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Lettera al presidente della Repubblica: Giorgio Napolitano
 Politiche 2008, non voto

 

 

 

 Riceviamo da un cittadino di Luino (VA) una testimonianza rispetto al voto politico del 2008.  siamo lieti di questa lettera e volentieri pubblichiamo.

Bortone Michele
V. Voldomino 40 21016
 Luino 25 marzo ‘08
C/o Bortone Carmela
I-21016 Luino (VA)

 

                                                                       Raccomandata   

Lodevole Signor Presidente
                                            Giorgio Napoletano
                                                            Palazzo del Quirinale
                                                     I-00187  Roma

 

Lodevole Signor Presidente Giorgio Napoletano,

a malincuore devo segnalarLe che è mia intenzione astenermi dal voto.

Ho sempre votato, mi sono reso conto che è tutto un inganno, un raggiro e tante promesse: facciamo questo, facciamo quello. Poi, dopo il voto calma assoluta: si pensa soltanto alle poltrone conquistate.

 Di questa campagna elettorale è ancora viva e presente o meglio se vogliamo definirla una politica sporca dove tutto è permesso.  

Un governo dovrebbe governare e portare a termine la sua legislatura e non trovo giusto che lo facciano dimettere o cadere.

Quanti miliardi ci costa questa votazione, ed è peccato sprecare in questo modo i soldi del cittadino.

Ritengo che è in gioco la mia dignità e quella dei cittadini italiani: per cui non ci sono più le condizioni e la garanzia che il mio voto possa davvero servire per una buona causa, per cui rinuncio e le invio la scheda per recarmi a votare.

 La ringrazio per la cortese attenzione, Voglia gradire Lodevole Signor Presidente i miei cordiali saluti unitamente alla mia più alta considerazione.

Michele Bortone

(1 aprile 2008- la Repubblica di Tersite)

 

ELEZIONI POLITICHE 2008

COMUNICATO STAMPA PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

A soli due anni di distanza dall’inizio di una legislatura che ha visto per la prima volta la partecipazione attiva e passiva degli italiani all’estero, commettiamo lo stesso errore. Si dovrebbe informare di più sulla modalità del voto, chi vuole votare per corrispondenza e sia per quelle innovazione necessarie a far sì che i quasi 4 milioni di connazionali divenissero parte attiva del rinnovamento del nostro paese. Purtroppo su dieci italiani interpellati, cinque ritengono di votare nel Comune di residenza, tre non sanno come votare e altri due non sanno che possono votare per corrispondenza. Abbiamo provato a informare della famosa normativa che per votare presso il paese d’origine bisogna  spedire presso le sede consolari A.I.R.E.

Il presente modulo, compilato e sottoscritto, consente, se consegnato entro i termini sotto indicati (art. 4 della Legge 27 dicembre 2001, n.459), di poter votare nella sola successiva votazione presso il proprio Comune di iscrizione A.I.R.E. ed elettorale in Italia.

E’ necessario inviare per posta o consegnare a mano questo modulo al Consolato Generale d’Italia in Lugano (via Ferruccio Pelli 16 – CH 6900 Lugano) entro i seguenti termini: 31 DICEMBRE DI OGNI ANNO (si intende l’anno precedente la scadenza naturale della legislatura al momento in esercizio);

ENTRO IL 10° GIORNO SUCCESSIVO ALL’INDIZIONE DELLE VOTAZIONI , in caso di scioglimento anticipato delle Camere.

In entrambi i casi, l’opzione DEVE PERVENIRE all’Ufficio consolare non oltre il 10° giorno successivo all’indizione delle votazioni.

Un appello a tutti i nostri connazionali agli indecisi e a coloro che affronteranno un viaggio inutilmente onde evitare disagi, oltre al danno, la beffa di sentirsi dire tu non puoi votare.

Associazione Lacedoniesi e Campani nel Mondo

per il comitato, il presidente

Michele Bortone

 

(La repubblica di tersite,  aprile 2008)

 

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