VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Ne è certo?

FRANK MAISANO - Global Climate Coalition Washington

Si'.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Lo stesso giorno sfoglio il Washington Times dove compare la dichiarazione del Presidente che finanziera' nuovi studi sui finanziamenti climatici. Annunciare nuovi studi significa non intervenire subito e soprattutto non credere che gli studi già esistenti siano sufficienti per agire.

TASSISTA

Il riscaldamento globale? Sinceramente non ci credo.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Vuol dire che non ha paura?

TASSISTA

No, non ho paura e le dico subito perché. Perché vedo che ci sono troppi scienziati che non ci credono.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Ci sono alcuni scienziati che contestano che sia l'attività umana a determinare il riscaldamento del pianeta, il più noto fra gli scettici è il dottore Fred Singer.

KIRSTY HAMILTON - Greenpeace USA Washington

Lui stesso si definisce esperto in inquinamento delle auto, di piogge acide, di buco nell'ozono, del riscaldamento del pianeta, di compagnie del petrolio, infatti la questione è lui non è un esperto, qualcosa nel quale forse è esperto è creare confusione sulle tematiche ambientali.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Il dottor Singer è un professore in pensione che ha diversi riconoscimenti pubblici ma che non fa ricerca da anni, eppure viene spesso citato, anche dalla stampa italiana, come uno tra i più ascoltati esperti americani del settore, come testualmente si legge nell'articolo scritto dall'inviato del Corriere della Sera. Ma ascoltato da chi? A ben guardare l'opinione dello scettico Singer sono ospitate soprattutto dal quotidiano conservatore Washington Times, i suoi interventi appaiono con perfetto tempismo subito dopo qualche dichiarazione sul clima che potrebbe suscitare paura nella popolazione. Lui è sempre pronto a mettere in dubbio che il pericolo esista.

TASSISTA

Quando si comincia a fare le leggi basate su teorie scientifiche non provate si finisce per danneggiare terribilmente l'economia.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Quale giornale legge?

TASSISTA

Li leggo tutti, il Washington Times, il Washington Post.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTORE

Entro in possesso del libro scritto dal giornalista Ross Gelbspan. A pagine 43 parla dello scettico Fred Singer di cui scrive: "Singer non nega di avere ricevuto fondi dalle compagnie del petrolio Exxon, Shell, Arco, Unlocal e Sunoil".

Ma Fred Singer replica che le sue posizioni sono oneste perché lui è sempre stato scettico, anche prima di ricevere quei soldi.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Ha più spazio sui mass media Fred Singer, che sicuramente è in buona fede, che non tutti insieme i 1600 studiosi di varie discipline e Paesi che da molti anni fanno parte del gruppo di lavoro sul clima voluto dalle Nazioni Unite (Intergovernamental Panel on Climate Change, IPCC).

Ho cercato allora uno dei 1600 esperti che lavora nel silenzio (contribuendo sia all'IPCC che alla National Academis of the Sciences) è il professor Vittorio Canuto, fisico italiano, docente alla Columbia University di New York, esperto del Goddard Institue Space Studies (GISS), la sezione della Nasa che si occupa anche di studi sul clima. Da me intervistato in qualità di esperto di oceani, attori fondamentali nel fenomeno del clima.

VITTORIO CANUTO - Nasa Goddard Institute for Space Studies - NY

Negi ultimi mesi la curva si è impennata. Non è mai accaduto, checche' ne dica Fred Singer, che ci fosse un'impennata cosi' negli ultimi 20.000 anni.

Guardi i ghiacciai del 1850 come si stanno ritirando...

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Lo scioglimento dei ghiacciai montani potrebbe provocare un aumento del livello del mare di 30-50 cm. E addio a Venezia. Ma sarebbero catastrofiche le conseguenze dello scioglimento dei ghiacciai dell'Antartide, che provocherebbero l'innalzamento del livello del mare di 6 metri.

Gli eventi climatici sono sempre piu' estremi, sempre piu' siccita' e precipitazioni e sempre piu' uragani, non solo sulla ricca Florida ma in quei paesi in via di sviluppo per i quali troppa acqua o poca acqua causano la carestia.

VITTORIO CANUTO - Nasa Goddard Institute for Space Studies - NY

Gli oceani si stanno scaldando…

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

E proprio degli oceani si occupa il professor Canuto.

Si occupa di elaborare sistemi matematici con i quali fare delle previsioni. Il suo oggetto di studio è l'oceano.

