QUALE RELIGIONE E' QUELLA GIUSTA?

~ Ewald Frank ~
(
predicatore evangelico)

Vogliamo occuparci qui della più importante tematica che ci sia. In fondo dovrebbe interessare ogni persona. L'indifferenza può riuscire fatale. Ognuno sa che vi sono diverse religioni. Però si deve porre una domanda: vi è una vera religione? Tutte pretendono di essere nel giusto, nella verità. Ma è comprensibile che lo scetticismo si è diffuso in merito alle cose religiose. Delle persone voltano le spalle alle confessioni religiose e non vogliono avere nulla a che fare con Dio. E' vero che generalmente si considera che Dio e la religione vadano insieme, nondimeno vi sono delle persone che riflettono in silenzio le quali si chiedono se vi sia un Dio vivente che si prende cura di loro, cioè di noi. Ma come trovare la strada in tutte le ramificazioni religiose? Chi può dare una risposta impegnativa alle domande rimaste senza risposta? O tutto ciò sarebbe soltanto un inganno? Gli Indù hanno ragione? o i Musulmani? oppure i Buddisti? Qualche fondatore di religione è forse risorto dai morti? Fino ad oggi, l'umanità ha sentito parlare soltanto della risurrezione di Uno solo. Tutti gli altri furono sepolti con le loro idee. Oltre alle altre religioni conosciute nel mondo, vi sono nel Cristianesimo alcune centinaia di diversi movimenti ecclesiastici. Ogni persona le vuole raggiungere una meta deve mettersi in cammino. Come trovare però la via che ci conduce sicuramente al traguardo? Come trovare la Verità sulla Quale possiamo assolutamente appoggiarci? In mezzo a tutta questa confusione umana ci deve essere una possibilità di trovare la traccia divina. In questo secolo di somma cultura, chi può affidarsi ciecamente ad una qualunque fede? Presentare qualcosa di divino non è sufficiente; ciò ha bisogno di una legittimazione dall'Alto! Ognuno dovrebbe far uso del proprio diritto di potersi orientare spiritualmente. Si tratta in definitiva di qualcosa di più che di questa breve vita terrena. Ogni persona, indipendentemente dalla razza o nazionalità, ha il diritto di venire a conoscenza della verità in merito a Dio e a se stesso. Ognuno, che non è indifferente alla sua sorte eterna, ha perfino il dovere di paragonare ciò che viene insegnato e praticato nella sua chiesa con ciò le dice la Sacra Scrittura. Dovremmo prendere sul serio la nostra vita e anche la nostra morte.
Il nostro compito è quello di scuotere la fiducia in tutte le religioni e di restaurare la credibilità di Dio e della Sua Parola. L'Onnipotente ha un concetto, un piano per l'umanità.
La via di Dio riguardo all'umanità fu chiaramente descritta nella Sua Parola.
Purtroppo, tramite le tradizioni ed i costumi religiosi, è stata ottenebrata e resa impraticabile. Anche se dei dogmi sono vecchi di centinaia o migliaia di anni, rimangono ciò che sono: cioè dei dogmi, delle dottrine introdotte da uomini, e nient’altro. Non possono diventare automaticamente giuste soltanto perché sono state emanate da un'istituzione religiosa. Ciò che è umano non diventerà mai divino, e ciò che è divino non sarà mai umano. Verità e menzogna si escludono reciprocamente. O abbiamo a che fare con la Verità, o abbiamo a che fare con la menzogna. L'origine di ogni Verità è Dio, autore di ogni menzogna è Satana. Una perfetta menzogna è un'esposizione sbagliata della Verità e il mondo religioso n'è pieno. Ogni teoria o pratica che non quadra con la Sacra Scrittura non può mai essere di origine divina. La Parola di Dio contiene l'intera testimonianza le il Signore diede all'umanità. l profeti del Vecchio Testamento annunciarono la venuta del Messia e con ciò la salvezza di Dio; gli apostoli furono testimoni oculari dell'adempimento della profezia nel Salvatore; tramite la predicazione del Vangelo, l'offerta della grazia divina viene trasmessa a tutti gli uomini. Ognuno certamente può credere una realtà confermata da Dio. Vi è una grande differenza tra la prima Chiesa, la Chiesa primitiva, e il cristianesimo odierno. Tutto ciò che vi era nella Chiesa primitiva manca alla chiesa di oggi e tutto ciò che si trova nel cristianesimo