Ho avuto l'onore di sedermi 
al posto di Galileo Galilei

Leonardo Boff 
(teologo brasilano)

Il 7 dicembre 2001, nel Parlamento svedese, è stato attribuito a Leonardo Boff 
il Premio Nobel alternativo "Right Livelihood" (creato nel 1980 da Jakob von Uexjull) 
«per aver unito nella sua vita spiritualità, giustizia sociale e protezione dell'ambiente».
 

Nel 1984 ho avuto l'onore di sedermi al posto di Galileo Galilei, nel Sant'Uffizio a Roma, che oggi si chiama Congregazione per la Dottrina della Fede. È nell'edificio del Sant'Uffizio, alla sinistra del colonnato del Vaticano. Sono stato nella sala dove, dopo essere state torturate, le vittime dell'Inquisizione venivano interrogate. Sono passato di fronte ad un'enorme grata piena di spine di ferro e ho domandato al mio inquisitore: è qui la sala delle torture? Ed egli mi ha dato una gomitata...
Nel 1984 c'è stato l'interrogatorio, nel 1985 è venuta la punizione, il silenzio ossequioso, l'allontanamento dalla cattedra: non potevo né parlare né scrivere. Un anno dopo il papa, sotto la pressione della Chiesa del Brasile, mi tolse la sospensione: potevo parlare, ma continuavano a controllarmi. [...] Nel 1992 mi chiesero nuovamente di osservare il silenzio, di non viaggiare, di non dare lezioni, e lì dissi di no, che nella Chiesa devono valere i diritti umani, che il teologo ha solo un'arma, che è la parola scritta e parlata. E poiché essi non cedevano, ho dovuto prendere la decisione di allontanarmi, ma ho continuato a fare il teologo, a scrivere, a fare lezione. Anche ora ho insegnato per un semestre all'Università di Heidelberg.
[...] Non ho rotto in termini di comunità di fede. Ho rotto come sacerdote. Fino al 1992 ero ancora sacerdote francescano. 
A Roma sarebbe piaciuto che io diventassi direttore della Coca Cola a Bangu, ma io ho continuato a fare il teologo. Essi non gradiscono che un teologo che esce continui a fare il teologo. Chi è che vuole vivere di teologia? Solo chi è dentro la Chiesa. Nell'essere posto fuori dalla Chiesa devi essere un'altra cosa. Ma io ho ricevuto subito una lettera della Uerj (Università di Rio de Janeiro), a luglio del 1992, ho fatto il concorso e sono diventato docente. Ho continuato a fare teologia, etica, insegnando all'estero, scrivendo libri. Non sono più un sacerdote, mi sono autopromosso a laico, ma ho continuato a svolgere la stessa funzione di teologo di prima [...] teologo, ma in forma interdisciplinare, ecumenica. Chi sa solo di teologia non sa neppure di teologia. La teologia è un discorso di articolazione. Devi far discutere la teologia con la fisica quantistica, con l'etica, con la globalizzazione, con i diritti umani. 
Dialogare con la contemporaneità. È questo che dà forza ai miei testi.

  ><> Ikthys