16)DIEGO PRECISVALLE (SINDACO DI PORTO TOLLE)

Sono il Sindaco di Porto Tolle.

Leggendo quello che ci avete dato, la perimetrazione, parlo della proposta approvata dalla Giunta regionale, si parla della laguna di Barbamarco compresa nel perimetro. Nella cartografia mi pare che non sia così.

17)PRESIDENTE

Rispondo io a questa domanda, nel senso che c'è un errore. La delibera comunque riguarda questa perimetrazione senza la laguna di Barbamarco. Credo che lei, signor sindaco, faccia riferimento ad un'altra cosa che non è legata alla delibera, ma è una lettera che è stata inviata dal Presidente della Giunta regionale al collega dell'Emilia e al Ministero. Quindi in questo senso le confermo che è stato un errore di trasposizione nella lettera di un qualche cosa che non è contenuto nella delibera e tanto meno nella perimetrazione che fa parte integra della delibera. Non è dentro nel perimetro la laguna di Barbamarco.

18)LUCA BELLOTTI (A.N.)

E' stata fatta una convocazione con un ordine del giorno preciso. Al punto 3 dell'ordine del giorno si parla di consultazioni su diversi Progetti di Legge, di quale P. d. L. dobbiamo discutere? Del progetto di legge presentato dalla Giunta regionale o anche degli altri progetti di legge che sono comunque in ordine del giorno?

19)PRESIDENTE

Se non vado errato su alcuni di questi progetti di legge erano già state effettuate delle consultazioni. Rimangono alcuni su cui non sono state effettuate le consultazioni e precisamente un progetto di legge a nome Boato-Rossi, che dovreste aver ricevuto, il progetto di legge della Giunta, che dovreste aver ricevuto anche questo. Su questi due, uno progetto di legge ed uno disegno di legge, non erano state fatte consultazioni e quindi su questi due abbiamo a voi chiesto di essere presenti per consultarvi su questo progetto di legge e disegno di legge. Sono stati, credo, anche a voi inviati i vecchi progetti di legge a memoria di quello che era già avvenuto nella storia di questi incontri.

20)ELDER CAMPION (P.D.S.)

Vorrei chiarire che c'è un aspetto formale ed uno sostanziale. Sotto l'aspetto formale la consultazione è su tutti i progetti ed anche il disegno di legge della Giunta. Sotto l'aspetto sostanziale, su accordo anche, se si vuole più volte discusso a livello di Commissione, c'è un progetto che è l'elemento prevalente a questo punto, anche perché la perimetrazione di quel progetto, il disegno di legge della Giunta, è giacente presso il Ministero, quindi non può avere identica ed automatica valenza rispetto agli altri che a livello sostanziale è l'elemento di discussione. Solo che essendo tutti i progetti già iscritti agli ordini del giorno della Commissione, non potevamo esimerci dal fare una consultazione anche su quelli.

21)LUCA BELLOTTI (A.N.)

Qua, secondo me, continuiamo anche nei soliti equivoci.

Da una parte si chiede di rispettare la forma, anche perché il P. d. L. presentato dai consiglieri Rossi e Boato non è stato discusso e presentato. Tra l'altro faccio presente che queste consultazioni o non hanno un senso e un significato per poter capire che tipo di problemi, che tipo di preoccupazioni possono pervenire dal territorio riguardo un aspetto sicuramente importante che riguarda il futuro di quest'area, per cui non è possibile che le convocazioni di questi consultati. Ad esempio ricevo adesso l'avviso di convocazione ricevuto alle 11,30 del 22.07 da parte del Consorzio di Bonifica Delta Po per un ordine del giorno di così rilevante importanza.

Queste consultazioni hanno un significato, altrimenti io chiedo addirittura di non procedere nemmeno alle consultazioni se si vuole fare di imperio come mi sembra ci sia la volontà di fare.

22)PRESIDENTE

Io voglio rispondere a queste considerazioni del collega Bellotti.

In effetti abbiamo inviato le lettere la scorsa settimana pensando che potessero essere recapitate velocemente. Se qualcuno le ha ricevute praticamente ieri non era nella nostra volontà farle ricevere all'ultimo momento, comunque le ha ricevute e quindi se riteniamo che sia importante l'argomento, penso che si debba mettere in luce questa questione più che l'aspetto formale. Sull'aspetto sostanziale noi siamo qui tutti presenti per valutare tutte le proposte di legge a questo punto, naturalmente dando particolare importanza a quella che è la proposta di Giunta, che è l'ultima in ordine temporale ed è quella che è stata inviata per conoscenza al Ministero e all'Emilia Romagna.

In questo senso io inviterei tutti i Consiglieri presenti a dare la massima importanza alla questione, a meno che non ci siano delle motivazioni di ordine sostanziale che possano far pensare di rinviare le consultazioni, ma non mi sembra di ravvisarle in questo momento.

23)ELDER CAMPION (P.D.S.)