stabilito non si trovava nella Chiesa primitiva. Un semplice paragone rende ciò palese. Nella Chiesa primitiva la predicazione era scritturale. Gli apostoli erano stati ammaestrati dal Signore stesso e stavano sotto la guida dello Spirito Santo. Chi legge i primi capitoli degli Atti degli apostoli riceve la giusta visione della vita della Chiesa primitiva. La pienezza dello Spirito e della benedizione di Dio era manifestata in Essa! I primi Cristiani erano d'un sol cuore e di un'anima sola, dividevano ogni cosa l’uno con l'altro e formavano la grande famiglia di Dio. La Chiesa primitiva non era un'organizzazione rigida, ma un organismo vivente. Il nostro Signore disse: "lo edificherò la Mia Chiesa, e le porte del l'Ades non La potranno vincere" (Matteo 16:18). E ancora oggi Egli Si occupa dell'edificazione della Sua Chiesa. Come Dio Si rivelò in Cristo, così Cristo Si rivelava tramite la Sua Chiesa. La stessa predicazione, lo stesso ministero continuavano. Grandi miracoli e segni avvenivano. Degli increduli diventavano credenti, dei posseduti venivano liberati e dei malati venivano sanati. Tutto era ancora giusto; per quelli che erano diventati credenti, la Parola di Dio era ancora l'unica misura valida.
Riponevano la loro fiducia del Signore, del Quale avevano visto il ministero, il soffrire, la morte e la risurrezione. Il timore verso di Lui era in loro, perché tutti avevano vissuto questi avvenimenti e si radunavano nel Suo Nome. Nel Cristianesimo primitivo vi erano degli apostoli, dei profeti, dei pastori, degli evangelisti e dei dottori (1 Corinzi 12:28; Efesini 4:11). Questi ministeri erano stati stabiliti da Dio nella Sua Chiesa. Erano necessari per l’edificazione spirituale e si completavano tra di loro. In quel tempo non si sapeva nulla di un papa, di cardinali, di arcivescovi, di monaci o monache. Tutte queste cose considerate ovvie nel mondo cristiano odierno non esistevano in quel tempo. Secondo la volontà di Dio, la chiesa del signore era stata originalmente pensata quale istituzione divina. Nessuno ha il diritto di portare in essa qualcosa che non sia biblico. È vero che essa è composta da uomini con debolezze ed infermità, da peccatori che hanno ricevuto la grazia e che sono diventati figliuoli di Dio, ma l’insegnamento che la pratica debbono quadrare dall’inizio alla fine con la parola di Dio. Tutto ciò che non resiste alla prova della parola certamente non potrà sussistere nel giorno del giudizio davanti al tribunale di Dio. Perciò, per chi crede secondo la scrittura, non vi è alcuna possibilità di accettare degli insegnamenti liberamente inventati ed introdotti. La professione di fede valida non si trova in un catechismo, ma soltanto la sacra scrittura. Gli apostoli non ebbero nulla a che fare con la realizzazione della "regula veritatis" che fu presentata quale istituzione apostolica.
Oggigiorno, nel mondo intero, milioni di persone di ogni denominazione recitano ogni domenica «io credo nello spirito santo, nella santa chiesa cattolica, nella comunione dei santi...».
Questa formulazione non proviene neanche dal tempo post-apostolico che seguì direttamente quello degli apostoli, ma fu abbozzata soltanto dopo il Concilio di Nicea e completato durante i sinodi successivi. Per darle peso ci si è appellato in modo ingiusto all’autorità degli apostoli. È la stessa cosa con il libro intitolato "Didachè" (dottrina dei dodici apostoli) che fu trovato in una biblioteca ecclesiastica a Costantinopoli soltanto nel 1873 o 1875 e che fu pubblicato nel 1883. Questo fu arbitrariamente antidatatati alla fine de primo secolo. Non ha nulla in comune con l’insegnamento dei dodici apostoli. Per esempio sta scritto a pag. 29: "Se tramite il lavoro delle tue mani guadagni qualcosa, devi dare anche qualcosa per l’assoluzione dei tuoi peccati". Ciò è vangelo? Gli apostoli conoscevano personalmente colui che ha perdonato i nostri peccati. Oggi si direbbero su tutti i punti la stessa cosa come allora. Fu messo in iscritto affinché potessimo provare ogni cosa. Chi si attiene ancora oggi a questa parola: "provate ogni cosa … "?
