Le
cause del sottosviluppo in Africa
Le cause del sottosviluppo
in Africa sono di natura storica e ed economica. A livello storico
l’origine del sottosviluppo è il colonialismo dei paesi
europei che per fronteggiare alla fine del XIX secolo una forte
crisi di sovrapproduzione, individuarono nell’Africa la sede
di un nuovo mercato risolutore della crisi economica.
Attualmente
l’Africa è ancora inserita in un meccanismo economico
gestito dai ricchi del “nord” ( intendo i paesi industrializzati)
e dai pochi imprenditori africani. All’interno di questo sistema
le multinazionali investono in Africa sfruttando il lavoro, sottopagato
e non tutelato, degli africani, assicurandosi in tal modo costi
di produzione ridotti. Le merci così prodotte vengono destinate
al mercato del “nord del mondo”, mentre
la popolazione africana non è in grado economicamente
di acquistare questi prodotti, che soddisfano esclusivamente la
richiesta dei paesi industrializzati.
L’intervento delle multinazionali inoltre modifica il paesaggio
africano attraverso l’uso indiscriminato delle monocolture
dovuto alle repentine variazioni delle richieste di produzione agricola
dettate, non dalle esigenze delle popolazioni africane, bensì
dal mercato globalizzato del Nord.
Isabella Adriani
VA
La
spirale del debito
Ancora oggi l’Africa
è oggetto di soprusi.La causa di fondo è un’ingiustizia
sociale ed economica di cui sono responsabili sia le istituzioni
del mercato globale sia i governi africani, spesso corrotti e complici
dei meccanismi di sfruttamento dell’economia occidentale.
L’Africa possiede risorse, materie prime e forza lavoro per
lo sviluppo, ma è poverissima. Ciò dipende da due
fattori: le multinazionali e il debito estero. I governi africani
collaborano con quelli del Nord favorendo l’ingresso delle
multinazionali nell’economia africana. I salari bassissimi
non sono sufficienti per acquistare beni di prima necessità;
la maggior parte della produzione africana è così
rivolta all’esportazione. La Banca Mondiale e il Fondo Monetario
Internazionale inoltre danno ai paesi poveri finanziamenti che il
più delle volte vengono utilizzati per l’acquisto di
armi…Il debito viene poi risanato, non solo con l’esportazione
dei prodotti delle multinazionali al Nord, ma con nuovi prestiti
che non fanno altro che alimentare la spirale del debito.
Lucia De Luca VA
La spartizione
dell’Africa: una delle cause del sottosviluppo
Le cause del
sottosviluppo africano, vanno ricercate non solo nel presente, ma
anche nella storia passata. Questo continente infatti è stato
vittima del colonialismo delle maggiori nazioni europee che
alla fine dell’’800, nel periodo della grande crisi
economica dovuta alla sovrapproduzione, cercarono di allargare
i loro mercati spartendosi, nella Conferenza di Berlino del 1885,
l’Africa. Ma questa fu solo la prima di tante altre cause.
Se oggi infatti il cosiddetto “sud” del mondo,
l’Africa anzitutto, è costretto a vivere nella povertà
assoluta, la colpa è da attribuire al “nord”,
ovvero ai paesi con un più alto livello di consumo, la maggior
parte dei quali, viene prodotto nei paesi in via di sviluppo.
Le grandi industrie, le multinazionali, sfruttano ad esempio le
grandi piantagioni africane, per produrre ciò che serve al
“nord” senza badare al fatto che quei prodotti non permettono
alla popolazione locale di sfamarsi.
Purtroppo lo sfruttamento, l’esteso anche alla manodopera,
in quanto ha salari ridottissimi e; i lavoratori sono sottopagati
e non hanno così la possibilità di poter vivere in
maniera adeguata.
La maggior parte di costoro non ha un tetto sulla testa, non ha
nemmeno un pasto al giorno, o quasi, e nelle precarie condizioni
igieniche in cui vivono, è più facile contrarre malattie
anche mortali, che abbassano drasticamente la durata media della
vita,uno dei parametri su cui si basa l’ ISU (indice di sviluppo
umano) per stabilire realmente il grado di povertà di ciascun
paese, permettendo di creare un modello di sviluppo adatto alle
singole esigenze.
M.Clara Soriente
V A
|