Sono come i fuochi di segnalazione che si usavano anticamente dalla cima delle colline per diffondere le notizie di paese in paese. Così disse una volta il noto software designer Jorn Barger, per spiegare il funzionamento di questi siti da lui stesso definiti nel lontano 1997 web logs (dal termine inglese log ovvero traccia, registrazione, segno).
In seguito Peter Merholz (1999) web designer e fondatore dell'agenzia Adaptive Path, pubblicò sul suo "weblog" la frase "Per quel che vale, ho deciso di pronunciare la parola "weblog" come we blog. Da lì a "blog" il passo fu breve. Merholz non aveva probabilmente idea della velocità con cui questo neologismo si sarebbe propagato, spinto anche dal vento in poppa che, proprio in quei mesi, moltiplicava le dimensioni e il traffico della madre di tutte le reti. Internet.
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Ma cos'è davvero un blog? Beh, difficile spiegarlo visto che risente molto della personalità, dei gusti e dell'umore del suo autore. In generale, diciamo che un blog è uno spazio personale o collettivo sul web nel quale poter pubblicare, ogni giorno o più volte al giorno, in tempo reale e anche senza specifiche conoscenze tecniche, link, informazioni o riflessioni di qualunque tipo. Uniche regole quasi consolidate: l'ordine cronologico inverso dei propri scritti o "post" (in alto i più recenti), e un riferimento temporale (in genere la data e l'ora).
Nati per segnalare nuovi siti interessanti al popolo dei naviganti, come il celebre "What's new" di Netscape, i blog ormai sono divenuti dei veri e propri ''giornali online'' personali: ognuno col proprio stile, con le proprie tematiche e con il proprio corredo di link ad altri siti, blog ed aggregatori di notizie che l'autore sente vicini per gusto, comunanza di interessi o semplicemente per simpatia. Ed è stata forse proprio questa la forza propulsiva che ha trasformato l'insieme dei "bloggers" (gli autori dei blog) in una vera e propria comunità virtuale: una rete nella rete che, pur nell'esaltazione delle singole individualità, ha definito via, via un lessico ed un'espressività comune o complementare in un intrigante gioco di rimandi, citazioni, domande, risposte, commenti a distanza, contribuendo così, in modo determinante, al ritorno alle origini e al rilancio di un web vissuto come villaggio globale.
Anche per questo, contro l'enorme potenziale che i blog possono rappresentare, sempre più spesso si sollevano proposte, in forme più o meno subdole, per mettere sotto controllo anche questo ultimo eccezionale strumento di autentica "libertà".
Post scriptum. Un grazie a tutti i visitatori e, in particolare, a tutti i ''commentatori'' di questo blog che, con il loro contributo, praticamente quotidiano, rendono ''vivo'' anche questo spazio.
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