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(21/06/2005)
Cavolate varie (25/7/2004)
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1879
14 marzo: forse ho sbagliato… quasi… 1984 La famiglia si trasferisce da qui a li, sempre a San Baronto. 1985 Luca riceve in regalo la Lego, non riuscirà più a separarsene. 1988 In autunno entra alla Petersschule, una scuola elementare cattolica gestita da giovani spogliarelliste. 1989 Frequenta il Luitpold Gymnasium di Monaco senza mai sapere ne che cosa fosse ne che cosa ci facesse. 1989-90 Comincia ad interessarsi di fisica, di matematica, di filosofia, di astronomia, di storia, di letteratura, di religione, di analisi matematica, di scienza delle costruzioni, di fare il mascarpone, di potare le aiuole, di fare l’erba, di vendere l’erba appena fatta e di bere. 1990 Tutte le cose che aveva precedentemente imparato, le dimenticò in due giorni per colpa di una testata contro un vaso di fiori. 1992 In inverno tenta l’esame di ammissione al politecnico di Zurigo-Cantagrillo (ora ETHC: Eidgenössische Technische Hochschule Cantagrillen), ma è bocciato per aver portato una tesi dal titolo: Come ipnotizzare una gallina e dimostrare che anche lei avrebbe potuto scrivere l’Amleto. 1993 Rinuncia alla cittadinanza pistoiese perché non aveva mai saputo dove fosse Pistoia e non sopportava la loro mentalità militare prussiana. 1994 Diventa cittadino onorario di San Baronto a soli 11 anni. Il paese fa costruire un monumento raffigurante le sua terga e lo pone in mezzo alla piazza principale. Dopo tre giorni viene tolto perché distraeva le belle donne. 1995 Scrive il suo primo articolo scientifico, Conclusioni tratte dal fenomeno del peto. D’estate insegna come supplente alla scuola tecnica Wuber e in autunno da ripetizioni in un collegio privato di giovani pornodive a Schaffhausen. Inizia a lavorare a una tesi di dottorato sulle forze intermolecolari nei peti. 1996 La sua tesi dottorato viene rifiutata dall’università di Santomato Ketchup. 1998 Finisce di scrivere la sua prima opera: L’Autobiografia Autobiodegradabile. 2000 Luca sottopone la tesi di dottorato, Su una nuova determinazione delle dimensioni molecolari delle civette, per la pubblicazione, ma gli sputano in un occhio a sua scelta. Inoltre pubblica tre dei suoi lavori scientifici più importanti: Su un punto di vista euristico sulla generazione e la trasformazione delle salamandrine occhialute; Sul moto di particelle in sospensione in un fluido non in quiete attraverso il teorema di Bernelli; Elettrodinamica a metà prezzo. 2000-01 Scrive l’altra sua grande opera, Il serial killer che c’è in noi e quello strano formicolio sotto il piede destro, che lo porterà al successo mondiale (se per mondo intendiamo il comune di Pistoia e Quarrata). 2001-02 Scrive Sono le sette e un quarto e non so che titolo dare a questo libro. Scrive anche un articolo sulla relatività ristretta, L’inerzia di un corpo dipende dalla sua voglia di lavorare?, pubblicato a novembre. 2001-02 Scrive Aporie della tautologia avanzata in campo fisico e quantistico, e ancora oggi non sa cosa vuole dire. Accetta anche di dirigere l’Istituto di fisica dell’Università di Prato, ma il 1° Aprile per scherzo dice che si licenzia, solo che non era il 1° aprile, ma il 2: perde il lavoro per colpa di un calendario difettoso che conteneva due volte il 1° aprile. 2004-05 Non sapendo cosa fare scrive questo libercolo e soprattutto, come ormai è consuetudine, si scrive anche la vita, questa che avete appena letto! Sono proprio io ogni volta a riscriverla…
La vita (vecchia)
Luca
Nelli, filosofo, matematico, scrittore, musicista, fisico, astronomo San
Barontano (Empoli 1983 – è tuttora vivo). A quindici anni conosceva già a
fondo le lingue classiche, aveva letto gli scrittori greci e latini e
intrapreso lo studio della scolastica. Cominciò poi a leggere i moderni:
Giobbe Covatta, Alessandro Bergonzoni, Jacopo Fo, H. P. Lovecraft, E. A. Poe,
Nietzsche e aderì al non far nulla scolastico. Nel 1993 divenne magister
philosophiae a Cantagrillo (nella repubblica di San Baronto) discutendo una
tesi sul principio di individuazione del punto G (De principio individui punti
G), nella quale faceva proprie le posizioni. Nel 1996 si laureò in
cleptomania presso l'università di San Baronto alto, discutendo la tesi De
coprolalia. Il trattato De cazzibus tuis, pubblicato nello stesso anno, è
ricordato in tutte le storie della logica come un'anticipazione importante
della logica simbolica che ritroveremo nella Divinissima Commedia (del
ridere). Intanto diventa, a Norimberga, un bel niente, ma si impegna a fondo,
entrando in rapporti di amicizia con il barone di Bagvanangraburg.