Se vuole rinviare, Presidente, si assuma la responsabilità di farlo. Qui o ci prendiamo in giro o vogliamo seriamente risolvere le questioni. Questa Giunta aveva due anni di tempo per discutere di questa Commissione. Io sono obbligato addirittura a sostenere, se si vuole, il disegno di legge che gli stessi componenti di maggioranza e di Giunta tentano di affossare in qualche maniera. Ritengo che questo sia scorretto sulla pelle della gente rispetto ai tempi che abbiamo disponibili.

Ritengo che se anche all'ultimo momento questa maggioranza vuole dimostrare un minimo di sensibilità rispetto alle questioni, sia giunto il momento di farlo e di andare avanti con le consultazioni nei tempi che la Commissione a maggioranza si è data.

24)PRESIDENTE

Anche per rispetto nei riguardi degli ospiti vorremmo iniziare queste consultazioni, ascoltare gli invitati e proseguire nell'ordine del giorno. Quindi io inviterei i consultati ad intervenire su queste questioni. Credo di essere stato esauriente nella risposta che ho dato al presidente dell'amministrazione provinciale di Rovigo, nel senso che noi vogliamo e possiamo lavorare a tutto campo con particolare riguardo a ciò su cui praticamente non vi avevamo incontrato, cioè le due ultime proposte di legge.

25)FABIO BIOLCATI (SINDACO DI ARIANO)

Sono il Sindaco di Ariano.

Penso che questa precisazione preliminare sia alquanto opportuna anche perché io mi sono ripromesso, a nome dell'amministrazione che rappresento, di operare, sia in termini di economia di tempo che di chiarezza di esposizione, attraverso la lettura di un documento che il Comune di Ariano chiede che venga posto agli atti della Commissione in merito alle consultazioni odierne. Per cui anche questo aspetto che è stato appena affrontato viene segnalato in questo documento che io mi appresto a leggere.

Dà lettura del documento che viene allegato al verbale.

26)PRESIDENTE

Proseguiamo con un altro intervento.

27)VINCENZO MELONE (SINDACO DI TAGLIO DI PO)

Sono il sindaco di Taglio di Po.

Di fronte alla necessità di esprimere pareri su una serie di progetti diversi, il cui contenuto ovviamente a noi era noto già da tempo e che ovviamente, per ragioni di procedura, richiede questo passaggio, credo che sottintenda da parte nostra, proprio per semplificare, per essere al massimo sintetici e per non ripetere cose ormai dette per anni, che mentre da una parte non abbiamo mai condiviso e non condividiamo, quindi lo esprimiamo anche in questa sede, quelle proposte che raggirando tutta una serie di elementi che sono invece necessari perché un'area la si definisca Parco, hanno tentato a nostro avviso in modo abbastanza strumentale e superficiale di disegnare dei progetti che poi in realtà avevano un altro uso e un altro consumo, perlomeno sono destinati ad altro uso e ad altro consumo.

A noi dispiacciono, come diceva già il sindaco di Ariano, le modalità con le quali si è proceduto alla conclusione, sperando che sia tale, della lunghissima vicenda del Parco, una vicenda che ci ha visti impegnati come sindaci per anni. Qualcuno di noi era sindaco anche nella precedente legislatura, quindi ha gestito a partire dal 91-92 questo tipo di problematica, dovendo assistere verso la fine a proposte abbastanza improvvisate. Dico improvvisate rispetto alla costruzione che ciascuno di noi nell'ambito dei propri comuni, quindi con il coinvolgimento delle istituzioni, quindi del Consiglio comunale, ed attraverso anche un passaggio, che sono state le verifiche elettorali, perché ciascuno di noi molto coraggiosamente ha inserito nei propri programmi elettorali la scelta, l'opzione Parco, e quindi nelle elezioni amministrative del 23 aprile del 1995 questi sindaci hanno ricevuto un assenso popolare sulla base di un programma specifico che prevedeva l'istituzione del Parco. Ecco perché siamo particolarmente interessati a che questa vicenda si concluda.

Abbiamo cercato di perseguire la stessa strada che avevamo iniziato e concluso positivamente con il Piano d'area, un Piano che, come sapete, è stato costruito in Seconda Commissione con l'apporto determinante e il lavoro continuo del Presidente della Provincia e dei Sindaci dell'area del Delta e si pensava quindi di proseguire con la stessa metodologia rispetto alla questione del Parco, cosa che abbiamo fatto, tant'è che c'è stata la produzione di un insieme di proposte, perché noi non abbiamo capacità legislativa, ma che due Consiglieri regionali, Campion, Armano ed altri, hanno sottoscritto come proposta di legge.