In base al suo modello fa delle previsioni sul clima ipotizzando, per esempio, che impatto avrebbe sul comportamento degli oceani un aumento della temperatura. Mi mostra due localita' alla stessa latitudine, una è Londra e l'altra è una steppa ghiacciata. Londra è piu' calda grazie alla corrente del golfo che trasporta in Europa una massa di calore che rende temperato il clima.

VITTORIO CANUTO - Nasa Goddard Institute for Space Studies - NY

Se questo ciclo di trasporto del 30% di energia solare dovesse collassare, per qualche ragione sparire durante un effetto serra, arriveremmo quasi, anzi non quasi, all'assurdo che un effetto serra causa un "ice age".

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

E puo' succedere?

VITTORIO CANUTO - Nasa Goddard Institute for Space Studies - NY

Puo' succedere.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

La domanda è: quanta anidride carbonica dovremo ancora buttare nell'atmosfera prima che cio' accada?

VITTORIO CANUTO - Nasa Goddard Institute for Space Studies - NY

Se si raddoppia la CO2, l'anidride carbonica, tutti i calcoli ci dimostrano che avremo un forte infarto ma poi si potrebbe riprendere. Se arrivassimo a caricare l'atmosfera con quattro volte allora si sprofonderebbe e morirebbe integralmente.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Ma le generazioni piu' giovani potrebbero assistere a questo fenomeno?

VITTORIO CANUTO - Nasa Goddard Institute for Space Studies - NY

Certo, caricare l'atmosfera quattro volte tanto non è che ci voglia tanto. Se continuiamo a sputare 24 - 25 miliardi di tonnellate di anidride carbonica all'anno nell'atmosfera, come stiamo facendo, e la popolazione aumenta e tutti si vogliono industrializzare, come hanno diritto di fare, e se non scopriamo altre fonti energetiche e continua a bruciare carbone, dove va sto carbone?

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Secondo lei gli obiettivi di riduzione delle emissioni previste del protocollo di kyoto potrebbero ridurre la temperatura di origine antropica (ovvero quella generata dalle emissioni di CO2 e gas serra prodotte dalle attivita' umane)?

VITTORIO CANUTO - Nasa Goddard Institute for Space Studies - NY

No. Gli obiettivi proposti dal Trattato di Kyoto fanno il solletico… Si dovrebbero tagliare le emissioni del 60 per cento. Ma se è difficile tagliare il 5,2 per cento figuriamoci il 60!

MILENA GABANELLI IN STUDIO

Basterebbe ricordarsi dei cinesi che arriveranno tra breve, come e' giusto, ad avere la luce in casa e l'automobile fuori, sono 1 miliardo e mezzo. Il trattato di Kyoto e' una toppa, ma un punto di partenza, anche se dopo 7 incontri internazionali e un po' di miliardi spesi dalle Nazioni Unite, e' tutto da rifare. I paesi che inquinano non si mettono d'accordo e hanno paura di rimetterci. L'Europa ha aderito impegnadosi a ridurre le emissioni dell'8%. Gli Stati Uniti avrebbero dovuto entro 10 anni ridurre le loro del 7%, ma solo a patto che nel trattato fosse inserita la possibilita' di acquistare quote di aria pulita dai paesi sottosviluppati. Nessuno ha accettato e loro hanno preferito togliersi dai giochi. Uno puo' dire pazienza, il fatto e' che le loro scelte hanno sempre influenzato quelle degli altri. Tant' e' vero che a fine Luglio, agli incontri sul clima di Bonn mancava il numero legale per tenere in vita il trattato. E mentre tutto il mondo era a Genova, a Bonn si mercanteggiava con il Canada e il Giappone, in cambio di una firma.

ALTERO MATTIOLI - Ministro dell'Ambiente

Noi abbiamo la necessita' di far stare della partita il Giappone, il Canada, l'Australia, perché se non raggiungiamo quel 55% che ci consente di ratificare il protocollo di Kyoto.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Allora per far si' che Canada e Giappone firmino il trattato si è disposti a lasciare molte scappatoie, e il trattato diventa un colabrodo. Intanto i Paesi che producono il petrolio temono un futuro nero e allora remano contro gli accordi e le riduzioni di emissioni e con loro gli emissari delle lobby dei petrolieri, del carbone, della petrolchimica. C'è chi vede negli incontri di Bonn, l'occasione di sviluppo per i propri affari ma c'è anche un mondo degli affari che suggerisce le proposte, come le pentole a energia solare. Mentre si discute di clima, si cerca di vendere qualcosa, anche organizzando costosissimi buffet, nel quale si tuffano tutti, amici e nemici (e ovviamente anch'io). E indovina un po' con chi condivido la cena? Con il portavoce della principale industria nucleare giapponese

MASAHIRO ECHIZEN - Tokio Electric Power

Sono qui per fare in modo che nel protocollo venga incluso il nucleare, visto che resta uno dei pochi sistemi di produzione energetica che non emette anidride carbonica.

