I Lieder composti da Nietzsche si
presentano come un blocco compatto all'interno della sua produzione musicale: un
nucleo di nove Lieder scritti nel breve periodo novembre - dicembre 1864,
preceduto da quattro prove significative che si collocano fra il 1861 e il 1863
e seguito dall'unico Lieder su testo proprio nel 1865. Sono quindi brani scritti
fra i diciassette e i ventun anni che testimoniano un precoce talento musicale.
Essi rimasero tutti inediti (ad eccezione di Gebet an das Leben e sono
stati raccolti e pubblicati per la prima volta da Georg Gohler, Musikalische
weke von F. Nietzsche. Erster Band. Die Lieder, Leipzig, 1924.
Ora compaiono in diverse raccolte, ma la trattazione più dettagliata di questi
brani si legge in Luisa Moradei, La musica di Nietzsche. Proposte di analisi,
Padova, Zanibon, 1983, pp. 19-66.
Non è la concentrazione nel tempo che giustifica l'immagine di un blocco
compatto, quanto l'inserimento di questi Lieder nel flusso continuo del Lied
romantico. Nietzsche infatti dimostra infatti di conoscere e saper padroneggiare
la koinè liederistica forgiata da Schubert e da Schumann e di essere in
grado di piegarla alle esigenze espressive sollecitate dai testi, che per altro
sono del tutto convenzionali.
Si pensa che questa produzione abbia una sua ragion d'essere anche senza essere
necessariamente riportata ad un vissuto dell'autore. Questo perchè il Lieder
esprime già di per sé uno stato d'animo che è un mascheramento del
significato del testo nella musica.
Colpisce inoltre la varietà di situazioni espressive dei nove Lieder del 1864,
giustificata non solo dal diverso contenuto dei testi, ma anche dal rimando a
modelli differenti di Lied, che hanno poi vivificato tutta l'esperienza del Lied
romantico.
Già il primo Lied, Mein
Platz vor der Tur, si presenta come un aggregato che denuncia la sua
derivazione Schubertiana.