Quando si tratta di quesiti in merito alla fede, all’insegnamento e alla pratica nella chiesa, allora non si può giudicare in merito in un concilio; è ciò che ci fu lasciato dalla chiesa primitiva che deve contare. Le questioni ed i problemi di chiesa possono essere discussi nelle commissioni corrispondenti; l’insegnamento e la pratica di cristo e degli apostoli invece stanno saldi da molto tempo. affinché potessimo provare ogni cosa. Chi si attiene ancora oggi a questa parola: "provate ogni cosa … "? Quando si tratta di quesiti in merito alla fede, all’insegnamento e alla pratica nella chiesa, allora non si può giudicare in merito in un concilio; è ciò che ci fu lasciato dalla chiesa primitiva che deve contare. Le questioni ed i problemi di chiesa possono essere discussi nelle commissioni corrispondenti; l’insegnamento e la pratica di Cristo e degli apostoli invece stanno saldi da molto tempo.
Lutero disse alla dieta di Worms il 18 agosto 1521: "siccome non credo né al papa né ai concili perché è realtà il fatto che si sono spesso sbagliati ed impigliati n proprie contraddizioni, sono prigioniero della parola di Dio e vinto dalle testimonianze della scrittura da me menzionate, se non vengo vinto da testimonianze della scrittura e da argomenti chiari. Non posso e non voglio ritrarre nulla perché agire contro la coscienza non è sicuro non è salutare. Che Dio mi aiuti. Amen!".
Dovrebbe essere chiaro ad ogni persona che la sacra scrittura contiene l’intera e perfetta testimonianza di Dio. Iddio non ha assolutamente dimenticato nulla. Soltanto nella misura in cui ciò che è divino andò perduto, fu rimpiazzato con quello umano. Tutte le decisioni prese nel corso della storia della chiesa non diventeranno mai parte costitutiva del Testamento divino perché non appartengono all’insegnamento primitivo di Cristo e degli apostoli che era fondato sulla parola profetica. Non si può far finta di non udire o ignorare i seri ammonimenti del vecchio e del nuovo testamento. Sta scritto: "Non aggiungere nulla a ciò che io vi comando, e non ne togliete nulla" (Deuteronomìo 4:2). Più tardi il signore disse agli scribi che non riconoscevano ciò che Mosè ed i profeti avevano detto, ma che seguivano le interpretazioni e le tradizioni: "Questo popolo Mi onora con le labbra, ma il cuor loro è lontano da me. Ma invano Mi rendono il loro culto insegnando dottrine che sono precetti d’uomini". (Marco 7:6-7).
Vi è oggi nel campo religioso un’attività sempre più febbrile che mai prima. Però, al disopra di tutte queste attività e predicazioni sta ancora sempre la stessa parola: "INVANO!". Invano sono tutte le preghiere, tutte le riunioni; invano sono tutti i canti e le cerimonie rituali; invano sono tutte le evangelizzazioni in grande stile e le manifestazioni di chiesa. Si, tutto ciò che succede nel regno di Dio, che non è secondo la parola di Dio, non vale assolutamente nulla davanti a lui. Per quale di questi numerosi programmi Dio dovrebbe dichiararsi? Dalla parte di chi egli dovrebbe mettersi? Il signore non permette alcun miscuglio. Egli desidera che la pura semenza della sua parola si serbata nella sua forma originale e venga così seminata. Ancora oggi, come in quel tempo, egli rimproverava severamente i leader religiosi che, è vero, godevano di grande stima tra il popolo, indirizzando loro queste parole: "Come ben sapete annullare il comandamento di Dio per osservare la tradizione vostra!" (Marco 7:9).
Si deve mettere da parte l’uno per potere portare l’altro al suo posto.