Contemporaneamente, in cinque anni di attività fecondissima egli dette prova
del suo ingegno multiforme pubblicando, nell’estate 2000
“L’autobiografia Autobiodegradabile”, poi nell’inverno 2000-2001 “Il
serial-killer che c’è in noi e quello strano formicolio sotto il piede
destro”, poi nell’estate 2001 “Sono le sette e un quarto e non so che
titolo dare a questo libro” e infine nell’inverno 2002 “Aporie della
tautologia avanzata in campo fisico e quantistico”. Tuttora sembra stia
scrivendo un’opera di argomento teologico. A proposito delle ambizioni
pratiche, alle quali si è già accennato, va detto che nei suoi sfortunati
tentativi di trovare una ragazza, Luca perseguì sempre due grandi obiettivi:
quello di essere sempre dolce, carino e simpatico e quello di ……………
(avete capito). Lasciò la Pistoia verso la fine dell'anno (quale, non lo so)
per andare ad Hannover a ricoprire il posto di bibliotecario di corte
offertogli dal duca di Brunswick-Luneburgo. Ma la sua fama è legata
soprattutto alle tracce profonde lasciate nei campi più vari del sapere. Come
matematico, scrisse il trattato De nulla utilitate mathematicae recentis, che
conteneva ormai le linee definitive della sua matematica. Sulla priorità
della scoperta si accese un'aspra polemica fra Luca e Leonardo da Vinci. Come
geologo, non fece nulla. Come storico, non fece nulla. Come cleptomane, fu
arrestato. Nei
Nuovi saggi sull'intelletto umano (2012), distingueva tra geni e quelli che
dicevano di esserlo, lui si è sempre dichiarato un genio. Adesso
si trova al liceo scientifico di Pistoia e quest’anno (2002) ha l’esame di
Stato, quindi vi saluto e vado a studiare. Comunque
sono sempre io, Luca Nelli a scrivermi la vita.
Le opere
Il grande contributo di Luca alla letteratura italiana è un contributo di stile, rigore ed economia legato alla profonda capacità di scrivere cazzate con estrema facilità (ero partito bene e ho finito in meglio).L'asciuttezza della sua scrittura, che tanto ha affascinato romanzieri come Guido Bruschi e Enrico Compiani, e frutto di una rigorosa riduzione alla semplicità sintattica del parlato, della scelta di un vocabolario assolutamente quotidiano (meglio non so scrivere, altrimenti non prendevo 5/6 ai compiti di italiano) e dalla capacità di scrivere cavolate che forse le sogna la notte, ma che altrimenti sono frutto di una grande mente. Riesce a manipolare vecchie cavolate cadute in disuso e a farle tornare come nuove inserendole in un nonsense continuo, o ad inventarne delle nuove con la semplicità con cui Einstein arrivò alla formula E=mc2, facendosi apprezzare dal pubblico in tutte le sue molteplicità. |
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