LE APPARIZIONI A FATIMA
E IL CRISTIANESIMO ORTODOSSO

Da un supplemento speciale al bollettino
"The Orthodox Christian Witness"
(Seattle, Washington, USA)

 

Il presente articolo è particolarmente dedicato ai lettori di fede cristiano-ortodossa. Non deve quindi meravigliare se in esso ci sono asserzioni che il lettore cattolico non condividerà. Il fine di tale intervento non è quello di una gratuita polemica e nemmeno quello di escludere i non ortodossi dal momento che ci sono degli elementi preziosi che chiunque è in grado di cogliere. Si osservi, ad esempio, l’atteggiamento più evangelico nei riguardi della Genitrice di Dio (Theotokos) e l’ orientamento più genuino verso la preghiera. Per quanto riguarda quest’ultima tematica, la preghiera intesa quale luogo di fantasie e ricerca di emozioni umane è stata condannata dai Padri della Chiesa. Essi, sperimentandola, hanno constatato che questo tipo di pratica chiude l’uomo in se stesso e non lo apre al "Totalmente Altro". Lo esclude, quindi, da un rapporto con Dio e lo concentra sui suoi bisogni egocentrici d'amore e sicurezza. Purtroppo di tal genere di preghiera è pregna la Cristianità occidentale e, della sua influenza, ne risente perfino parte del Cristianesimo orientale. Il pietismo è una piaga perversa che, in Occidente, è spesso confusa con la spiritualità. E' anche per questo che, ancora oggi, la spiritualità (la prassi cristiana) non è seriamente considerata nell'ambito delle discipline teologiche con la nefasta conseguenza di estromettere, una volta di più, l'esperienza cristiana dalla riflessione teologica. Da questo punto di vista, le "preghiere mariane" della pietà cattolica hanno molti elementi che dovrebbero essere purificati alla luce di una più corretta prassi. È per questo che, al di là di ogni altra considerazione, queste righe sono una salutare provocazione perché tutti ritornino alle pure fonti del Cristianesimo alle quali si abbeveravano i santi asceti.


« Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole. » (2 Tim 3,4)

Interessamento ortodosso. Secondo quanto sostengono i cattolici romani, tra i mesi di maggio e ottobre del 1917, la Madre di Dio apparve sei volte a tre bambini (Lucia, Jacinta e Francisco) nel villaggio portoghese di Fatima. Le apparizioni iniziali attirarono poca o nessuna attenzione, ma durante l'ultima erano presenti fino a 50.000 persone: in tale occasione, molti dicono di avere visto il sole danzare nel cielo, ma nessuno tranne i tre bambini vide mai la persona che appariva. Nel corso degli anni, molti cristiani ortodossi hanno espresso un interessamento a questi eventi, soprattutto a causa delle predizioni sulla conversione della Russia che furono fatte in una delle apparizioni. Per molti è un fatto significativo che un'apparente manifestazione della Theotokos abbia avuto luogo nello stesso tempo della rivoluzione bolscevica in Russia; essi vi vorrebbero trarre una speranza che la Theotokos abbia indicato una via per mezzo della quale la Russia si potesse liberare dal dominio comunista. Così, Tatiana Goricheva, una ben nota dissidente ortodossa russa, ed esule dall'Unione Sovietica, racconta di come abbia appreso di Fatima, e sostiene di compiere le direttive della Theotokos a Fatima per la conversione della Russia. (1) Un altro esempio recente è un articolo dell'Arciprete Victor Potapov, un prete di rilievo nella Chiesa Ortodossa Russa all'Estero, nella sua rivista per i bambini ortodossi di lingua russa. (2) Questo articolo è insolito e particolarmente inaspettato da parte di un prete ortodosso, poiché non presenta soltanto la profezia di Fatima riguardo alla conversione della Russia, ma si spinge in considerevoli dettagli a favore dell'intera sequenza delle visioni e delle istruzioni date ai bambini nell'apparizione, e incoraggia attivamente i bambini ortodossi ad applicare il messaggio di Fatima nelle proprie vite per affrettare la conversione della Russia. Tuttavia, quando si esaminano gli eventi di Fatima in dettaglio, viene fuori che essi in primo luogo non parlavano affatto della Russia; piuttosto, presentavano o riaffermavano un certo numero di dottrine decisamente cattolico-romane. Bisogna considerare questi insegnamenti nella loro globalità per determinare come un cristiano ortodosso dovrebbe vedere l'intero evento. (3)

Chi apparve. Prima di tutto, non è effettivamente del tutto chiaro chi apparve a Fatima. Nella prima apparizione, la figura non fece alcun cenno di essere la Theotokos. Fu Jacinta a identificarla per la prima volta con la Vergine Maria, ma Lucia all'inizio aveva dubbi sull'identità della figura. (4) Nelle apparizioni successive, la figura non sostenne sempre in modo specifico di essere la Madre di Dio, ma piuttosto parlò di sé, stranamente, come "Nostra Signora del Rosario" e "Cuore immacolato di Maria." (5) Nella quinta apparizione, la figura disse ai bambini: "in ottobre verrà Nostro Signore, oltre a Nostra Signora dei Dolori e Nostra Signora del Carmelo. San Giuseppe apparirà con il Bambino Gesù per benedire il mondo." (6) Ciò suona strano alle nostre orecchie, perché sembra quasi sottintendere che queste "signore" siano persone differenti.

