MIKY & GENNY

PARALLELOGRAMMI E FASCIO DI RETTE PARALLELE ---> INDICE

PARALLELOGRAMMI

Dicesi parallelogrammo un quadrangolo i cui lati opposti sono paralleli.
Due lati opposti del parallelogrammo si chiamano basi, mentre la loro distanza si chiama altezza.


Il parallelogrammo è una figura convessa. Infatti, si può considerare come formato dalla parte comune a due strisce ciascuna limitata dalle parallele a cui appartengono due lati opposti e le strisce sono figure convesse.


TRAPEZIO

Dicesi trapezio un quadrilatero con soli due lati paralleli
.
I lati paralleli si chiamano basi del trapezio, la loro distanza, altezza.
Un trapezio si dice isoscele se i due lati non paralleli sono uguali.

Un trapezio si dice rettangolo se uno dei due lati non paralleli è perpendicolare alle basi.

Teorema - Un
parallelogrammo è diviso da una sua diagonale in due triangoli uguali.
Ipotesi: sia AB una diagonale del parallelogrammo ABCD.
Tesi: si vuole dimostrare che i due triangoli ABC e ADC in cui il parallelogrammo è diviso dalla diagonale AC sono uguali.
Dimostrazione
Infatti, i due triangoli ABC e ADC hanno il lato AC in comune, gli angoli α e α' uguali , perchè alterni interni fra le parallele AB e CD e la trasversale AC, ed uguali gli angoli β e β', perchè alterni interni fra le parallele AD e BC e la stessa trasversale AC; pertanto, per il secondo criterio di uguaglianza dei triangoli, i due triangoli ABC, ADC sono uguali.


Teorema - In un
parallelogrammo si verifica quanto segue:
1)-i lati opposti sono uguali;
2)-gli angoli
opposti sono uguali
;
3)-le diagonali si dimezzano scambievolmente
.
Ipotesi: sia dato il parallelogrammo ABCD.
Tesi
: si vuole dimostrare che:
1)-sono uguali i lati opposti AB=DC e AD=BC,
2)-
sono uguali gli angoli opposti  δ=δ',
3)-le diagonali s'intersecano in un punto O che divide ciascuna di esse in parti uguali, cioè AO=OC, BO=OD.

Le tre parti del teorema si dimostrano separatamente.

Dimostrazione 1)
Per 
il teorema precedente, la diagonale AC divide il parallelogrammo ABCD in due triangoli ABC, ADC uguali, quindi sono uguali i lati opposti agli angoli uguali, cioè AD=BC, opposti rispettivamente agli angoli α' e α e AB=DC, opposti rispettivamente agli angoli β' e β, come volevasi dimostrare.


Dimostrazione 2)

Dall'uguaglianza dei 
due triangoli ABC e ADC segue l'uguaglianza degli angoli in B e in D, δ' e δ, opposti al lato comune AC e l'uguaglianza degli angoli in A e in C, in quanto somme di angoli rispettivamente uguali: α+α' e β+β'.

Dimostrazione 3)

Si indica con O il punto d'intersezione delle due diagonali, che certamente s'intersecano, perchè gli estremi dell'una stanno dalla parte opposta rispetto all'altra. I due triangoli AOB e COD hanno uguali i lati AB e DC, perchè sono lati opposti del
parallelogrammo, gli angoli α e α' uguali, perchè alterni interni fra le parallele AB e DC e la trasversale AC e gli angoli β e β' uguali, perchè alterni interni fra le stesse parallele e la trasversale BD; sono quindi uguali. Segue che AO=OC, perchè opposti agli angoli uguali β e β' e BP=DO, perchè opposti agli angoli uguali α e α'


Teorema - Un quadrangolo è un
parallelogrammo:
1)-se ha uguali le coppie dei lati opposti
; oppure
2)-
se ha uguali le coppie di angoli opposti; oppure
3)
-
se le diagonali si dimezzano scambievolmente.
Le tre parti del teorema si dimostrano separatamente.

