Lei
Ë conflitto in conflitto nelle pieghe del divenire bicefalo scabroso.
La mente che parte per provare l'ebbrezza di fermarsi per godere
il coito del partire: destinazione ovunque bene o male.
Fascino di cocciuta nell'empireo della benedetta innocenza savia,
fra danze in volute di petali di candore.
La guardo frugare nel mio infinito, la sento parlare il mio dire
sfinito.....
Luna di stelle mondane che tende la mano e non si fa notare, riluce
di amore lontano, al di qua delle stelle, per farsi baciare.
Un tremolio la rende quasi palpabile a volte, e un diafano velo
di complice tenerezza la cela pi˜ umana alla vista di un vago rispetto
o di un dolce estasiare.
Ma lasciatela brillare di un nitore speciale, che il mistero non
sia come un letto su cui potersi adagiare, che rimanga il sospetto,
la chance del rimpianto e il desiderio di anelare.
Oh, per me ho finito. Il mio dire Ë svanito.....
MARLENE KUNTZ
:
CRISTIANO GODANO
- Voce, Chitarra
RICCARDO
TESIO - Chitarra
DAN SOLO - Basso
LUCA BERGIA - Batteria