L'EFFETTO SERRA, IL PROTOCOLLO DI KYOTO, LE INDUSTRIE INQUINANTI, LE ENERGIE INQUINANTI, LE ENERGIE RINNOVABILI, LE LOBBIES DEI PETROLIERI, L'INQUINAMENTO, L'ENEL, L'ENI, L'ORIMULSION (tratto dalla puntata di Report intitolata: Terra: a qualcuno piace calda, di giovedì 18 ottobre 2001 ore 20:50 - Rai 3 (servizio di Sabrina Giannin)

IL VIAGGIO NEGLI STATI UNITI

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Sa cos'è il protocollo di Kyoto?

DONNA

No, non ne so nulla.

RAGAZZO

Kyoto? Ne ho sentito parlare, ma non ne sono sicuro.

DONNA 2

Veramente non lo so.

MILENA GABANELLI IN STUDIO

Era l'America di tre mesi fa. Buonasera. La puntata di oggi riguarda il riscaldamento del pianeta e l'allarme lanciato da 1600 esperti di tutto il mondo. Per questo 4 anni fa e' nato il trattato di Kyoto che mira ad obbligare gli stati industrializzati a ridurre le emissioni inquinanti. Ma per far si che il protocollo entri in vigore occorre che sia firmato dalla maggioranza dei paesi che inquinano di più. Gli Stati Uniti, al contrario dell'Europa, non hanno firmato. Questo argomento e' stato sulla prima pagina di tutti i quotidiani europei per 10 giorni. Una posizione, quella degli stati Uniti, criticabile, per questo. La decisione sull'opportunità di mandare in onda questa puntata, girata prima dell'11 Settembre, è sofferta perché oggi, purtroppo gli eventi hanno cambiato le priorità e Il terrorismo riguarda l'oggi, quindi la condanna da parte nostra è totale, come la nostra solidarietà verso il popolo americano e l'impegno dell'alleanza. Quello che e' successo negli Stati Uniti, abbiamo visto, ha ricadute sul mondo intero, e Il senso di questa inchiesta, e' proprio quello di capire come ciò che accade oltreoceano influenzi la vita di tutti. Allora raccogliamo l'invito del presidente Bush a ritornare alla vita normale, che deve procedere, con tutti i suoi guai. Uno di questi guai è l'effetto dei nostri comportamenti sulla sorte del pianeta: senza interventi radicali sulle emissioni di gas serra, dicono i 1600 scienziati, sarà un disastro per tutti.

Ma su questo tasto la politica americana e' stata fino a questo momento, indifferente. E allora, l'inchiesta di Sabrina Giannini, che si chiuderà a casa nostra, e' partita proprio da li', dagli Stati Uniti.

TURISTI VENUTI DA CHICAGO A VISITARE WASHINGTON D.C. (davanti alla Casa Bianca)

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Sapete cos'è il Trattato di Kyoto?

DONNA

No, cos'è?

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

E' un trattato sull'ambiente, per ridurre il riscaldamento del pianeta…

DONNA

Ah, ma non ci interessa…

UOMO

Noi amiamo l'inquinamento…

DONNA

Sì, noi amiamo l'inquinamento…

UOMO

Noi veniamo da Chicago

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Beh, ma è pericoloso per tutti noi…

DONNA

Ma non è vero! Lei non sa che la maggior parte dell'inquinamento viene dalla "pupu'" delle mucche?

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Come scusi?

DONNA

Si', gli escrementi della vacche che vanno in aria e inquinano.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Le opinioni sul clima sembrano unire democratici e repubblicani.

La cosa non deve sorprendere. Infatti due anni fa, in piena amministrazione Clinton, tutti i senatori del congresso votarono "no" all'unanimità alla ratifica del protocollo di Kyoto. A capeggiarli c'era un democratico. L'Europa allora non se ne accorse.

DONNA

Ma non è vero! Sono tutte bugie… Non c'è nessun buco lassù, è propaganda dei francesi

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

G.W. Bush ha agito coerentemente, senza ipocrisie.

In fondo chi non sa che i grandi finanziatori della sua campagna elettorale sono stati le compagnie del petrolio, contrarie al trattato sul clima?

Sa quali aziende hanno finanziato la campagna elettorale di Bush?

UOMO 1

No, non lo so

UOMO 2

Non lo so

DONNA

Veramente non lo so

In effetti gli statunitensi che io ho intervistato sull'argomento finanziatori ne sapevano ben poco. Perfino quelli che venivano dal Texas, stato natale dell'attuale presidente e stato dove si trovano i suoi principali finanziatori.

TEXAS

Austin, capitale del Texas

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Arrivo quando si sta preparando una manifestazione contro la più potente compagnia del petrolio americana (la Exxonmobil). Principale proprietaria dell'oleodotto ormai vecchio di mezzo secolo che porta il petrolio da El Paso alle raffinerie di Houston, passando attraverso i quartieri dove vivono 17.000 persone, soprattutto immigrate.

L'oleodotto trasporterà presto anche il gasolio che tornerà a El Paso e si teme che con la maggiore pressione i tubi vecchi possano scoppiare.