Che cosa fu insegnato. Le dottrine presentate dall'apparizione sono degne di nota, in quanto rafforzano molte delle innovazioni più insolite ed estremiste del cattolicesimo romano recente. Esse includono le seguenti:

Devozione al Cuore immacolato di Maria: Il proposito primario dell'apparizione era quello di incoraggiare la devozione al cosiddetto Cuore immacolato di Maria. Nella seconda apparizione, la figura disse: Gesù desidera far uso di voi per far conoscere e amare me. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore immacolato." (7) Questa pratica devozionale è collegata al culto del Sacro Cuore di Gesù. Nel dodicesimo secolo ebbe luogo una rivoluzione nelle pratiche devozionali della Chiesa cattolica romana: tale rivoluzione fu ispirata dalla predicazione di Bernardo di Chiaravalle e fu diffusa ampiamente da Francesco d'Assisi. Con lo spostamento dell'attenzione dalla nostra redenzione per mezzo della Risurrezione del Signore a un'enfasi sulla Passione del Signore, un elemento erotico fu introdotto nel culto e nella devozione privata. Si giunse a considerare il Signore come compagno, amico o perfino marito/amante, come si vede nelle immagini matrimoniali introdotte nel monachesimo occidentale (nel prendere i voti, le monache passavano attraverso una specie di cerimonia nuziale, completa di abiti sponsali, anelli di matrimonio, e così via, con il Signore come sposo). Questa nuova devozione sottolineava l'unione individuale dei fedeli con il loro Amante mistico, concentrandosi sul dolore delle sofferenze del Signore, e cercando di suscitare sentimenti emotivi incentrati sulla sua vita terrena. Tra le manifestazioni di questo nuovo approccio a Cristo vi sono la festa del Santo Nome, devozioni speciali alle Cinque Piaghe di Cristo, le stazioni della Via Crucis, le meditazioni assegnate alle decadi del rosario, il presepio di Natale e la devozione al "Bambino Gesù" in generale, nonché il culto del Sacro Cuore di Gesù. (8) Quest'ultima forma di culto si focalizza su una parte del corpo fisico del nostro Signore, e separa l'adorazione della sua natura umana da quella della sua natura divina: per questa ragione non ha mai trovato alcuna accettazione nella Chiesa ortodossa, la quale incoraggia i propri figli ad adorare il Signore nella sua unità divino-umana, non separatamente in una delle sue nature. Allo stesso modo, l'Ortodossia ha mantenuto un approccio devozionale al Signore molto più sobrio e obiettivo, cercando di evitare la sensualità, la sentimentalità e l'emotività.
Sfortunatamente, mentre la dottrina cattolica romana su Maria si è sviluppata in secoli recenti, essa ha cercato di creare, per ogni attributo di Cristo, un parallelo attributo in Maria, arrivando persino agli estremi di chiamarla corredentrice del mondo e di suggerire che ella è in qualche modo compartecipe del sacerdozio di Cristo. La devozione al Cuore immacolato di Maria è un ulteriore esempio di questa tendenza, che crea un parallelo al culto del Sacro Cuore di Gesù. Ma se il culto del Sacro Cuore è troppo pericolosamente carico di emotività, sentimentalismo e sensualità per essere accettabile all'Ortodossia, che cosa possiamo dire di un'estensione di tale culto alla Theotokos? Il problema qui è che il Cattolicesimo romano ha perduto il concetto ortodosso della deificazione di tutti coloro che partecipano alla vivificante, santificante e increata grazia di Dio. La Chiesa militante e la Chiesa trionfante (di fatto, tutte le persone che sono chiamate a essere sante e ad adoperarsi per la vita in Cristo) partecipano dell'opera redentrice di Cristo. Sono "una stirpe eletta, un regale sacerdozio, una nazione santa." Quando la dottrina ortodossa della Chiesa sulla grazia, la salvezza e la deificazione viene dimenticata e sostituita con una dottrina carnale, erronea e distorta, allora, inevitabilmente, le dislocazioni e aberrazioni teologiche appariranno anche riflesse nelle dottrine del sacerdozio e della redenzione. Ciò è evidente soprattutto nella posizione della Theotokos nel cattolicesimo romano, laddove il suo culto inizia chiaramente a sconfinare nella mariolatria. E tale culto è ancora più discutibile quando certe parti speciali di Maria sono prescelte per una devozione speciale.
Nei primi secoli cristiani esistevano due sette eretiche, gli antidicomarianiti e i colliridiani, i primi dei quali rifiutavano del tutto di onorare la Theotokos e negavano la sua perpetua verginità, mentre i secondi la rendevano uguale a Dio. Riguardo agli ultimi, Sant'Epifanio di Cipro scrive che "certe donne cucinavano piccoli pani e li offrivano in nome di Maria in riti religiosi compiuti da donne... e a Sikima, gli abitanti del villaggio offrono sacrifici nel nome dell'Ancella [Theotokos]." (10) La Chiesa ortodossa cerca di mantenere la verità, senza deviare a destra o a sinistra, ma percorrendo la via diritta e stretta che porta al Regno dei Cieli. Sant'Epifanio scrive che entrambi gli estremi riflessi nelle dottrine e pratiche di queste due sette sono "insegnamenti dei demoni." "Il danno," egli scrive, "che viene da ambedue queste eresie è uguale." Possiamo vedere che, riguardo alla Theotokos, i protestanti tendono a riflettere le vedute degli antidicomarianiti, mentre i cattolici romani somigliano chiaramente ai colliridiani. L'Ortodossia si tiene sulla via media, venerando la Theotokos come la più santa delle creature di Dio e riversando il proprio amore su di lei, ma senza disonorarla esaltandola falsamente allo stato di una dea. Onorando la sua purezza e santità ed emulando nelle nostre vite la sua totale obbedienza a Dio, le mostriamo la nostra vera devozione.
La tendenza cattolico-romana a rendere Maria uguale al Signore è manifestata nella seconda apparizione a Fatima, dove la figura promise salvezza a tutti coloro che praticano la devozione al Cuore immacolato. Essa disse: "A tutti coloro che abbracciano [la devozione al mio Cuore immacolato] io prometto la salvezza, e le loro anime saranno amate da Dio come fiori deposti da me di fronte al suo trono... Il mio Cuore immacolato sarà sempre il vostro rifugio e la via che vi condurrà a Dio." (11) Nella terza apparizione, la figura mostrò ai bambini una visione dell'inferno, e quindi disse, "Avete visto l'inferno, dove vanno le anime dei poveri peccatori. Per salvarli, Dio desidera stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore immacolato." (12) Nella stessa apparizione, ai bambini fu detto che ci sarebbe stata la pace se la gente avesse fatto ciò che la figura comandava.
Una delle dichiarazioni più strane attribuite alla figura si trova nella prima apparizione. C'è un disaccordo nelle fonti sulle parole esatte di questa dichiarazione, ma alcune versioni dicono che la gente deve soffrire come mezzo per ripagare il Cuore immacolato di Maria per i propri peccati e offese. Così come è presentata in queste fonti, nella prima apparizione la figura disse "sopporterete di ottenere la conversione dei peccatori, di riparare le bestemmie, così come tutte le offese commesse contro il Cuore immacolato di Maria?" (13) Nella terza apparizione, quella in cui è menzionata la conversione della Russia, la figura disse ai bambini: "sacrificatevi per i peccatori, e dite molte volte, soprattutto quando fate qualche sacrificio: o Gesù, è per amor tuo, per la conversione dei peccatori, e in riparazione dei peccati commessi contro il Cuore immacolato di Maria." (14) Ma i nostri peccati non sono commessi contro la Theotokos, o il suo cuore; sono commessi contro Dio, ed è a Lui che dobbiamo chiedere perdono. E' davanti a Lui che dobbiamo pentirci. Certamente, la Theotokos soffre quando contempla il nostro peccato e la nostra disobbedienza. In realtà, non solo la Theotokos, ma tutti i santi (e in verità tutta la creazione) "gemono e soffrono" a causa dei peccati dell'umanità. Come disse il figliol prodigo, "Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te." Ma alla fine, è Dio l'unico che ha l'autorità di perdonare i nostri peccati, poiché "chi può perdonare i nostri peccati, se non Dio solo?" (Mc 2,7). Dire, pertanto, che noi dobbiamo fare "riparazione per i peccati commessi contro il cuore immacolato di Maria" mette letteralmente lei al posto di Dio, e questo significa ripetere la bestemmia di Satana che ci vuol far adorare la creazione al posto del creatore. Inoltre, in questi casi la figura parla la lingua degli scolastici del tardo Medioevo, non quella delle sacre Scritture e dei Padri della chiesa. Il perdono dei peccati, e la restaurazione allo stato filiale, che l'umanità ha ricevuto attraverso la volontaria passione, crocifissione e risurrezione di Cristo, non sono il frutto di un atto legalistico richiesto da qualche giustizia divina; piuttosto, sono un dono che ci è liberamente dato come risultato dell'atto supremo di amore liberamente scelto da Dio per redimerci. Non c'è alcuna riparazione o soddisfazione che possiamo offrire da noi stessi per meritarcelo. Questa è la ragione per cui il nostro Signore Gesù Cristo divenne uomo, soffrì, morì e risorse: per rompere il muro tra noi e Dio. Niente di quanto facciamo, nessuna nostra sofferenza può rimpiazzare quello che Egli fece per noi. Questa è la precisa ragione per cui nella Divina Liturgia il prete esclama "Il tuo, dal tuo, a te noi l'offriamo, in tutto e per tutto."

