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Intervento dell'Insegnante Vita MONTALBANO alla premiazione del concorso "Tania" c/o L'ANAP di Briatico il 5 agosto 2000
Io sono la maestra di Tania, ripeto sono e non sono stata, perché Tania è e sarà sempre viva nel mio cuore e nei miei ricordi. Certo è un controsenso per me ricordarla nel primo anniversario della sua morte perché è una cosa che va contro natura. Tania, infatti, era la giovinezza, la vita, la gioia di vivere e così la vedevo, così l'ho sempre vista, fin da quando piccola la incontrai per la prima volta a scuola. Erano venuti lei e il fratello a far gli esami di primina accompagnati dalla loro mamma e dallo zio Nicola. Era piccola, fragile fisicamente, ma per niente intimorita del nuovo ambiente, anzi, come era solita fare si mise subito a parlare con gli altri bimbi, come se li avesse conosciuti da sempre. Ecco la prima, qualità di Tania che ho notato: la capacità di stabilire con facilità rapporti umani di amicizia, di inserirsi nel sociale senza difficoltà, felicità, gioia nello stare insieme, entusiasmo per la vita. E non mi sbagliavo; i quattro anni di vita scolastica comunitaria, Tania li ha vissuti in modo stupendo: amica di tutti, era punto di riferimento per qualunque iniziativa, generosa, affettuosa, disponibile, pronta a collaborare mettendo a disposizione di tutti le sue piccole cose scolastiche. Nei confronti del fratello poi era direi un po' materna: diventava infatti un po' ansiosa se lvan combinava qualche piccola monelleria.
(Continua a pagina 3)
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