La manifestazione è davanti al distributore della Exxon. Pochi i manifestanti, molti i cartelli contro il presidente.

Io ho un appuntamento nella sede della Texans for Public Justice* per conoscere la storia di G.W. Bush, da uomo d'affari texano a presidente di tutti gli americani.

· La Texans for Public Justice è una organizzazione non governativa che si occupa di fare studi e analisi socio-politiche sul Texas. Per suo statuto non percepisce danaro pubblico e viene sovvenzionata esclusivamente con i fondi dei cittadini privati.

ANDREW WHEAT - Texans for Public Justice Austin
George W. Bush è la seconda generazione di una famiglia che, prima di buttarsi in politica, ha fatto fortuna nell'industria petrolifera. Per la verità, l'attuale presidente non era un bravo uomo d'affari. Negli anni 80, in un momento di crisi nel settore, perse una notevole somma di denaro di altre persone. In quel periodo era coinvolto in fallimenti a catena.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Il nome di una dinastia che dal petrolio è passata alla politica. E così fece anche George W. Bush, diventando governatore del Texas.

ANDREW WHEAT - Texans for Public Justice

Il Texas è il selvaggio West per quanto riguarda i finanziamenti per le campagne elettorali. Contrariamente agli altri stati, qui non ci sono limiti, sia per i donatori privati che per le aziende: e nessuno ha mai raccolto tanto quanto George W. Bush. Nelle sue corse da governatore, nel 94 e 98, ha raccolto 41 milioni di dollari.

In questa lista abbiamo inserito i primi donatori, e può vedere che compaiono le principali compagnie del petrolio e della chimica.

Per esempio la Enron Corporation, una delle compagnie petrolifere più grandi al mondo, è stata il principale sostenitore di Bush candidato governatore, donando ben 312 mila dollari.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Sostenitori che hanno aiutato Bush junior anche quando doveva correre per la presidenza.

ANDREW WHEAT - Texans for Public Justice

E da presidente è stato molto buono con i suoi sponsor.

G. W. Bush ha messo a capo dell'agenzia per la protezione per l'ambiente Christine Whitman, ex governatore del New Jersey. Nella dichiarazione dei redditi della Whitman compare mezzo milione di dollari in azioni della Exxonmobil, una delle compagnie del petrolio texane più inquinanti.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

E' la stessa Crhristine Whitman, l'equivalente del nostro ministro dell'Ambiente, alla quale a più riprese avevo chiesto un'intervista per parlare dell'alternativa statunitense al Protocollo di Kyoto e del piano energetico di Bush.

Non avrei certo perso l'occasione per chiederle se davvero possiede (ancora) le azioni della compagnie petrolifere della Exxon, della Union Carbide, della BP Amoco, della Hunt Oil e quelle del colosso della chimica Dupont.

ANDREW WHEAT - Texans for Public Justice

Anziché dire che l'industria petrolifera e del gas influenzano l'amministrazione Bush, sarebbe più corretto dire che sono la stessa cosa. Non solo abbiamo un presidente ex-petroliere, un vicepresidente che è petroliere…

Ma il segretario del tesoro era il presidente della principale società che produce alluminio.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Capo dell'amministrazione ufficiale del commercio c'è l'ex economista della Exxonmobil, il segretario delle forze armate lavorava per la Enron, il consigliere per la sicurezza nazionale era un membro del consiglio direttivo della Chevron. E così via. Nei 10 posti chiave della sua amministrazione, G. W. Bush ha collocato persone collegate alle industrie più inquinanti degli Stati Uniti.

MILENA GABANELLI IN STUDIO

Sul conflitto di interessi noi dovremmo solo tacere. Comunque ridurre le emissioni comporta oneri pesanti, per tutti i paesi industrializzati, ma da qualche parte bisognerà pur cominciare. L'amministrazione Bush e' appena cominciata ed e' presto per fare i conti. Oggi le priorità sono drammaticamente altre, ma il clima non ne terra' conto, ed e' un fatto che il Governo americano rappresenta in qualche modo le maggiori compagnie chimiche e petrolifere, responsabili della percentuale più alta di emissioni di gas serra del pianeta. Una buona parte concentrate in Texas, a lungo governato dalla dinastia Bush.

ANDREW WHEAT - TEXAS FOR PUBLIC JUSTICE

E come si può vedere in questo lavoro comparativo che abbiamo fatto con altri 4 stati molto industrializzati dell'unione…

· il Texas è primo nell'emissione di sostanze tossiche

· primo in incenerimento rifiuti

· primo nell'inquinamento pro capite

· primo per il consumo di energia

· primo nella produzione di gas che aumentano il buco dell'ozono.

· primo nella produzione di monossido di carbonio

HOUSTON: capitale mondiale delle compagnie petrolifere e petrolchimiche.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

L'area industriale che circonda la città è la più vasta del mondo.

E non fa discriminazioni di razza. Tamara Maschino vive in un'area residenziale che si trova a poche centinaia dagli impianti chimici dell'area di Bayport.