Il rosario. Nella sesta apparizione la figura definisce se stessa la "Signora del Rosario" (15) Uno dei metodi che raccomanda ripetutamente per ottenere la pace nel mondo è l'uso quotidiano del rosario. Ora, il rosario è una devozione distintamente cattolico-romana, ed è estranea alla pietà ortodossa. Il rosario consiste di quindici "misteri", o soggetti di meditazione, quali l'annunciazione, la crocifissione, l'incoronazione di Maria Regina dei cieli, etc.; mentre si recita l'Ave Maria dieci volte per ogni mistero, ci si aspetta che uno visualizzi l'evento commemorato in tale mistero. Così come avviene per molti metodi di meditazione cristiani occidentali, questo approccio incoraggia attivamente l'uso dell'immaginazione, che i Santi Padri indicavano come una pericolosa fonte di errori e inganni: quando incominciamo a immaginare gli eventi della vita del nostro Signore, inevitabilmente li rivestiamo nei nostri termini, e li presentiamo in un modo che ci sarà congeniale. In tal modo facciamo di noi stessi la misura degli eventi nella sua vita, e scartiamo gli eventi con i quali non ci sentiamo a nostro agio. I Santi Padri ci insegnano, piuttosto, a essere sempre cauti con l'immaginazione, a cercare di controllarla, e non di svilupparla. Inoltre, l'uso dell'immaginazione mentre si recitano le parole dell'Ave Maria significa che non si presta attenzione alle parole della preghiera. Piuttosto che aiutare la concentrazione sulle parole rivolte a Dio e ai Santi in preghiera, questo metodo incoraggia di fatto le distrazioni e i pensieri vaganti camuffandoli sotto la veste di "meditazioni" sugli eventi della storia sacra, così come li immagina la persona che prega. Così, il rosario cattolico romano è piuttosto differente, nell'uso e nell'intenzione, dalla corda da preghiera ortodossa, il cui proposito è quello di aiutare la persona che prega a focalizzarsi più attentamente sulle parole della sua preghiera, e a trattenere i suoi pensieri dalle distrazioni. Il rosario ovviamente non è accettabile per essere usato dai cristiani ortodossi, e questi ultimi devono essere pertanto cauti nei confronti di una apparizione che lo insegna e lo incoraggia.

