L’attivazione di un Corso di studi per adulti, presso una
Casa Circondariale comporta non pochi problemi
organizzativi. Si pensi, innanzitutto che la gestione di una
siffatta realtà dipende da due distinti Ministeri quello
della Pubblica Istruzione e quello della Giustizia.
Convivono e si intersecano normative per lo più differenti e
non sempre esaustive per una esperienza di questo tipo.
Gerarchicamente parlando c’è un Direttore del carcere, un
Dirigente Scolastico di Istituto secondario superiore, un
Responsabile Comandante della Polizia Penitenziaria ognuno
dei quali con proprie competenze finalizzate, il più delle
volte, ad obiettivi talvolta anche differenti.
In una
situazione del genere è evidente che per attivare, e
soprattutto, far progredire un percorso formativo occorre
necessariamente concretizzare una fattiva collaborazione fra
le due Istituzioni. In un progetto che prevede l’intervento
di un Istituto Superiore in una Casa di Pena è necessario
che la flessibilità propria che caratterizza l’attività
scolastica si “adatti” a regole precise e, ovviamente meno
elastiche, proprie di una Casa Circondariale.
L’attività di insegnamento dell’IPSIA "P. GASLINI",
presso la Casa Circondariale di Genova Pontedecimo è
iniziata nell’anno scolastico 1997/98.
In questo Istituto di pena avremmo dovuto lavorare con
studenti detenuti in attesa di giudizio, in realtà si è
sempre operato anche con detenuti con sentenza definitiva.
Le problematiche da affrontare sono necessariamente distinte
in relazione ai soggetti detenuti che possono avere regole
di detenzione differenti secondochè siano in attesa di
giudizio o già in giudicato. Presso la Casa Circondariale di
Genova Pontedecimo è attiva, presso la sezione femminile, un
biennio ed un monoennio ad indirizzo odontotecnico.
Con
prot. N° 617 del 19 gennaio 2001 del Dipartimento
dell’Amministrazione Penitenziale – Provveditorato Regionale
della Liguria
è stato comunicato al nostro Istituto che a partire
dall’anno scolastico 2001-02 sarebbe stato possibile
attivare corsi di indirizzo Odontotecnico ed Elettrico
presso la Casa Circondariale di Genova-Marassi. Questa
autorizzazione e stata ritenuta “utile ed opportuna” in
relazione alla trasformazione della sezione maschile della
Casa Circondariale di Genova-Pontedecimo in centro clinico,
ovvero che con l’anno scolastico 2001-02 non sarebbero state
più operanti le classi maschili presso questo Istituto di
pena.
In
questa ottica si inoltrò (prot. n° 241/C27 del 26-01-2001)
alla Direzione Regionale per la Liguria, Ufficio scolastico
di Genova, una richiesta di attivare corsi scolastici
triennali di Qualifica ad indirizzo Odontotecnico ed
Elettrico presso la Casa Circondariale di Genova-Marassi a
partire dall’anno scolastico 2001-02. Nella impossibilità di
costituire una Sezione Associata dell’IPSIA "Piero Gaslini"
anche presso l’Istituto Penitenziario di Marassi si è
provveduto, constatata la disponibilità di docenti in
organico di diritto, ad utilizzare il personale assegnato
alla sezione associata della Casa Circondariale di
Pontedecimo (GERI010014) anche per lo svolgimento
delle lezioni della classe prima maschile ad indirizzo
odontotecnico attivata, a Marassi, a partire dal 1 ottobre
2001. Questo utilizzo è stato formalizzato alla Direzione
della Casa Circondariale di Genova-Marassi con un nostro
prot. 2885/C27 del 2-11-2001.
Anche
per il corrente anno scolastico si seguirà l’analoga
procedura circa l’utilizzo dei docenti, per poter svolgere
l’attività didattica nelle classi prime e seconde maschili.
Un’altra considerazione sembra rafforzare l’attività
progettuale che si intende proporre, ed essa va ricercata
nell’art. 41, comma 4, del DPR del 16-02-2000 concernente il
“Regolamento recante norme sull’andamento e sulle misure
preventive e limitative della liberta”.
Da
questo articolo si evince in maniera chiara e palese di
evitare “in quanto possibile, il trasferimento ad altri
Istituti dei detenuti ed internati impegnati in attività
scolastiche, anche se motivate da esigenze di sfollamento e
qualunque intervento che possa interrompere la
partecipazione a tali attività. Le direzioni quando
ritengono opportuno proporre il trasferimento di detenuti o
internati che frequentano i corsi, acquisiscono in proposito
il parere degli operatori dell’osservazione e del
trattamento e quello delle autorità scolastiche, pareri che
sono uniti alla proposta di trasferimento trasmesso agli
organi competenti a decidere”.
Lo
stesso articolo tuttavia stabilisce che nel caso di
trasferimento “lo stesso è attivato, in quanto possibile,
in un Istituto che assicuri alla persona trasferita la
continuità didattica”.
Un
progetto di questo genere come si può constatare comporta
diversi aspetti da affrontare, alcuni dei quali anche
problematici. L’ esperienza acquisita dal nostro Istituto
presso queste case circondariali ci consente, tuttavia, di
pensare ad un collaborazione proficua anche per il futuro.
Con il
corrente anno scolastico è stata attivata nuovamente una
classe prima riservata alla sezione maschile della casa
circondariale di Genova Pontedecimo.