Noi non possiamo che attestarci su quelle, anche perché le vicende che si sono succedute, questo significherebbe entrare in contraddizione con noi stessi...,l'elaborazione, il frutto delle cose che vi ho detto prima. Dentro ci sono contenuti che sono stati misurati e valutati con le popolazioni. Come sindaco di Taglio di Po devo aggiungere un dato che è clamoroso, che è quello cioè che un disegno regionale, quello previsto nella proposta della Giunta regionale, va per tutta un'area, che è la zona di...marina addirittura a stralciarla, è l'inverso di quello che storicamente avviene. Nel panorama complessivo nazionale fanno le battaglie contro i Parchi, qui mi tocca fare una battaglia perché una parte consistente del mio territorio all'interno del quale è stata costruita una volontà positiva per la costituzione di un Parco, tranne evidentemente le solite e tradizionali frange di oppositori ai parchi che sono uguali dappertutto e che probabilmente in questa fase hanno avuto maggiore capacità politica di incidere rispetto alle scelte, tant'è che ci siamo trovati dall'oggi al domani di fronte ad una proposta nella quale scompare un'area nella quale poi per la verità l'amministrazione comunale di Taglio di Po, ma anche la regione Veneto oltre all'Unione europea, hanno finalizzato e realizzato opere che hanno una vocazione di tipo turistico e sono funzione del Parco. Mi riferisco agli approdi, mi riferisco all'ostello Parco rifugio del Delta del Po che è uno dei pochissimi ostelli che funzionano nel Veneto e che ha una discreta capacità ricettiva. E con altre attrezzature di questo tipo, con una prospettiva di un museo laboratorio ed altre iniziative di questo tipo, un'area che avrebbe già nei fatti di dare contenuto ad una serie di iniziative collegate ad una valorizzazione che discende da una definizione di questa area a Parco è stata del tutto cancellata. Quindi su questa proposta complessiva noi ribadiamo la ferma volontà di attestarci su quella che è la proposta dei sindaci, ovviamente noi non abbiamo la presunzione che ciò che abbiamo detto noi coincida anche con le scelte che altri fanno, ma ognuno ha le proprie responsabilità, è evidente. Quindi, chi ha modificato con l'introduzione di altri elementi, alcuni dei quali sono anche molto estemporanei..Per noi il rammarico non è tanto sulle scelte e sui contenuti nuovi che sono stati introdotti dalla Giunta regionale, ma dal fatto che coloro i quali avevano contribuito all'80% della definizione dei nuovi contenuti sul Parco, coloro i quali erano stati lasciati, questo mi è doveroso dirlo, da un punto di vista politico da parte di altre istituzioni, a partire dalla Regione Veneto, in uno stato di isolamento al punto tale che la Regione Veneto è diventata per anni la contrapposizione rispetto a questi sindaci, perché la Regione era contro il Parco, perché i vari Presidenti di Commissione, della Seconda Commissione, erano contro il Parco, gli Assessori erano contro il Parco, in trincea c'eravamo solo noi. All'ultimo momento per stato di necessità, perché si accorge che è inevitabile un percorso del genere si fa la scelta, che io ho giudicato positiva, del Presidente Galan comunque di fare un Parco e di definire questa questione, ma dall'altra parte lascia un amaro in bocca che è notevolissimo perché voi capirete cosa significa tutto questo anche in termini di valenza istituzionale.

Qui sono in gioco le istituzioni, sono stati i Consigli comunali che hanno elaborato per anni ordini del giorno e proposte rispetto ai contenuti del Parco e alla scelta di andare in questa direzione. Noi non vogliamo creare ostacoli in questa fase finale, però abbiamo l'obbligo di dire qual'è la verità fino in fondo, quali sono le contraddizioni che si sono aperte, ma è anche evidente che chiediamo però che non si introducano ulteriori elementi di forzatura, perché si immagina di utilizzare, attraverso strumenti poi contenuti nella normativa, di stravolgere quelli che sono stati impegni assunti da sempre, per lo meno  a parole, che comunque la gestione di quest'area venga garantita dai soggetti che rappresentano quest'area, le amministrazioni e gli Enti locali in primis e quindi le future composizioni di Enti di gestione che tengano conto di questo fattore, che non ci siano ulteriori aggiustamenti all'ultimo minuto, come è avvenuto anche con la Giunta dei quattro Comuni. E' una decisione che noi non abbiamo ostacolato nel merito della questione, ma soprattutto nella metodologia seguita, che abbiamo denunciato essere una logica vecchia maniera, quella cioè di accordi su tavoli separati e poi far calare dall'alto alla faccia di quel federalismo, che tutti invocano, che non è la demagogia che fa le manifestazioni in piazza rappresentando 300 persone e non 8.500 abitanti o in altri Comuni, ma è la serietà di chi fa le proposte della Giunta regionale in un altro modo attraverso dei passaggi che non sono stati fatti. Voi sapete che questa questione è all'ordine del giorno per una successiva riunione che avremo domani a Roma con il Ministro, dopodiché riusciremo a capire anche in che direzione, speriamo di capirlo, si va.

Concludo. La volontà è quella che si definisca, le richieste sono che ci sia un rispetto delle proposte e noi riconfermiamo in toto la proposta, ci riconosciamo nella proposta di legge 216 a firma Campion, Armano ed altri.