Purgatorio. Nelle sue apparizioni, la figura insegnò dottrine relative all'oltretomba che non sono accettabili dal cristianesimo ortodosso. Diverse volte fece riferimento al purgatorio, lo stato intermedio di sofferenza limitata tra il cielo e l'inferno, e disse che una persona di cui i bambini avevano chiesto sarebbe rimasta in purgatorio fino alla fine del mondo. L'Ortodossia rigetta completamente qualsiasi stato intermedio simile, poiché la dottrina del purgatorio non appare in alcun luogo nella tradizione apostolica e, di fatto, nega la piena efficacia del libero dono della grazia e dell'adozione che Cristo ci offrì con la sua incarnazione, morte e risurrezione. Secondo l'insegnamento cattolico romano gli uomini devono soffrire per pagare i propri debiti per i peccati da lui perdonati, come se qualsiasi nostra sofferenza potesse davvero effettuare un simile pagamento, come se fosse assolutamente necessaria, e come se il perdono di Dio fosse in qualche modo imperfetto. La misericordia e il perdono di Dio sono illimitati. Se la sofferenza ci fa bene, è così esattamente nello stesso senso in cui la medicina fa bene agli ammalati, l'allenamento agli atleti, il digiuno agli obesi e ai golosi, l'autocontrollo agli iracondi. Dio non ha bisogno di tali medicine o esercizi; ne abbiamo bisogno noi. Né ci deve richiedere un tale "pagamento", poiché il suo perdono e la sua grazia sono gratuiti; dopo tutto, la stessa parola "grazia" significa "dono gratuito." (16)

Valore delle opere umane. La figura insegnò anche che le proprie sofferenze in questa vita potevano ottenere la salvezza per gli altri. Nella prima apparizione, la figura chiese ai bambini se avrebbero "sopportato tutte le sofferenze che Dio vuole inviarvi come atto di riparazione per i peccati per i quali è offeso, e per supplicare la conversione dei peccatori." (17) E nella quarta apparizione, disse ai bambini: "Pregate, pregate molto, e fate sacrifici per i peccatori. Perché molte anime vanno all'inferno perché non c'è nessuno a fare sacrifici per loro" (18) Anche in questo modo, l'idea dell'offerta del nostro Signore per noi è denigrata dall'idea che la nostra sofferenza supplisca in qualche modo per gli altri ciò che manca nella sua offerta di Se stesso. Questa è una delusione blasfema, che mostra orgoglio satanico nel pensare che noi possiamo salvare gli altri con le nostre preghiere e sofferenze, mettendoci in tal modo al posto di Cristo. San Pietro di Damasco esprime la comprensione ortodossa quando dice: "noi non osiamo chiedere l'intercessione a nome di tutti, ma solo per i nostri peccati." (19)

Conversione della Russia. La questione della conversione della Russia è occasione di enorme interesse tra i cristiani ortodossi, ma è anche una questione spesso fraintesa. Si presume spesso che questo sia l'unico messaggio dato a Fatima, o quanto meno il più importante: di fatto non è che una parte delle sei apparizioni, e non viene presentata per il bene della Russia, ma per rafforzare un certo numero di dogmi cattolici romani. Inoltre, i primi resoconti di Fatima dichiarano solo che la figura disse alla gente di pregare per la conversione del "mondo". Lucia ebbe nel 1927 una visione nella quale le fu chiesto di chiedere la consacrazione della Russia al Cuore immacolato di Maria. In un'altra visione, nel 1929, le fu detto di rivelare il primo segreto, che si presume le sia stato dato nel 1917, che riguardava la necessità che la gente pregasse per la specifica conversione della Russia. (20)
Normalmente si pensa che l'apparizione parlasse della conversione della Russia alla fede cattolico-romana, ma questa non è una conclusione necessaria. Un commentatore gesuita dice a proposito che, quando si parla di uno Stato, non si può pensare che esso entri a far parte di una data Chiesa; piuttosto, egli pensa che qui la "conversione" abbia voluto dire la cessazione della lotta contro la religione da parte dello Stato sovietico. Egli si chiede se il termine possa riferirsi al "ritorno della 'chiesa russa' dissidente all'unione cattolica" e replica che, nella sua opinione "ciò non può essere dedotto con necessità logica dal testo del messaggio." (21) Nondimeno resta il fatto che, nella comprensione della vasta maggioranza dei cattolici romani, il messaggio di Fatima non significa altro che la conversione della Russia al Cattolicesimo romano (21 bis). Precisamente questa è l'interpretazione insegnata nelle scuole parrocchiali. Anche se ammettiamo che il messaggio di Fatima non implichi necessariamente la conversione della Russia al Cattolicesimo romano, dobbiamo ancora chiederci quali mezzi siano proposti dall'apparizione per la sua conversione dall'ateismo alla fede in Dio.
Due requisiti di base sono presentati nel resoconto della terza apparizione: "Verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio cuore immacolato, e la comunione di riparazione nel primo sabato del mese. Se le mie richieste verranno esaudite, la Russia si convertirà... Il Santo Padre mi consacrerà la Russia, e questa si convertirà..." (22) Così, le due condizioni necessarie per la conversione della Russia sono che il Papa consacri la Russia al Cuore immacolato di Maria, e che i cattolici in tutto il mondo facciano la comunione il primo sabato. Ovviamente, nessuna di queste due condizioni è in alcun modo accettabile per i cristiani ortodossi, ma per rendere questa affermazione ancor più chiara, esaminiamo in dettaglio le implicazioni di entrambe le condizioni.

