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Da www.gazzetta.it

 

Azzurrini belli e sconfitti

L'amichevole di Neuchatel finisce 2-1 per la Svizzera; gol di Baumann e Marazzi per i rossocrociati; al 90' Brighi. Tre pali degli azzurri.

 

 

 

 

NEUCHATEL, 29 aprile 2003 - Come si fa a perdere 2-1 contro la Svizzera? Chiedetelo alla piccola Italia di Claudio Gentile: con un'incursione improvvisa sulla fascia e un tiro dalla distanza che mai ti aspetti. Poi più nulla o quasi. Mettiamola così: l'Under 21 azzurra concede l'amichevole di Neuchatel ai pari età rossocrociati, forse con una sufficienza che deve far riflettere, soprattutto perché quando gli azzurrini decidono di giocare, colpendo tre pali e fallendo più reti, per i padroni di casa non c'è storia.

Archiviato il caso Cassano (la rosa abbonda di piccoli fuoriclasse), Gentile schiera una formazione di tutto rispetto poiché considera il test importante in vista della trasferta finlandese valevole per la qualificazione alla fase finale dell'Europeo di categoria. Ma non fai nemmeno in tempo a capire qualcosa sull'avversario che un'improvvisa galoppata di Muff sulla destra prende in contropiede la difesa italiana che lascia Baumann libero di infilare Amelia. La reazione dell'Italia c'è. Prese le misure, infatti, la formazione di Gentile fa la differenza in campo regalando almerno un quarto d'ora di buon calcio. Intermittente Dalla Bona, è Brighi a dettare le regole e le incursioni di Pinzi e Lavecchia sono ossigeno per Sculli e Borriello. Soprattutto per l'empolese, che colpisce il primo dei tre pali azzurri.

Nella ripresa Challandes inserisce Vonlanthen e Marazzi, due autentici talenti: il primo cursore istancabile sulla fascia sinistra, il secondo autore di un pallonetto da quasi metà campo che beffa Amelia. Appena il tempo di riordinare le idee e poi è solo Italia. Gentile inserisce finalmente D'Agostino al posto di Lavecchia e a seguire Gilardino per Sculli. L'ingresso del barese è linfa vitale. Il gioiello di Tardelli regala brio e fantasia alla manovra. Nelle cinque nette occasioni da gol, palo compreso di Gilardino, c'è il suo zampino e quando arriva al 45' la meritata rete di Brighi ecco puntuale - subito dopo - l'ennesimo legno, quasi a confermare che il 2-1 è solo una questione numerica e niente di più.

 

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