IL MOVIMENTO NEOCATECUMENALE

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Il Movimento Neocatecumenale, sorto in Spagna nel 1964, ad opera del laico Kiko Argüello, ha sede in Roma. Un altro importante centro è stato inaugurato in Galilea il 24 marzo 2000 da Giovanni Paolo II.
Diffuso in 105 paesi con mezzo milione di adepti, raccoglie circa 16.700 comunità sparse in tutto il mondo, oltre 730 sacerdoti formati in 46 seminari diocesani, chiamati «Redemptoris Mater»,  e  4.000 aderenti entrati in monasteri e conventi di clausura femminili.
Con l’approvazione pontificia dello Statuto del Movimento, avvenuto con decreto del 29 giugno 2002, le catechesi di Kiko Argüello hanno ricevuto il placet della Chiesa cattolica che li ha ritenuti indenni da errori dogmatici.
Ulteriori approfondimenti in ordine alle questioni pertinenti l'orientamento neocatecumenale possono essere tratti dai seguenti siti:

   http://www.geocities.com/alterinfo/Adista-9-Notizie.htm#t4 
[Articoli vari concernenti il tema, proposti dall'Agenzia Adista]
   In aderenza agli orientamenti di Kiko Agüello:
   http://www.camminoneocatecumenale.it/
   http://www.siticattolici.it/Associazioni_e_Movimenti_Ecclesiali/Cammino_Neocatecumenale/
   Considerazioni di segno contrario vengono invece espresse da:
   http://www.geocities.com/Athens/Delphi/6919/NCSINTES.htm  
   http://www.antyk.org.pl/wiara/neokatechumenat/segrsvel.htm

Particolarmente ricco di annotazioni e riferimenti è il sito Antyk, nel quale vengono evidenziati quelli che, secondo il redattore p. Enrico Zoffoli, costituiscono gli aspetti discordanti del Movimento in rapporto alla dottrina cattolica, che egli articola nei seguenti punti:
1. La svalutazione e il deprezzamento del culto dell' Eucarestia e conseguentemente la desacralizzazione e profanazione del culto cattolico e dei luoghi di culto.
Egli osserva, che per i Neocatecumenali la Messa non è un vero "sacrificio", il perpetuarsi del sacrificio della Croce, ma soltanto un banchetto comunitario che celebra la potenza salvifica di Cristo risorto, nel quale il pane consacrato non si muta nella sostanza del Corpo e del Sangue di Cristo, non avendo altra funzione che quella di simboleggiare la presenza spirituale di Lui.
2. L'eliminazione della Mariologia dalla teologia cattolica ed il disprezzo della profezia postbiblica, in special modo di quella Mariana. L'autore, afferma, infatti, che per i neocatecumenali "non esiste la figura della Corredentrice e della Madre della Chiesa; dire il Rosario è da mentecatti o giù di lì. L'unica effigie mariana ammessa è una icona di vago sapore bizantino, chiamata "Madonna di Kiko". Ovviamente non si può parlare ai Neocatecumenali di Medjugorie o di cose simili, ma anche a Lourdes, Fatima ecc. viene negata ogni importanza."
3. Eliminazione del sacerdozio ministeriale e di tutto ciò che ha a che fare col sacro.
"L'eliminazione del sacrificio", egli riferisce, "comporta la soppressione del sacerdozio ministeriale, non dovendosi riconoscere altro sacerdozio se non quello di Cristo: l'Eucarestia è celebrata dalla comunita del credenti, tutti indistintamente partecipi di quell'unico sacerdozio.L'esclusione del sacerdozio ministeriale porta al crollo della Gerarchia Ecclesiastica, ossia al rifiuto dell'Ordine Sacro che la fonda, soppresso il quale, la Chiesa, come Società visibile e gerarchica, non ha più alcuna ragione di essere. I neocatecumenali poi non si inginocchiano mai, né davanti al Santissimo, né alla Consacrazione."
4. Uso del denaro per accrescere il consenso.
"I Neocatecumenali dispongono", si sottolinea, "di grosse somme di denaro che vengono elargite dal loro adepti."

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SOMMARIO

~ Orientamenti alle équipes di catechisti per la fase di conversione ~
Gli insegnamenti di Kiko Argüello, costituenti il fondamento del Movimento Catecumenale
[estratto]
~ Discorso del Papa Giovanni Paolo II agli Iniziatori del Cammino Neocatecumenale ~ [21 settembre 2002]
~ Kiko, Carmen e i faraoni ~ [Sandro Magister, L'Espresso 15-22 agosto 2002]

 


              Ikthys