Proprio oggi ho letto,sulle pagine di un quotidiano di informazione, di un intervento
che sollevava dei dubbi sull'applicazione sistematica dell'Affido Condiviso dei figli
in tutti i casi di separazione dei coniugi, sia essa consensuale che Giudiziale.
Occorre innanzitutto dire che le nuove norme dell'Affido Condiviso sono ancora in
discussione al Parlamento, nonostante siano ormai passati più di tre anni dalla
prima proposta di modifica alle attuali Leggi che regolano l'affido dei minori nelle
cause di separazione. Nonostante questo lungo lasso di tempo i nostri Politici non
hanno ancora deciso nulla, probabilmente considerano questa situazione,
riguardante le separazioni dei coniugi e l'affido dei loro figli, di secondaria
importanza rispetto ad altre, come ad esempio le nuove giustissime Leggi sulla
protezione degli animali, le quali sono state approvate in soli 5 giorni di discussione
parlamentare.
E' probabile che, per alcuni, gli animali abbiano priorità rispetto alle migliaia di
Cittadini/elettori Italiani coinvolti annualmente proprio nelle separazioni che,
sempre secondo statistiche attendibili, raggiungono ormai la cifra di 70.000 all'anno.
Occorre inoltre segnalare che, attualmente il 95 degli affidi avviene, non si sa bene
per quale motivo, sempre a favore di un solo genitore, ovvero per il 90 dei casi
alla madre, a fronte di sempre maggiori richieste di affido congiunto dei padri,
puntualmente inascoltate dai giudici.
Risulta chiaro che in questo clima in cui gli uomini, sicuramente non sempre per
loro colpa, debbono recarsi davanti al giudice per affrontare una lunga e costosa
causa di separazione, dove con altissima probabilità si ritroveranno allontanati
dai loro figli, dalla loro casa e dovranno ritornare a vivere, nel migliore dei casi,
con i genitori, divenendo così i "nuovi poveri", gli stessi sono sottoposti a notevole
stress psico - fisico, del quale non si riesce sicuramente a calcolare l'entità dello
sfogo.
Ecco il perché alcuni di loro, sfogano in atti di violenza le amarezze acquisite
forzatamente prima e dopo le decisioni dei giudici, già scontate nel 90% delle
casistiche.
Certo è facile per alcuni genitori resistere allo stress della separazione, quando si
sa benissimo che al momento che ci si presenta davanti al giudice per la
separazione , si avrà una altissima e scontata percentuale di avere in affido
esclusivo i figli, la casa coniugale, nella quale poi poter liberamente vivere con il
proprio nuovo partner, anche se i figli non vedono di buon occhio questa nuova
relazione, percependo oltretutto un lauto assegno di mantenimento dall'ex coniuge
sfrattato e allontanato dai figli.
Non parliamo poi dei casi in cui un coniuge, falsamente e vigliaccamente, accusa
l'altro di atti di violenza nell'ambito familiare o, peggio ancora, di pedofilia sui
propri figli, per vincere forzatamente la separazione.
Ecco che in questi casi, in genere l'uomo, deve affrontare ulteriori spese per cause
penali, le quali durano anch'esse svariati anni, ma che dissanguano ulteriormente
quello che è già divenuto il "nuovo povero".
Nella stragrande maggiornza dei casi tali denunce finiscono con una assoluzione
perché il fatto non sussiste, ma nel frattempo però, i giudici dei Tribunali hanno
tolto tutto allo sventurato Genitore e non glielo ridanno di certo con facilità.
Se qualche lettore avrà ancora dei dubbi su ciò che ho appena scritto lo inviterei a
visitare il sito internet del Ge.Fi.S., Genitori di Figli Sequestrati - Comitato senza
Scopo di Lucro, all'indirizzo: http://xoomer.virgilio.it/geni_e_figli nel quale
troveràsvariate casistiche di genitori italiani ed un'ampia raccolta di articoli di
giornale della stampa nazionale ed internazionale che trattano proprio gli argomenti
suddetti.
Gli atti di violenza sono sempre condannabili da qualsiesi punto di vista, e non è
certo aumentando le pene per chi li commette che si risolve la situazione.
Per risolvere la situazione occorre agire a monte, ovvero togliendo quelle che sono
proprio in una Nazione Civile e Democratica, le disparità di trattamento che
rappresentano la causa scatenante di eventuali atti di violenza.
Nel nostro caso occorre approvare immediatamente la nuova Legge sull'applicazione
sistematica dell'Affido Condiviso o, in alternativa, sesibilizzare i giudici ed applicare
sistematicamente l'Affido Congiunto, già previsto dalla nostra attuale Legislazione,
ma applicato soltanto in rarissimi casi.
Inviterei coloro che avessero ancora la convinzione che gli atti di violenza vengono
sempre da parte degli uomini, a leggere un articolo apparso sul The Sunday Times
redatto dalla famosa Melanie Philips che, già nel 1999 scriveva: "Le donne sono
almeno altrettanto violente degli uomini, ma l'evidenza viene soppressa o ignorata",
nel quale sono contenuti tutti gli argomenti che di certo fugheranno questa loro
convinzione.
Inoltre potranno certamente trovare, questa volta nella sezione Stampa Nazionale,
numerosi articoli in cui le donne uccidono i propri figli o i propri conviventi con la
stessa efferatezza degli uomini, ed in alcuni casi peggiore.
Vorrei concludere affermando che gli atti di violenza sono sempre deprecabili, ma
non hanno sesso. La loro identificazione sessuale avviene soltanto per convenienza
di alcuni rispetto agli altri, ma la realtà è tangibile attraverso gli articoli di stampa
che quotidianamente ne danno informazione.
Colgo l'occasione per augurare a tutti i Cittadini Italiani, ai loro Figli, ai Giudici ed
agli Operatori degli Organi d'Informazione, un Prospero e Felice anno 2005,
affinché esso sia veramente l'inizio di un comportamento Civile e Responsabile,
dimostrato anche attraverso l'applicazione sistematica dell'Affido Congiunto nelle
cause di separazione dei coniugi, al fine di garantire un sereno sviluppo dei minori,
i quali rappresentano il futuro della società.
Fausto Paesani
Cell. 347.8473605 -
Ge.Fi.S. - Genitori di Figli Sequestrati - Comitato Senza Scopo di Lucro
http://xoomer.virgilio.it/geni_e_figli
_____________________________________________