WOLK-J. SCHMIDT-KUSTER - European Atomic Forum

Alcuni rappresentanti del vostro governo intendono rispolverare il nucleare, cosi' hai l'energia e salvi l'ambiente.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Diciamo che l'ambiente lo distrugge, visto che nessuno è ancora riuscito a trovare una soluzione alle scorie e rifiuti, pero' il nucleare non emette gas a effetto serra. Di sicuro, per l'industria nucleare, il protocollo di Kyoto è una opportunità unica. Alla fine degli incontri, concedendo a Canada e Giappone una scappatoia qui e una la' il trattato è salvo. E per tutti è stata introdotta la possibilità di commerciare le "quote d'aria". Per esempio: una nazione che supera il tetto d'inquinamento fissato, può acquistare le quote d'aria da un paese che inquina meno, lo stesso vale per le aziende: quelle che inquinano di più possono comprare quote da aziende che inquinano meno. Un meccanismo che lascerà tutto come era.

MILENA GABANELLI IN STUDIO

Le quote d'aria, semplificando funzionano cosi: l'Australia per esempio, che deve ridurre le sue emissioni del 6%, può non farlo, acquistando il 6% dall'Angola, che invece ha aria pulita da vendere. Un'azienda chimica che non raggiunge il tetto di emissioni inquinanti, per esempio il 10, può vendere la sua quota d'aria pulita. A Bonn si è aperta la strada per un mercato miliardario quella di vendere e acquistare aria. Era la clausola chiesta dagli Stati Uniti. Fra una settimana a Marrakesh ci sarà l'ennesima ra tifica del trattato di Kyoto. E' probabile che questa volta gli Stati Uniti ci saranno. E adesso passiamo all'Italia.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Lei sa che l'Italia negli ultimi due anni ha superato il livello di emissioni?

ALTERO MATTEOLI - Ministro dell'Ambiente

Sì credo proprio di saperlo… (e se ne va).

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Era un semplice domanda, ministro: lo so che non è sua la responsabilità, ma volevo soltanto sapere come farà l'Italia a ridurre del 6,5 per cento le sue emissioni di anidride carbonica visto che ogni anno aumentano.

CORRADO CLINI - Dir. Protezione Internaz. Ambiente del Ministero dell'Ambiente

Oggi esistono tecnologie disponibili sul mercato, purtroppo non sono tecnologie italiane che consentono di raddoppiare l'efficienza attuale delle centrali che utilizzano carbone e di diminuire drasticamente le emissioni.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Noi non le stiamo usando?

CORRADO CLINI - Dir. Protezione Internaz. Ambiente del Ministero dell'Ambiente

Noi non le stiamo usando. Sono state prescritte anche per alcune aeree del paese ma non sono state fatte.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Perché scusi? Questa è una resistenza dell'ENEL? Che cos'è che non va?

CORRADO CLINI - Dir. Protezione Internaz. Ambiente del Ministero dell'Ambiente

Questa è una storia che…

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Questa è una storia in cui l'Italia sta sprecando inutilmente combustibili fossili che inquinano. Perché?

Avrei voluto chiederlo al presidente dell'ENEL, Chicco Testa, anche perché è un uomo con una sensibilità ambientalista, come dimostrano queste foto del 1984 che lo ritraggono durante una manifestazione (di Legambiente) contro le centrali a carbone, dell'ENEL.

Dopo ripetuti e inutili tentativi di ottenere l'intervista con il presidente non ho le risposte a troppi perché. Anzi, ho una curiosità in più: come mai Chicco testa era contrario al carbone?

VADO LIGURE

Dove si trova una centrale a carbone dell'Enel.

Un abitante di Vado Ligure che vive in prossimità della centrale di Vado Ligure dichiara (con una certa ritrosia)

Che problemi dà? E' che mollano dei gas allucinanti.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Questo rumore che sento è incessante?

ABITANTE

Giorno e notte.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

E l'odore?

ABITANTE

E…A volte è terribile…

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTRICE

Di cosa?