Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 23.02.2001: <<AMBIENTE. L’operazione della Guardia di Finanza si è conclusa dopo alcuni mesi di indagini e accertamenti. Scoperta la discarica dei cantieri navali.Le Fiamme gialle sono intervenute mentre una ruspa stava ricoprendo una buca di 400 metri quadrati>>

Quando i militari della Guardia di Finanza hanno fatto scattare il blitz, la ruspa stava ancora ricoprendo la buca. Una buca di quattrocento metri quadrati, dentro la quale c'era un po' di tutto, pezzi di plastica e sbarre di ferro. Secondo le Fiamme gialle, scarti della costruzione di navi, quelle che vengono realizzate ai cantieri Visentini di Porto Viro. Il legale rappresentante della società conosciuta a livello mondiale, è stato denunciato a piede libero per violazione del decreto Ronchi per lo smaltimento di rifiuti.

Da tempo i militari della Guardia di finanza della Tenenza di Adria diretta dal tenente Giacomo Mastai stavano controllando gli spostamenti nel terreno che si trova accanto al cantiere. Un'indagine scattata alcuni mesi fa e che l'altra mattina ha portato i suoi frutti. Erano le dieci quando i militari sono entrati in azione. Un operaio stava ricoprendo con una ruspa una buca larga quattrocento metri quadrati. Sotto c'erano quelli che in gergo tecnico vengono chiamati "rifiuti speciali". Il che sta a significare che devono essere smaltiti seguendo delle particolari modalità pur non essendo nocivi. Un lavoro piuttosto costoso ma necessario per evitare che possano essere arrecati dei danni all'ambiente. Basti pensare quanti anni ci vogliono prima che un sacchetto di nylon venga smaltito in maniera "naturale".

Di chi sia quel terreno dov'è stata trovata la discarica abusiva non è stato ancora accertato. Secondo la Guardia di Finanza di Rovigo, diretta dal colonnello Silvio Montonati, quei rifiuti sarebbero arrivati direttamente dai vicini cantieri navali Visentini. In base ai primi accertamenti eseguiti, si tratterebbe degli scarti che derivano dalla costruzione delle navi. Per questo, le Fiamme gialle hanno denunciato a piede libero il legale rappresentante della società di Porto Viro.

Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Sabrina Duò, non sarebbero comunque ancora concluse. L'area posta sotto sequestro è molto ridotta rispetto all'intero campo, incolto, che si estende lungo i cantieri navali. Nelle prossime ore, i militari provvederanno a verificare se nel terreno sono stati interrati altri rifiuti. Una ipotesi, perché allo stato attuale c'è solamente il fatto che la società di Porto Viro deve rispondere di quella buca scoperta mercoledì mattina.

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