TAMARA MASCHINO - Clean Air Clear Lake Org. Seabrook, Houston

Ho deciso di capire da sola quello che mi fanno respirare. Quando sento uno strano odore metto fuori questo bidone e poi l'aria viene aspirata. Ogni analisi mi costa 500 dollari. Chi si fida più…

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Tamara Maschino vive in un'area residenziale che si trova a poche centinaia di metri degli impianti chimici della' area di Clear Lake.

TAMARA MASCHINO - Clean Air Clear Lake Org. Seabrook, Houston

Guardi lì, L' American Acrylic sta costruendo un nuovo impianto chimico a meno di un chilometro da casa mia. E produrrà emissioni pari a 9mila auto.

E nel mio paese siamo in 10milapersone… E' incredibile.

Per miglia e miglia lei vedrà una distesa di industrie chimiche senza fine, anche 600, una dopo l'altra. E poi vedrà le navi, i treni, i tubi che portano i liquidi fino al porto.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Decidiamo di fare l'intervista davanti alla raffineria della Exxonmobil.

Tamara prevede che se ci avviciniamo troppo allo stabilimento possano crearci qualche problema…

Infatti pochi minuti dopo arriva un sorvegliante della Exxonmobil.

Tamara Maschino: stanno arrivando… ecco i cowboys

Sorvegliante: Attente, siete vicine alla strada… Cosa state facendo?

Tamara Maschino: delle riprese…

Sorvegliante: chi è lei?

Tamara Maschino: Sono una residente della zona

Sorvegliante: E lei?

Autrice: Sono una giornalista italiana

Sorvegliante: Ah… siete insieme?

Autrice e Tamara Maschino : Sì.

Autrice: E lei chi è?

Sorvegliante: sono delle sorveglianza della Exxon. Abbiamo visto che qualcuno stava filmando…

Tamara Maschino: Allora, è forse un problema?

Sorvegliante: non lo so…

Tamara Maschino: questa è una strada pubblica… noi possiamo stare qui… e da quel che mi risulta qui siamo in America…

DIALOGO CON SIGNORA TEXANA, REPUBBLICANA

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Sa cos'è il riscaldamento del pianeta

SIGNORA TEXANA

Ride e mette la mano davanti all'obiettivo.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Va bene, allora mi dica almeno se sa qual è la nazione al mondo che produce più gas serra e anidride carbonica…

SIGNORA TEXANA

Veramente non lo so, quale Paese è?

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Il suo.

SIGNORA TEXANA

Il mio. Beh, siamo anche quelli che produciamo di più per avere una vita più confortevole. Bisogna fare una scelta no? E' il prezzo che dobbiamo pagare.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Il prezzo che deve pagare il pianeta intero visto che il 25 per cento della produzione di gas serra e anidride carbonica proviene dagli stabilimenti statunitensi.

E gli statunitensi sono il 5 per cento della popolazione.

Ma quel 5 per cento consuma come nessun altro.

Aziona al massimo l'aria condizionata e il riscaldamento, acquista sempre più i caravan, le auto che consumano di più. Consuma cibo in modo patologico, infatti è la popolazione più obesa della terra.

Ho cercato inutilmente un caffè in una tazzina di ceramica ma dopo 10 giorni ho perso ogni speranza. E la ragione è semplice: questo 5 per cento della popolazione umana usa e getta la plastica, come fosse un rito quotidiano di riconoscenza al proprio benessere.

La plastica è ovunque, e insieme a lei ogni forma di accessorio. Inutile, ma non per chi produce la plastica, che deriva dal petrolio. Plastica che arriva soprattutto dal Texas.

DONNA (di fronte al Campidoglio)

Dare da mangiare alla gente è più importante che preoccuparsi dell'ambiente.

MILENA GABANELLI IN STUDIO

E' tragicamente vero! Ma solo fino a quando avremo aria da respirare! Comunque il piano energetico di Bush e' coerente : meno si dipende dal petrolio dei paesi arabi e meglio e'. Allora già prima dell'11 settembre si comincia a trivellare l'area protetta dell'Alaska, considerata come la foresta amazzonica un bene del pianeta. Va pero' dato atto al Governo americano di agire alla luce del sole e senza troppe ipocrisie. E la lobby che rappresenta l'industria petrolifera e la grande industria , va a tutte le Conferenze sul clima, parla con i politici e ha raggiunto il suo obiettivo, quello di tirare fuori gli Stati Uniti dal protocollo di Kyoto.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Dunque avete vinto?

FRANK MAISANO - Global Climate Coalition Washington

Abbiamo vinto, no guardi l'industria americana prende in seria considerazione il problema del riscaldamento del pianeta ma noi pensiamo che i tempi imposti dal trattato di Kyoto per diminuire le emissioni siano troppo a breve termine questo avrebbe un impatto devastante per la nostra economia e non porterebbe beneficio a nessuno. Noi crediamo si debba investire nelle nuove tecnologie e nel contempo avviare nuove ricerche sul tema dell'effetto serra visto che non c'è ancora accordo tra gli scienziati.