Nomina rerum



I giorni, i mesi, gli anni

Il padre aveva potestas assoluta sulla moglie, sui figli, sugli schiavi, sulle figlie nubili e quanti altri a qualsiasi titolo entravano a far parte della famiglia.

Anche i rapporti familiari seguivano la linea maschile, con la successione, alla morte del pater , del figlio maggiore.

La moglie veniva sottoposta alla manus del marito e passava quindi anche lei sotto la potestas del marito. Le figlie passavano dalla potestas del padre a quella del marito. Riguardo ai figli, quelli nati fuori dal matrimonio non venivano riconosciuti. Questa rigidità di rapporti trovava poi qualche limitazione nella vita quotidiana.

Se ad esempio un membro della famiglia commetteva una colpa grave, il pater doveva convocare il concilium familiae , allargato ai parenti maschi della moglie se era quest'ultima a essere sotto accusa.

Era prassi che un divorzio non potesse avvenire senza la preventiva convocazione del concilium familiae .

Bisognerà comunque attendere il III secolo avanti Cristo per forme meno rigide di vincoli matrimoniali.

LESSICO

Si Pater filium ter venum duit, filius a patre liber esto (XII Tab., IV,2)

(Se il padre vende il figlio per tre volte, il figlio sia libero dalla patria potestà)

uti legassit super pecunia tutelave suae rei, ita ius esto. si intestato moritur, cui suus heres nec escit, adgnatus proximus familiam habeto. si adgnatus nec escit, gentiles familiam habento. (V)

< conubia plebi cum patribus> (XI)

 

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