Ipotesi 1)
- nel
quadrilatero ABCD sono uguali i lati opposti AB e DC ed uguali gli altri due lati opposti AD e BC.
Tesi
: si vuole dimostrare che il quadrilatero è un
parallelogrammo.
Dimostrazione 1)
Infatti, i due triangoli ABC, ADC sono uguali, perchè hanno i tre lati rispettivamente uguali, AB=CD e AD=BC, per ipotesi, ed AC in comune. Allora, sono uguali gli angoli opposti al vertice α e α', perchè opposti ai lati uguali BC, AD, e siccome sono alterni fra le rette AB e DC, queste sono parallele. Inoltre, sono anche uguali gli angoli β e β', perchè opposti ai lati uguali DC e AB; e siccome sono alterni interni fra la trasversale AC e le rette AD e BC, queste sono anche parallele. Il quadrilatero ABCD, avendo i lati opposti paralleli, è un parallelogrammo.


Ipotesi 2
): ne
l quadrilatero ABCD siano uguali gli angoli opposti in A e in C, α e α', e gli angoli opposti in B e in D, β e β'.
Tesi: si vuole dimostrare che il quadrilatero è un parallelogrammo.
Dimostrazione 2)
Poichè α=α' e β=β', si ha che la somma degli angoli in A e in  B è uguale alla somma degli angoli in C e in D, cioè: α+β=α'+β', e poichè la somma degli angoli di un quadrilatero è uguale a quattro angoli retti, ciascuna delle due somme precedenti α+β e α'+β' è uguale a due angoli retti. Pertanto gli angoli in A e in B, α e β, sono supplementari e siccome sono coniugati interni fra la trasversale AB e le rette AD e BC, queste sono parallele. Analogamente si dimostra che sono parallele le rette AB e DC. Il quadrangolo ABCD, avendo i lati opposti paralleli è un parallelogrammo.


Ipotesi 3
): ne
l quadrilatero ABCD le due diagonali AC e BD hanno lo stesso punto medio O.
Tesi: si vuole dimostrare che il quadrilatero è un parallelogrammo.
Dimostrazione 3)
Infatti, i due triangoli AOB e COD sono uguali, perchè hanno AO=OC, BO=OD per ipotesi, e uguali gli angoli γ e γ', perchè opposti al vertice; sono quindi uguali gli angoli α e α', opposti ai lati uguali BO e OD, e siccome sono alterni interni fra la trasversale AC e le rette AB e DC, queste sono parallele. Analogamente si dimostra che sono paralleli i lati AB, DC. Il quadrangolo ABCD, avendo le coppie di lati opposti paralleli è un parallelogrammo.


Teorema - Un
quadrangolo avente due lati opposti uguali e paralleli è un parallelogrammo.
Ipotesi: nel quadrilatero ABCD sono uguali e paralleli i lati opposti AB e DC.
Tesi: si vuole dimostrare che il quadrilatero è un parallelogrammo.
Dimostrazione
Condotta la diagonale AC, si ottengono i due triangoli ABC e CDA, che sono uguali per il primo criterio di uguaglianza, perchè hanno il lato AC in comune, uguali per ipotesi i lati AB e DC ed uguali gli angoli
α e α', perchè alterni interni fra le parallele AB e DC e la trasversale AC; quindi hanno uguali gli angoli β' e β, opposti ai lati uguali AB, DC. Siccome questi angoli sono alterni interni fra la trasversale AC e le rette AD e BC, queste rette sono dunque parallele ed il quadrilatero ABCD, avendo le coppie di lati opposti paralleli è un parallelogrammo.


RETTANGOLO

Dicesi rettangolo un parallelogrammo che ha tutti gli angoli uguali, e quindi retti
.
Se in un parallelogrammo un angolo è retto, anche gli altri tre risultano retti: l'opposto, perchè uguale, e i consecutivi, perchè supplementari.
Un quadrangolo equiangolo è un rettangolo, perchè è
un parallelogrammo con tutti gli angoli retti.