Le pretese papali. Il Papa, Vescovo di Roma, pretende di essere il capo di tutti i vescovi della Chiesa cristiana, ma le sue pretese vanno molto oltre. Si dice anche che egli abbia giurisdizione su tutti gli altri vescovi, che sia uno speciale rappresentante di Cristo sulla Terra sia in materie religiose che temporali, e che gli sia garantito di non sbagliare quando si pronuncia formalmente su questioni di fede e di morale. Anche se gli ortodossi sono disposti a riconoscere il Papa come "primo tra uguali" tra tutti i vescovi del mondo in un contesto ortodosso, essi non accettano il resto delle sue pretese. E' vero che la figura apparsa a Fatima non si riferì in modo specifico alle prerogative sostenute dal Papa quando lo menzionava, ma chiese che fosse lui a consacrare la Russia al Cuore immacolato di Maria, in tal modo implicitamente accettando le sue pretese di essere il capo supremo della Chiesa Cristiana.

I primi sabati. Il pieno significato della Comunione di riparazione al primo sabato non è di per sé chiara nelle manifestazioni di Fatima, ma Suor Lucia, l'unica dei bambini a sopravvivere in età adulta, sostenne di avere avuto una rivelazione speciale nel 1925, che fornì ulteriori informazioni su primi sabati. (23) In tale occasione fu data per rivelazione la cosiddetta "grande promessa," che dichiara così: "Prometto di assistere nell'ora della morte con le grazie necessarie alla salvezza tutti coloro che, al primo sabato di cinque mesi consecutivi, si recano alla confessione, ricevono la Santa Comunione, dicono il rosario, e mi tengono compagnia per quindici minuti meditando sui quindici misteri del rosario, con il proposito di rendermi riparazione." (24) Questa promessa chiarifica la Comunione di riparazione dei primi sabati che fu menzionata nella terza apparizione nel luglio del 1917. Ora, prima di tutto, questa Ricezione della Santa Comunione nelle chiese cattoliche romane è una delle due condizioni per la conversione della Russia; ma ciò è ovviamente inaccettabile per i cristiani ortodossi. Inoltre, l'idea che la Theotokos possa dare a qualcuno al momento della morte "tutte le grazie necessarie alla salvezza" implica un insegnamento completamente estraneo e contrario all'Ortodossia. La visione della grazia qui presentata è quella molto materialistica associata con le indulgenze, come se la grazia fosse un lusso che si può immagazzinare e distribuire; ma la grazia è l'energia increata di Dio che opera nel mondo, e non qualcosa che può essere fornito dai santi in cambio delle nostre buone opere. La nostra vocazione di cristiani è quella di seguire il nostro Signore Gesù Cristo in obbedienza a Dio in ogni aspetto e momento delle nostre vite; tale obbedienza, possibile solo con la grazia che viene dalla nuova vita in Cristo che riceviamo nel Battesimo, ci porta in una nuova relazione con Dio. Pensare che uno possa comperarsi la salvezza compiendo alcuni atti devoti in cinque sabati successivi, banalizza l'intera vita cristiana e deride la vita, morte e risurrezione del nostro Signore (25)

Che cosa fu Fatima. Avendo considerato gli eventi a Fatima e le dottrine che essi presentano da un punto di vista cristiano ortodosso, dobbiamo ora pensare al significato di ciò che sta dietro a questi eventi. Dal suo stesso inizio, la Chiesa cristiana si è opposta allo spirito dell'anticristo, che ha cercato di distorcere la nostra comprensione di Dio e di Suo Figlio, per sviarci dalla retta adorazione e farci cadere nella delusione satanica. Le sue vie sono state varie, ma hanno avuto tutte il fine di distrarre gli uomini da Dio. Le dottrine presentate a Fatima sono state rigettate dalla Chiesa ortodossa come perversioni della Fede che conducono all'idolatria e a un'attitudine carnale nei confronti della vita cristiana e della salvezza.

