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Il valore dell’esperienza
di Thomas Haines
(tratto dalla rivista AOPA PILOT settembre 2001 – traduzione e sintesi di Domenico Caputi)


Statisticamente gli eventi metereologici e le manovre a bassa quota provocano ai piloti più incidenti di tutte le altre categorie di eventi.
In realtà, tuttavia, noi piloti siamo i peggiori nemici di noi stessi. In breve è la nostra carenza di esperienza che impedisce ad alcuni di noi di volare un giorno in più. Dovremmo essere così bravi da formare il cervello di ogni nuovo pilota con l’esperienza di quelli dalle barbe grigie che le hanno viste e vissute di tutti i colori.
Purtroppo non viviamo così a lungo da fare tutti gli errori necessari ad acquisire esperienza tale da farci diventare super-piloti. C’è un solo modo di acquisire esperienza ed è quello di volare. L’istruzione e la tecnologia ci può aiutare ma l’esperienza è la sola migliore maestra per ricordare quello che potrebbe accadere. Tre recenti incidenti dimostrano questa affermazione.

Pochi mesi or sono un pilota di un Beech Bonanza ed un suo amico sono rimasti uccisi nella manovra di rientro poco dopo il decollo perché, come riportato dal pilota, avevano la cofanatura aperta. Il rapporto dell’ NTSB (agenzia sicurezza volo) ha accertato che lo sportello della confantura aperto, assieme alla inesperienza del pilota, avevano contribuito all’incidente. L’istruttore che aveva volato alcuni giorni prima aveva riferito che la cofanatura tendeva ad aprirsi in decollo e gli addetti alla manutenzione avevano riferito che i proprietari avevano chiesto per l’istallazione di un altro chiavistello di trattenuta.
Non ho mai volato con un Bonanza la cui cappottatura fosse libera al vento, tuttavia diversi istruttori esperti del Bonanza mi hanno riferito che avrebbe volato perfettamente anche con lo sportello di raffreddamento della cofanatura aperto, come era avvenuto durante le prove di certificazione del velivolo.
Alcune volte mi è accaduto di volare con lo sportello della gabina di un Piper o di un Bonanza aperto e, pur se non è la stessa cosa di una cofanatura aperta, posso dire che non ha alcuna influenza particolare sulle caratteristiche di volo, anche se mai nessun istruttore lo fa in fase di scuola. L’apertura dello sportello provoca molto rumore ed una forte turbolenza nell’abitacolo e non è assolutamente possibile riuscire a chiuderlo in volo; ma si può benissimo rientrare con calma in campo e provvedere alla chiusura a terra.
Nel caso indicato invece il pilota ha interrotto la salita e cercato di rientrare in campo tenendo una rotta molto bassa ed entrando nello stallo classico al momento della virata tra base e finale. Il pilota era a conoscenza del difetto del chiavistello ma non era preparato ad affrontare un volo con la cofanatura aperta perché non lo aveva mai fatto prima. Non vi consiglio di volare con gli sportelli aperti, tuttavia la prossima volta con un esperto istruttore provateci e vedrete che l’aereo vola normalmente e così avrete aggiunto un tassello alla vostra esperienza.

Rimanere senza benzina è un altro scenario di incidente che può essere evitato dopo una adeguata esperienza del mal di fegato che si sente quando abbiamo dubbi circa il quantitativo di benzina che abbiamo a bordo. E’ accaduto a molti nuovi piloti almeno una volta. A me è accaduto con un Cessa 172 durante un volo in cui avevo in testa un particolare aeroporto per fare rifornimento e, pur essendo incerto su quanta benzina avevo a bordo, ho trascurato (e sorvolato) diversi altri ottimi aeroporti che erano una valida alternativa per il rifornimento! Così ho continuato a volare con l’ansia che il motore si poteva spegnere in ogni momento scoprendo poi a fine volo che avevo ancora sette galloni a bordo sufficienti per la riserva obbligatoria del VFR di 30 minuti di autonomia.
Anche oggi che volo con computer e GPS il dubbio è sempre in agguato poiché i dati che immetto negli strumenti possono essere errati ma il computer non lo sa ed allora non avrei con chi prendermela.
E’ accaduto anche che dopo un’intensa attività addestrativi diurna con un Cessa 150 l’istruttore ha continuato a volare anche dopo le effemeridi per un addestramento in VFR notturno ed il motore si è piantato in decollo quando l’allievo ha richiesto la massima potenza. Fortunatamente sono riusciti a riatterrare nella rimanente pista andando a sbattere contro la recinzione. Tuttavia i successivi accertamenti hanno riscontrato che il velivolo aveva volato per 3,8 ore dal primo decollo e che a bordo vi era solo mezzo gallone per serbatoio, mentre è notorio che nessun 150 può volare per 4 ore senza rifornimento mento neanche a regime di minimo consumo!

Un altro allievo non ha avuto tempo di fare alcuna esperienza. Dopo accurate raccomandazioni del suo istruttore circa i pericoli del volo a bassa quota, autorizzato per il primo volo da solista, è stato visto volare basso e senza rotte precise sulla casa dei genitori chiamandoli per giunta con il suo cellulare per avvertirli del suo sorvolo. In breve l’aereo è entrato in vite e l’allievo è morto.
Un’altezza di sicurezza ed un accurato controllo della velocità eliminano tutti gli incidenti da bassa quota. Non è un concetto difficile, sfortunatamente pochissimi lo hanno potuto apprendere con l’esperienza. (Nota del Traduttore – Perciò non volate mai sulle case di vostre mogli, amanti, fidanzate, genitori, parenti o amici è la situazione di massimo pericolo per i piloti dilettanti – se proprio volete provate prima con l’istruttore su come si fa e poi … fate pilotare un vostro amico esperto e non emotivamente coinvolto! ).

Un’altra situazione molto pericolosa e difficile è il volo in nube. Un’alta percentuale di incidenti avviene infatti per ragioni meteorologiche. Tuttavia qui la tecnologia vi può aiutare anche con strumenti molto sofisticati, tuttavia tenete presente che i normali strumenti giroscopici possono dare false indicazioni per normale degrado della pompa a vuoto o essere variamente starati. (Nota del Traduttore – Il miglior consiglio è di evitarle – se ci siete dentro mettete l’autopilota ed aspettate - piloterà sempre meglio lui di voi!)

In conclusione volate il più frequentemente possibile per accumulare esperienza. Volate anche più spesso con piloti più esperti di voi che possano passarvi le loro esperienze. Trarrete molto giovamento da questo.






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