LA SCELTA DEL CANE, DELLA RAZZA; L’ACQUATICITÀ
Se dovessimo dare ad un amico dei consigli riguardanti l’acquisto di
un cane da utilizzare per il salvataggio in acqua, l’esperienza acquisita
in questi sette anni di vita con i Terranova della Scuola Italiana Cani
Salvataggio
|
Il C. C. Gualtiero Scultz conversa con l’Unità Cinofila Schiavon - Spugna in merito all’esercitazine “Labrador ‘97“ |
Scrutando l’orizzonte in attesa dell’azione |
Questo problema, cioè se veramente il Terranova sia superiore
ad altre razze, è presente in molte persone che hanno affrontato
criticamente l’argomento, è stato però chiarito dall’esperienza
che la Scuola ha acquisito in questi anni. Lavorando con moltissimi cani,
oltre 50, ad esempio, nel solo 1991, e non impuntandosi
su un principio aprioristico: “solo Cani di Terranova”, che non ci soddisfaceva, siamo riusciti a dipanare in un certo senso la matassa. È infatti risultato che la ragione per eccellenza che deve essere addotta nel privilegiare i Cani di Terranova è ben altra rispetto a quelle fino ad ora citate in tutte le fonti a cui abbiamo attinto. Meglio si potrebbe dire che la ragione per la quale questo cane deve essere scelto viene fornita da una particolare aggregazione di fattori, complementari tra loro ed inscindibili. Provando ad addestrare anche altre razze per il Salvataggio Nautico, i nostri istruttori si sono accorti che esistevano alcuni problemi particolari. Se col Terranova noi potevamo prendere cinque cani che non avevano mai lavorato acqua, portarli alla scuola ed iniziare ad addestrarli, ciò non era possibile con altre razze. Infatti, lavorando con un gruppo eterogeneo di cani, si verificavano fenomeni di aggressività tra i soggetti presenti che producevano una distrazione totale. Avevamo cinque cani che continuamente abbaiavano tra loro, ringhiavano, completamente deconcentrati. Ciò non accadeva con i Terranova. Questi rimanevano tranquilli a riva, al guinzaglio col rispettivo padrone, aspettando il rispettivo turno di lavoro. Per utilizzare altre razze dovevamo invece, precedentemente all’addestramento in acqua vero e proprio, addestrare lungamente i cani all’obbedienza a terra. Questo comporterebbe chiaramente un allungamento notevole dei tempi di lavoro e fa sì che sia realmente preferibile e vantaggioso utilizzare il Cane di Terranova. Sarebbe, se si sostenesse il contrario, come il preferire andare da Milano a Roma in bicicletta piuttosto che in automobile. Sicuramente si arriverebbe prima o poi, ma il tempo impiegato sarebbe incomparabilmente più lungo. Può essere sconveniente addestrare altre razze, ma non impossibile. A dimostrazione di questa tesi portiamo come esempio due cani particolari: il primo si chiama Pag, ha conseguito il Brevetto di Salvataggio Acque Interne; il secondo si chiama Olaf, ed ha conseguito anche lui lo stesso brevetto. Caratteristica fuori dalla norma è la loro razza. Il primo è un Pastore Tedesco, il secondo Pastore Belga. Li accomuna però un fattore particolare, che ha permesso la loro addestrabilità. Sono entrambi cani della Protezione Civile, entrambi già precedentemente addestrati per altri compiti. Entrambi decisamente in mano al loro conduttore. Questa è, insomma, la vera differenza. Il Terranova accomuna una notevole docilità, non necessita addestramenti particolari per convivere con altri cani ed è facilmente addestrabile al salvataggio in acqua. Le altre caratteristiche citate sui libri lo avvantaggiano, ma non formano i motivi basilari che “obbligano” la sua scelta per questo compito specifico. Infatti i piedi palmati, il folto mantello ricco di sottopelo impermeabile ed altre caratteristiche specifiche sono presenti anche in altre razze. Ma noi non troviamo mai tutte queste caratteristiche peculiari unite allo speciale carattere e istinto, che fa scegliere questo cane al posto di altri. Questo carattere particolare è inoltre legato ad una caratteristica speciale: l’istinto al salvataggio, che sarà il tema della prossima puntata. |
|
|