Fatima è di fatto parte di una sequenza di rivelazioni e apparizioni speciali degli ultimi 150 anni, che hanno teso a rafforzare una serie di dottrine che la Chiesa ortodossa ha sempre respinto come distorte e, in alcuni casi, tendenti a esaltare la Theotokos a un'eguaglianza idolatra con Dio. Nel loro numero sono incluse:

Un'osservazione interessante su tutte queste visioni eccettuata la prima è che tutte capitarono a ragazzi attorno all'età della pubertà. Piuttosto curiosamente, si osserva che i fenomeni di poltergeist accadono con maggiore frequenza in presenza di ragazzi della stessa età. Sembra che vi sia qualcosa nella vita spirituale dei ragazzi, e soprattutto delle ragazze, di questa età, che li rende facili vittime di attacchi e delusioni demoniache. Padre Victor Potapov fa un resoconto favorevole di un recente caso simile in Ramalla, Israele. (27) Nel 1987 una statuetta di plastica della Vergine Maria incominciò a trasudare olio, ma solo in presenza di una ragazzina araba di 10 anni. Naturalmente, il fatto che vi sia coinvolta una statua rende la cosa piuttosto inaccettabile ai cristiani ortodossi, a cui è in ogni caso vietato il culto delle statue.

Il vero significato di Fatima per i Cristiani ortodossi. Fatima è stato un attacco particolarmente potente alla Chiesa ortodossa, poiché introdusse la questione della conversione della Russia, affascinando in tal modo molti cristiani ortodossi russi preoccupati per la schiavitù della loro terra. Ma è assolutamente impossibile separare le "profezie" sulla Russia dal contesto totale delle visioni. Il proposito di Fatima fu quello di presentare e di rafforzare un certo numero di particolari dottrine cattolico-romane che sono assolutamente estranee alla Chiesa ortodossa. Se uno accetta tutto il blocco di insegnamenti, allora deve anche accettare le profezie sulla Russia come qualcosa che proviene dalla Theotokos, e deve compiere le azioni prescritte nell'apparizione; tuttavia, in tal caso questi non sarebbe più un cristiano ortodosso. Ma se uno vuole rimanere fedele all'Ortodossia e respingere gli errori introdotti a Fatima, allora deve anche respingere le profezie riguardanti la Russia. Ciò che i cristiani ortodossi non possono fare è selezionare quelle parti delle apparizioni che sono di loro gradimento e scartare o alterare il resto per farle sembrare accettabili all'Ortodossia.
Nella reazione di molti ortodossi agli eventi di Fatima vediamo ancora una volta la manifestazione di un profondo errore che è stato ripetuto per una gran parte della storia cristiana: la confusione delle "esperienze" religiose con la Rivelazione divina. Ci sono state molte visioni e profezie nella storia di tutte le religioni; in alcuni casi le profezie si sono avverate, le visioni hanno compiuto miracoli e guarigioni. Ma queste profezie e miracoli non testimoniano la verità delle dottrine insegnate in tali esperienze, poiché spesso queste vengono da azioni demoniache. Le Scritture ci insegnano chiaramente che ogni profezia o visione deve essere valutata sulla base della dottrina che insegna:

"Se in mezzo a te sorgesse un profeta o uno che ha sogni, il quale ti proponga un segno, o un prodigio, anche se quel segno o prodigio, che ti ha detto, avviene, ma egli ti dica 'seguiamo altri dèi, che tu non hai conosciuto, e serviamo loro', non dare ascolto alle parole di quel profeta, o di quel sognatore. E' il Signore, Iddio vostro, che vuol mettervi alla prova, per vedere se lo amate veramente con tutto il vostro cuore e con tutta l'anima vostra. Voi seguite il Signore, Iddio vostro, lui temete, custodite i suoi comandamenti, obbedite alla sua voce, a lui servite, a lui tenetevi uniti. E quel profeta o quel sognatore sia messo a morte, perché ha predicato l'apostasia dal Signore, Iddio tuo, che ti ha tratto dall'Egitto e ti ha redento dalla casa di schiavitù, per trascinarti fuori dalla via per la quale il Signore, Iddio tuo, ti ha ordinato di camminare. Così estirperai il male di mezzo a te." (Deut 13:2-6)

Dobbiamo essere molto cauti nei confronti di chiunque sostenga di parlare nel nome di Dio, anche se fosse un santo o un angelo, come ci insegna l'Apostolo Paolo:

"Ma quand'anche noi stessi o un angelo disceso dal cielo vi annunziasse un Vangelo diverso da quello che noi vi abbiamo predicato, sia scomunicato! Sì, ve l'abbiamo già detto, ma ve lo ripeto ancora: se qualcuno vi predica un Vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia scomunicato!" (Gal 1:8-9)

In modo simile, i Santi Padri ci insegnano a diffidare di ogni visione e prodigio. Così, San Diadoco dice:

"Se uno che persegue la via spirituale dovesse vedere una luce o una forma fiammeggiante, non dovrebbe tenere tale visione in alcun conto: si tratta di un ovvio inganno del nemico. Molti invero hanno avuto questa esperienza e, nella loro ignoranza, hanno deviato dalla strada della verità. Noi stessi sappiamo, tuttavia, che finché dimoriamo in questo corpo corruttibile, 'siamo pellegrini lungi dal Signore' (2 Cor 5:6), vale a dire, sappiamo che non possiamo vedere in forma visibile né Dio stesso né alcuna delle sue meraviglie celesti." (28)

San Pietro di Damasco amplifica ulteriormente tale insegnamento:

