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IL REPERTORIO >> CANTI

Abbasso l’acqua evviva il vino! [1]

 

Abbasso l’acqua che rovina i ponti
Persino quella pura delle fonti
Se c’è una che davvero conti
E’ il vino che mantiene mari e monti
In sotto prezzo l’uomo che fa acqua
Ma sopra poi ci butta tanto vino
C’è chi si perde in un bicchiere d’acqua
Può ritrovarsi in un bicchier di vino

Il sangue non è acqua
infatti il sangue è vino
Il vino fa buon sangue
Ti rende genuin pa-ra-pa-pa-pa
Riempi il bicchier ch’è vuoto
Vuota il bicchier ch’è pieno
Non lo lasciar mai vuoto
Non lo lasciar mai pieno

Bianco!
Rosso!
L’acqua fa male!
E il vino fa cantare!

Evviva il vino figlio della vigna
Ché rende questa vita più sanguigna
Chi campa in acqua presto se la svigna
Chi beve il vino brucia la gramigna
Il furbo tira l’acqua al suo mulino
[…]
[2]
se ne frega e beve il vino
chi ha l’acqua in bocca ha il marchio del padrino
chi è sincero invece beve il vino

Il sangue non è acqua
Infatti il sangue è vino
Il vino fa buon sangue
Ti rende genuin pa-ra-pa-pa-pa
Riempi il bicchier ch’è vuoto
Vuota il bicchier ch’è pieno
Non lo lasaciar mai vuoto
Non lo lasciar mai pienooooooooooooo

[1] Questo canto, pur con radici antiche, proviene dal repertorio moderno dei canti di osteria di cui è nota la versione del Duo di Piadena a cui questo testo si richiama. A Bellaria è stato ripreso e diffuso negli anni ’70 dal gruppo spontaneo di canti popolari degli “Scariolanti"

[2] A questo punto si inserisce il nome di qualcuno dei presenti a cui si dedica la strofa

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