ULTIMA VOLONTÀ

Ogni comunità o chiesa ha il diritto di credere e di fare ciò che vuole. Se qualcuno però pretende di essere o di appartenere alla chiesa dell’Iddio vivente, cioè alla chiesa di Gesù cristo, allora bisogna che la parola di Dio e il testamento di Cristo vengano accettati nella propria ampiezza cosa come ci sono stati lasciati. Dunque, dove tutti questi dogmi e tutte quelle tradizioni che furono aggiunte nel corso della storia della chiesa possono trovare posto? Non appartengono assolutamente al testamento lasciato dal signore. Il pensiero che le chiese organizzate siano un’istituzione di Dio e che debbano insegnare ad agire qui sulla Terra al posto di Cristo si è fermamente radicato nella coscienza degli uomini. Ma cosa sono in realtà? Nel piccolo catechismo leggiamo riguardo al tema "i comandamenti della chiesa" quando segue: "Cristo ha conferito ai capi della chiesa il diritto di dare dei comandamenti. Egli vuole che osserviamo i comandamenti della chiesa per amore verso di Lui". Dove e quando Cristo avrebbe detto una tale cosa? I comandamenti di Dio furono dati già molto tempo fa e dovrebbero essere conosciuti da tutti. Purtroppo, l'umanità ha considerato i comandamenti della chiesa quali comandamenti di Dio e, così si è smarrita. Nel tempo di Costantino la chiesa mondanizzata fu riconosciuta quale chiesa. Nel 313 d.C., tramite abili stratagemmi politici, Costantino iniziò a tirare il Cristianesimo e il paganesimo dalla sua parte, per scopi propri. Per sua iniziativa, il Concilio di Nicea fu convocato.
Dopo il 325 d.C. favorì tanto la costruzione di chiese quanto quella di templi pagani. Sotto il suo dominio li cristianesimo mondano prese una forma stabile e così divenne all'interno dell'impero romano una potenza spirituale mondiale. Eusebio vide in Costantino il salvatore che li avrebbe tratti dalla loro profonda distratta. Dopo le atroci persecuzioni dei Cristiani, da Nerone fino a Diocleziano, si cominciò allora a respirare di nuovo.
Nell'anno 380 fu posta fine alla libertà religiosa in generale durante il regno di Teodosio I e di Graziano. Fin là erano esistite alcune comunità di credenti che sussistettero accanto al cristianesimo riconosciuto dallo stato. Da quel momento si costrinsero i cittadini, tramite il potere politico, a diventare dei cristiani "romani". Questo processo fu portato a termine sotto Giustiniano (527-565). La chiesa fu d'allora in avanti definitivamente la chiesa riconosciuta dallo stato, cioè la chiesa di stato, e i preti diventarono dei funzionari statali. Con la decadenza dell'impero romano pagano si stabilì il predominio religioso di Roma. Il crudele Medio Evo cominciò; passarono circa mille anni fino all'avvento della Riforma. Il dominio assoluto dello stato e della chiesa in cui la chiesa quasi sempre trionfava ebbe per conseguenza la persecuzione di tutti gli altri veri credenti. Dei popoli interi furono cristianizzati con la forza. Milioni patirono la morte di martire, tra di loro centinaia di migliaia di Giudei che furono marchiati quali "assassini di Cristo" e "nemici di Dio". La chiesa divenne un fattore di potenza politica. Già durante i due primi secoli dopo Cristo diversi insegnamenti immaginari furono introdotti. E' però durante il terzo secolo che cominciò la loro generale messa in pratica in modo forzato. L'osservanza di tutti i nuovi insegnamenti e di tutte le nuove pratiche fu imposta. Il crocifisso e il segno della croce, i ceri e l'incenso furono introdotti. Sempre più cose nuove furono aggiunte: la venerazione dei santi, il sacrificio quotidiano della messa e molte altre cose ancora. Al Concilio di Efeso, nel 431 d.C., fu proclamata la venerazione di Maria quale madre di Dio e intorno all'anno 500 il clero cominciò a vestirsi in modo uniforme. Seguirono poi la festa in onore della vergine Maria, il baciare del piede del papa, la venerazione delle immagini e delle reliquie, la venerazione di Giuseppe, il digiuno del venerdì seguirono.


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