"Quando il diavolo vide Cristo discendere nella Sua estrema bontà sui santi martiri e sui riveriti padri, apparendo o Egli stesso o attraverso angeli o in qualche altra forma ineffabile, iniziò a fabbricare numerose delusioni per distruggerci. E' per questo motivo che i padri, nel loro discernimento, scrissero che uno non dovrebbe prestare alcuna attenzione a tali manifestazioni diaboliche, sia che vengano attraverso immagini, o luce, o fuoco, o altre forme ingannevoli... Se accettiamo tali delusioni [il diavolo] fà sì che l'intelletto, nella sua totale ignoranza e autocompiacimento, plasmi diverse forme o colori in modo che noi pensiamo che si tratti della manifestazione di Dio o di un angelo. Spesso nel sonno, o ai nostri sensi quando siamo svegli, egli ci mostra l'apparente sconfitta dei demoni. In breve, fa tutto quanto può per distruggerci facendoci soccombere a queste delusioni." (29)

Ogni volta che facciamo di "esperienze religiose" emotive o di vari segni e prodigi il criterio della nostra fede, spalanchiamo in tal modo le porte a ogni sorta di delusione. Se questo è il metro della nostra fede, dobbiamo riconoscere la validità di ogni esperienza dalla quale qualcuno ottenga una sensazione "religiosa": l'antica prostituzione rituale nei templi pagani, il culto frenetico di Bacco, dei dervisci musulmani e dei seguaci dell'Ayatollah Khomeini.
Non possiamo più distinguere tra la verità di Dio e gli errori del diavolo. Invece, di fatto, tutte le esperienze religiose devono essere messe alla prova per il loro accordo con la Fede ortodossa prima di essere accettate come provenienti genuinamente da Dio. La Fede ortodossa è il criterio oggettivo che ci permette di separare le vere esperienze di Dio dalle delusioni del maligno. Tutte le nostre esperienze religiose devono essere verificate dalla Fede; non è la Fede che deve essere provata da loro.


NOTE

(1) "I cattolici avevano formato un piccolo seminario ecumenico a Leningrado: alcuni di noi vi andavano il mercoledì a recitare il rosario. Dai nostri amici cattolici apprendemmo per la prima volta dell'apparizione della Madre di Dio a Fatima e ciò che aveva detto là a proposito della Russia. Questo non solo ci rese felici, ma ci diede un senso di enorme responsabilità: il fato del mondo intero dipende dal fato del cristianesimo in Russia." Talking About God is Dangerous, New York, 1987, pp. 52-53. V. anche p. 103.

(2) Trezvon, No. 73, 1987, pp. 1-9.

(3) Si dovrebbe notare che esiste un numero sorprendente di discrepanze nei resoconti delle conversazioni tra i bambini e la figura, cosa che fa sorgere la possibilità di alcune corruzioni o alterazioni posteriori nei testi. Per la maggior parte i testi seguiti in questo saggio sono quelli presentati da Suor Lucia, una dei tre bambini, nelle sue memorie.

(4) M. P. Carroll, The Cult of the Virgin Mary, Princeton, 1986, p. 177.

(5) Louis Kondor (ed.), Fatima in Lucia's Own Words, Cambridge, Mass., 1963, p. 165.

(6) Ibid., p. 172. Di fatto solo Lucia vide in ottobre Nostra Signora dei Dolori e Nostra Signora del Carmelo. I bambini non vedevano sempre le stesse cose allo stesso tempo, e Francisco spesso non udiva le parole che la figura pronunciava. Cfr. Carroll, op. cit. p. 127.

(7) Ibid., p. 163.

(8) Cfr. G. L. Prestige, Fathers and Heresies, London, 1963, pp. 180-207 per una discussione di questo sviluppo.

(9) Una tendenza simile a dirigere la devozione alle varie "parti" del Signore Gesù Cristo, e.g. la sua anima, mani, volto, si sviluppò nella prima metà del ventesimo secolo, ma fu contrastata dalla stessa Roma come malsana.

(10) Contro gli antidicomarianiti, Migne, PG 42, 736 B, CD. Cfr. anche San Giovanni Damasceno, On Heresies, New York, 1968, p. 131.

(11) Rt. Rev. William C. McGrath, Fatima or World Suicide, Scarboro, Ontario, Canada, 1950, p. 36.

(12) Kondor, op.cit., p.167.

(13) C. C. Barthas, Our Lady of Light, p. 14. E' interessante notare che l'articolo di Padre Victor Potapov cita questa dichiarazione, alterando le parole "il Cuore immacolato di Maria" in "la Santissima Theotokos," attribuendola alla Theotokos, nonostante la sua radicale difformità dalla dottrina cristiana ortodossa.

(14) Kondor, op.cit., p.165.

(15) Riferendosi a questa apparizione, Padre Potapov inspiegabilmente cambia le parole dell'apparizione in "io sono la Madre di Dio." Egli ne parafrasa pure le parole, dicendo che la figura istruì i bambini a "pregare ogni giorno", mentre ciò che di fatto disse era di "dire il rosario tutti i giorni."

(16) Dal latino "gratia", da dove deriviamo l'espressione "gratis."

(17) Kondor, op.cit., p.161.

(18) McGrath, op.cit., p. 44.

(19) Philokalia, Vol. III, London, 1984, p. 200.

(20) Carroll, op.cit., p. 136.

(21) G. M. Schweigel, Fatima e la conversione della Russia, Roma, 1957, p. 10.

