoria se regolamentata e ottimizzata da tradizioni; il problema è rappresentato quando la caccia non è legittima e introduce il bracconaggio. Per quanto riguarda la pesca, l’attività è assolutamente compatibile con il Parco, anzi, la naturale vocazione delle località del Delta in questo ambito, diventerebbe una garanzia di qualità per il prodotto. Ma un altro spettro si profila all’orizzonte: come si combina l’istituzione di un Parco con la presenza della centrale Enel di Polesine Camerini e con la progettazione, sul filo di lana, di un Terminal Gasiero Edison a Porto Levante? La coerenza non è proprio prerogativa di questo tempo…

Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 2.3.2001: Il dibattito alla giornata per l’ambiente. Ente Parco, Mancin deluso di Mainardi

Era stato in prima linea, Vincenzo Mancin, consigliere comunale dei Verdi, nonchè membro dell'Associazione ecologista locale" Iniziativa per l'ambiente", nell'organizzare con gli altri "Amici del Parco del Delta del Po", la giornata dell'ambiente, che è stata partecipata anche da Fulco Pratesi e dall'avv. Gianluigi Ceruti, nonchè, tra gli altri, dal presidente dell'Ente Parco, Franco Mainardi. Ed è stato proprio l'intervento di quest'ultimo che ha deluso Mancin, che afferma: " Mi aspettavo di più dall'intervento di Mainardi, poichè era il primo in pubblica manifestazione sul tema dell'ambiente, inteso come protezione e valorizzazione". Il Verde fa rilevare che Pratesi aveva dato diversi stimoli per gli interventi, portando varie esperienze come fatti positivi che possono interagire, per migliorare la vita degli abitanti e degli animali del Parco, anche se lo stesso Pratesi aveva riconosciuito le diversità esistenti tra il Parco d'Abruzzo, di cui è presidente, ed il Parco del Delta del Po. Mancin afferma ancora, rivolto a Mainardi: "Il suo intervento applaudito dai soli cacciatori ( Mainardi aveva in pratica ribadito la decisione di non costituirsi parte civile contro i cacciatori: ndr ) è un inequivocabile segno della distanza, ancora da colmare, nell'azione dell'Ente Parco che presiede". Gli fa poi rilevare che "è non solo una formalità, il non avere ancora insediato la Consulta del Parco, che dovrebbe vedere la presenza delle Associazioni e dei vari consiglieri comunali di tutti i Comuni del Delta ". L'esponente di " Iniziativa per l'Ambiente ", avverte anche che avanzerà formale richiesta di insediamento della Consulta, e rileva inoltre che la presenza di Mainardi al meeting ecologista, avrebbe potuto essere anche un'occasione di dialogo con le Associazioni che sostengono il Parco.

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