Casina




Cenni storici

Casina, ora ameno ed accogliente centro turistico di media montagna, all'origine della valle del Crostolo, fu, in periodo canossano, luogo di transito abbligato da Carpineti a Canossa e conserva perciò notevoli vestigia del periodo matildico: i resti del castello di Sarzano, che domina la valle, l'antica pieve di Paullo, l'intatto oratorio di Beleo e l'appartata chiesetta di Pianzo, oltre a numerosi luoghi con tracce di antichi insediamenti.
Sarzano fu definito da Corrado Ricci, storico ravennate, sul "Fanfulla" nel 1885 "una delle rocche più eleganti e meglio conservate dell'Appennino emiliano, che qui appare stupendamente pittoresco, nè i possessi della contessa Matilde hanno forse castello più artistico".
Conserva ora il mastio quadrato a merli e piombatoie, il portale d'ingresso e l'alta torre, adibita per lungo tempo a campanile, che mostra ancora gran parte dell'originale muratura in corsi paralleli di conci arenacei.
Già possesso nel 958 di Azzo Adalberto, pro-avo di Matilde, passò, alla morte della contessa, alle dipendenze del monastero di canossa, poi al Comune di Reggio, ai Fogliani, ai Canossa, ai Vicedomini, ai Carandini che ne curarono l'ultimo restauro nel 1698.
La pieve di Paullo è confermata come soggetta alla Chiesa di Reggio fin dal 980 da Ottone II; il vicino castello di Lezzolo risale agli inizi del 1000 come possesso di Guido, uomo d'arme di Tedaldo, avo di Matilde. Conserva la struttura panoramica con colonne e capitelli scolpiti di notevole interesse ed è in posizione suggestivamente panoramica.
Beleo è costruita su di una collinetta boscosa in un'ampia vallata verde. Il suo oratorio è di modeste dimensioni, in conci di pietra accuratamente squadrati, posti in opera senza malta cementizia. La facciata, semplicissima, è a capanna con in alto una fascia in pietra sagomata ed una finestra a feritoia: l'abside è un miracolo di eleganza con in alto una cornice in pietra, con, sotto, piccoli conci a dente di sega che sovrastano archetti monolitici con i peduncoli scolpiti di piccole figure.
Concesso in enfiteusi con le terre vicine a Bonifacio di Canossa, si è conservato, anche per recente restauto, fino ad oggi, oggetto di culto delle popolazioni locali.
Pianzo è una località antichissima, forse già abitata in epoca preistorica, come attestano i ritrovamenti di Monte Venere e di Bosco Cernaieto. La fondazione della chiesa di Pianzo, posta solitaria, su un poggio e con ampio verde sagrato, risale all'epoca longobarda e insieme con il castello, di cui non si hanno tracce sicure, fu forse possesso di Azzo Adalberto. Il territorio di Pianzo, al quale appartiene anche il borgo di Montale con la sua caratteristica casa-torre, è citato nelle bolle dei papi Stefano IX (1057) e Alessandro II (1072) fra i beni del Monastero di San Prospero. La chiesa, che fu restaurata piu volte, ha nelle tre facce dell'abside murate pietre portanti un archetto o lunetta, resti di un antico cornicione simile a quello dell'oratorio di Beleo.
Da ricordare, in territorio di Casina, i numerosi borghi medievali (Bergogno, Votigno, Vercallo, Croveglia, etc.) e il castello di Leguigno di epoca, però, posteriore al periodo canossiano.
Casina è dotata di comoda rete stradale, di buona struttura ricettiva e di singolari bellezze paesaggistiche, quali ad esempio il colle di Sarzano, Monchio de' Ferri e la pieve di Paullo.




Alcune foto

Panorama di Casina:

Casina


Casina in inverno:

Casina in inverno


Il castello di Sarzano:

Il castello di Sarzano

Il castello di Sarzano


L'oratorio di Beleo

L'oratorio di Beleo


Il castello di Leguigno

Il castello di Leguigno


La chiesa di Pianzo

La chiesa di Pianzo


La Pietra di Bismantova

La pietra di Bismantova


(Grazie a Christian per molte di queste foto).





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[La canzone in sottofondo è "Fake plastic trees" dei Radiohead.]

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