(21 bis) [Questa tesi è avvalorata da un recente scritto di un certo Christopher Ferrara, Suor Lucia tradita, il quale scrive:

«Ora, se c'è qualcosa cui i Cattolici credono, è che la loro Chiesa sia l'unica arca di salvezza e che (a parte l'invincibile ignoranza) la conversione all'unica vera religione è oggettivamente necessaria per la salvezza delle anime. Come Nostro Signore Stesso ci ha ammoniti prima di ascendere al Cielo:
"Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo; chi non crederà sarà condannato" [Marco 16:16].
Quando Nostra Signora giunse a Fatima, Essa portò con Sé un monito e una promessa divini, e la promessa era vincolata alla conversione all'unica vera religione: "Voi avete visto l'inferno, dove vanno le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio desidera stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato ... Se ciò che vi dico verrà fatto, molte anime verranno salvate, e vi sarà la pace ... Alla fine, il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre consacrerà a Me la Russia, che sarà convertita". Nel contesto del Messaggio di Fatima, conversione può ovviamente significare una cosa sola: abbracciare la Fede Cattolica. La Chiesa Cattolica ha definito tre volte ex cathedra che fuori dalla Chiesa non vi è salvezza:

Alla luce di queste asserzioni, chiunque dica che vi è salvezza fuori dalla Chiesa Cattolica rinnega la Fede Cattolica. In un modo o in un altro, tutte le anime del Cielo vi entrano a far parte in quanto membri della Chiesa Cattolica (18). Quindi, quando Nostra Signora disse che la Russia si sarebbe convertita, può solo aver inteso una conversione al Cattolicesimo. Solo ciò poteva costituire una vera conversione, perché la religione Cattolica è la religione stabilita da Dio Stesso.
Dio non stabilì la Chiesa Ortodossa russa, le cui dottrine divergono molto dalla dottrina della religione stabilita da Dio. Per esempio, la Chiesa Ortodossa russa rifiuta: il primato Papale; l'insegnamento della Chiesa Cattolica su divorzio e nuovo matrimonio; l'insegnamento Cattolico secondo cui lo Spirito Santo proviene dal Padre e dal Figlio insieme e non solamente dal Padre; la dottrina Cattolica sul Purgatorio; e il dogma Cattolico dell'Immacolata Concezione di Maria. Riguardo a quest'ultimo punto della dottrina, Dio ha decretato che le anime debbano essere salvate dalla devozione all'Immacolato Cuore di Maria. Ovviamente queste anime devono prima credere nell'Immacolato Cuore di Maria come oggetto di fede e cioè esse devono essere Cattoliche, poiché la dottrina dell'Immacolata Concezione di Maria appartiene unicamente alla Chiesa Cattolica, che è l'unica vera Chiesa di Dio.
Inoltre, se "alla fine, il Mio Cuore immacolato trionferà", come Nostra Signora ha profetizzato a Fatima, allora Nostra Signora deve essere riconosciuta dalle nazioni del mondo per ciò che Essa è, e in primo luogo dalla Russia. Perciò la conversione della Russia può solo significare che essa diventerà una nazione Cattolica, perché la religione Ortodossa russa non ammette come dottrina che Maria sia stata concepita in modo immacolato e fosse priva di qualsiasi peccato durante la Sua vita terrena.
Quindi, senza una conversione della Russia alla Fede Cattolica, il Messaggio di Fatima è completamente e del tutto privo di significato». N.d.r.]
 

(22) Kondor, op.cit., p. 167.

(23) Di fatto, ella non solo ricevette molte altre rivelazioni, ma vi erano state anche diverse manifestazioni precedenti a lei e a un gruppo di diversi bambini nel 1915 e 1916. In tali occasioni videro un angelo, talvolta chiamato l'Angelo della Pace o l'Angelo del Portogallo, e ricevettero una volta da lui la Santa Comunione. Queste manifestazioni sono descritte in Kondor, op.cit., pp. 154-158.

(24) McGrath, op.cit., pp.90-91.

(25) I primi sabati sono un'altra istanza di parallelismo tra il Cuore immacolato di Maria e il Sacro Cuore di Gesù. Nel diciassettesimo secolo Margherita-Maria Alacocque ricevette per rivelazione speciale questa promessa riguardo al Sacro Cuore di Gesù: "Nella grandezza della misericordia del mio Cuore, il suo amore onnipotente darà a tutti coloro che ricevono la Comunione nei primi venerdì di ogni mese per nove mesi consecutivi, la grazia del pieno pentimento, affuinché non muoiano fuori dalla mia benevolenza, né senza ricevere i sacramenti, e il mio Cuore sarà il loro rifugio sicuro nell'ultima ora" (citato da D. Attwater, A Catholic Dictionary, New York, 1941, p.363).

(26) Si dovrebbe notare che la gerarchia cattolica romana locale ha ripudiato queste visioni e le considera un fenomeno di delusione.

(27) Trezvon, No. 74, 1988, pp.1-2. Questo articolo elenca una serie di eventi "simili," inclusi Fatima, una icona piangente in una famiglia greca a New York circa 30 anni fa, gli eventi a Medjugorje, l'icona mirovlita di Iviron a Montreal, l'icona piangente in una chiesa ortodossa albanese a Chicago nel 1986-87, e un'apparizione di Maria a una ragazzina ucraino-cattolica di 11 anni nel campanile di una chiesa uniata chiusa a Grushev in Ucraina (questo evento è usato come richiamo per la rinascita della chiesa ucraino-cattolica). L'articolo accetta tutti questi eventi come ugualmente validi e significativi per i cristiani ortodossi.