Stavo
riaccompagnando a casa la mia ragazza, quando
decisi di intraprendere con lei, che come
me pratica arti marziali, un discorso su
una parola che sembra spesso oggi aver perso
di significato. Le chiesi: "Secondo
te cos'è l'onore?". Devo dire
che la domanda la stupì un po', ma
raccolte le idee, prima di rispondere, mi
chiese a sua volta:" E per te?".
Risposi: "E' ciò che al termine
di una giornata ti permette di guardarti
nello specchio e di essere soddisfatto della
tua condotta morale. E per te?". Lei
rispose:"E' ciò che gli altri
vedono riflesso nello specchio quando tu
sei di fronte ad esso"
Ciò che viene
riportato nel dialogo ci fa capire immediatamente
come l'Onore abbia una duplice valenza:
personale e sociale. E' impossibile parlare
di Onore non considerando contemporaneamente
entrambi
gli aspetti.
La componente personale
è, ovviamente, quella che spinge
l'individuo a comportarsi secondo determinati
principi che ritiene corretti ed è
forse la più diretta con cui la persona
stessa ha a che fare. L'onore non può,
per definizione stessa, essere scisso da
quello che è il codice morale che
un individuo ha deciso di seguire e l'aderenza
ad esso è il parametro con cui egli
può autovalutarsi. Il codice, agli
occhi dell'individuo che l'ha scelto, deve
essere valido, altrimenti non si spiegherebbe
il motivo della scelta stessa. L'aderenza
ai suoi precetti determina il grado di onore
che il soggetto si attribuisce.
La componente sociale,
invece, è quella che attribuisce
valore al codice che il singolo ha scelto
in base a quanto è condivisibile
con i principi su cui si fonda la società
stessa. In una società di ladri,
ad esempio, chi sceglie una vita onesta,
paradossalmente sarà visto come un
poco di buono! Quanto più un individuo
rispetta un codice che è rispettato
dalla società, tanto più
gli verrà attribuito onore
Viene naturale, a questo
punto, chiedersi non che cosa sia l'onore
per noi, ma cosa perseguire affinchè
la nostra sia una vita onorevole e rispettabile.
Aderire al proprio codice di condotta,
rispettarlo e viverlo soddisfa la parte
personale; scegliere di seguire un codice
che sia al servizio della comunità,
dell'impegno sociale, in accordo con quanto
c'è di buono e giusto e ricordando
l'esempio di chi è venuto prima di
noi soddisfa la parte sociale. Probabilmente
la risposta ultima si trova proprio nella
parola samurai, che significa "colui
che serve". E' il perseguire un bene
più grande di noi stessi, superando
il nostro ego e mettendoci al servizio di
esso che ci rende capaci di una virtù
che oggi sembra appunto scomparsa: l'Onore.
|