Oscuramenti al Cisterna Summer Festival

Oscuramenti si è piazzato terzo al CSF, come potete anche vedere nella sezione premi. In occasione del Festival, il film è stato recensito da diversi critici:

Emil Secondo giorno di proiezioni per il Cisterna. Oscuramenti di Medusa (ex Hecates) è un film diretto da Michael Lindsay - Hogg, al suo debutto nel cinema virtuale. La pellicola inizia con qualche fatica, dipeso forse da una sceneggiatura poco dettagliata, che punta molto sui dialoghi degli attori... brillanti ed efficaci. Sicuramente un progetto rischioso, ma di grande interesse per un festival, quello di Cisterna, ultimamente un po' monocorde. La produttrice, assente da molto tempo, ha un bagaglio "Cinematikiano" non indifferente e punta sulla qualità degli interpreti che sullo stile un pò standard del regista. Oscuramenti comunque è un buon film e fa ben sperare nel futuro della società presieduta Medusa.

VOTO: ***1/2
Morpheus Ritorno in attività di Medusa (ex Hecates) con la sua nuova Gorgon Stare con un medio-metraggio d'essay.
"Oscuramenti" è un film sicuramente strano, ma molto originale e di grande effetto. Un po' difficile da seguire, soprattutto all'inizio, ma anche per questo la pellicola presenta un fascino e un'eleganza particolari. La sceneggiatura è basata in gran parte sui dialoghi (di buon effetto) e i flashback. Ottima la regia dell'esordiente Michael Lindsay-Hogg che sfrutta il contatto degli attori con la macchina da presa, ottenendo risultati più che positivi, soprattutto nei flashback. Il cast è ben allestito, con attori ben calati in parte e senza nomi di grande risonanza. I quattro interpreti se la cavano piuttosto bene con Marsters e Gibson che tengono ottimamente la scena. Il finale lascia un po' spiazzati, ma probabilmente è quello che si voleva ottenere. Buona la locandina. Nel complesso un buon lavoro per la neo-(ri)-nata Gorgon Stare, che fa ben sperare per il futuro.

VOTO: ***1/2
Salvatore Gabrieles Difficile da giudicare un film dove un uomo vestito di nero fa un terzo grado ad un uomo vestito di blue mentre un uomo vestito di verde trascrive la conversazione tra i due. La chiave del racconto è sicuramente l'Uomo, ma quale che sia non ci sono arrivato. Anche qui cinema surreale, asettico, freddo, probabilmente metaforico, difficile da penetrare (almeno per me) e quindi da giudicare.

VOTO: **1/2
TomoVox Torna il Cisterna, che, come ogni anno, porta nuove sorprese. Una di queste è il gradito ritorno di Medusa (ex Hecates), che proprio al Cisterna aveva debuttato due anni fa con "Il fuoco e la tempesta". Questa volta è pronta a dare battaglia con un mediometraggio tratto da un racconto di Paul Auster (Smoke, Blue in the face). Il risultato? Beh, da un punto di vista oggettivo, la sceneggiatura è ben scritta, il cast se la cava più che bene (ho trovato molto surreale il personaggio di Green) e la storia incuriosisce, essendo abbastanza enigmatica. Forse è proprio questo alla fine il "difetto" del film, ma qui il giudizio diventa soggettivo. Secondo me, il film vuole farci porre delle domande (anche se prevediamo dall'inizio che non troveranno risposta). Personalmente, il finale mi ha lasciato freddo, e se devo essere sincero appena terminato non mi sono impegnato a rifletterci su (ma divido questa colpa 50 e 50 tra me e il film, comunque).

VOTO: ***
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