cosa direbbe

PIER PAOLO PASOLINI

Segnalato da Sandro, MGP

Pier Paolo Pasolini (1922-1975), regista, poeta e scrittore, fu uno dei maggiori critici di quell'Italia borghese che era nata sulla scia del boom economico. Comunista e anticonformista, dopo gli episodi di Valle Giulia (scontri tra sessantottini e polizia), stupì tutti accusando gli studenti che occupavano, in questa famosa poesia pubblicata dall' "Espresso" l'11 maggio del 1968:

"Adesso i giornalisti di tutto il mondo
(compresi quelli delle televisioni)
vi leccano (come ancora si dice nel linguaggio
goliardico) il culo. Io no, cari.
Avete le facce di figli di papà.
Buona razza non mente.
Siete pavidi, incerti, disperati
(benissimo!) ma sapete anche come essere
prepotenti, ricattatori, sicuri e sfacciati:
prerogative piccolo-borghesi, cari.
Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte
coi poliziotti,
io simpatizzavo per i poliziotti.
Perchè i poliziotti sono figli di poveri.
Vengono da subtopaie, contadine o urbane che siano.
Quanto a me, conosco bene
il loro modo di essere stati bambini e ragazzi,
le preziose mille lire, il padre rimasto ragazzo
anche lui,
a causa della miseria che non dà autorità ..."


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