Teorema - Il
rettangolo ha le diagonali uguali.
Ipotesi: sia ABCD un rettangolo.
Tesi: si vuole dimostrare che le diagonali AC e BD sono uguali.
Dimostrazione
Infatti, due triangoli ABD e BAC, rettangoli per ipotesi, rispettivamente in A e in B, hanno in comune ed uguali gli altri due cateti AD e BC, perchè lati opposto del rettangolo. I
due triangoli sono dunque uguali ed hanno perciò uguali le ipotenuse BD e AC.

Teorema - Un
parallelogrammo con le diagonali uguali è un rettangolo.
Ipotesi: il parallelogrammo ABCD ha le diagonali uguali BD e AC.
Tesi: si vuole dimostrare che ABCD è un rettangolo.
Dimostrazione

Infatti, i due triangoli BAD e ABC hanno il lato AB in comune, uguali i lati AD, BC, perchè
lati opposto del parallelogrammo, ed uguali per ipotesi, i lati BD e AC; quindi sono uguali, per il terzo criterio di uguaglianza. Pertanto essi hanno uguali gli angoli in A e in B, opposti ai lati uguali BD e AC. Allora tutti gli angoli del parallelogrammo risultano unguali, cioè retti. ll parallelogrammo ABCD perciò è un rettangolo.

ROMBO

Dicesi rombo un parallelogrammo che ha tutti i lati uguali
.

Un parallelogrammo
che ha uguali i due lati consecutivi è un rombo, perchè ha uguali tutti e quattro i lati. Un quadrangolo con tutti i lati uguali è un rombo, perchè è un parallelogrammo con tutti i lati uguali.



Teorema - In un romb
o le diagonali sono perpendicolari e bisecano gli angoli.
Ipotesi: siano AC e BD ha le diagonali di un rombo ABCD.
Tesi: si vuole dimostrare che AB e CD sono perpendicolari e che bisecano gli angoli α, β, γ e δ del rombo.
Dimostrazione
Sia O il punto d'incontro delle diagonali. I due triangoli AOD e, COD sono uguali per il terzo criterio di uguaglianza, in quanto hanno in comune OD, AO=OC, perchè le diagonali di un 
parallelogrammo si bisecano e AD=DC, per ipotesi. Sono dunque uguali gli angoli μ e λ, opposti a i lati uguali AD e DC, perciò le diagonali AC e BD formando angoli adiacenti uguali, sono perpendicolari. Dall'uguaglianza degli stessi triangoli risulta inoltre l'angolo in D e lati DA e DO uguale all'angolo in D e lati DO e DC, e ciò prova che DO è la bisettrice dell'angolo di vertice D e lati DA e DC del rombo. Analogamente si dimostra che BD biseca l'angolo β, e che la diagonale AC biseca gli angoli αγ.



Teorema - Un parallelogrammo è un romb
o:
1)-se
le diagonali sono perpendicolari, oppure
2)-se una diagonale è bisettrice di uno degli angoli
.
Ognuna delle due parti del teorema si dimostra separatamente.
Ipotesi 1): nel parallelogrammo ABCD le diagonali AB e CD sono perpendicolari.
Tesi: si vuole dimostrare che il parallelogrammo è un rombo.
Dimostrazione 1)
Infatti, si indica con O il punto d'intersezione delle due diagonali e si considerano i triangoli AOD e DOC: essi hanno gli angoli 
μ e λ retti per ipotesi, il cateto DO in comune ed uguali i cateti AO e OC, perchè la diagonale AC è dimezzata da BD; i due triangoli sono dunque uguali ed hanno pertanto uguali le ipotenuse AD e DC, quindi risulta che il parallelogrammo ABCD, avendo uguali due lati consecutivi, è un rombo.


Ipotesi 2)
: nel
parallelogrammo ABCD la diagonale BD è la bisettrice dell'angolo β, cioè divide quest'angolo nei due angoli uguali AB e CD.
Tesi: si vuole dimostrare che il parallelogrammo è un rombo.
Dimostrazione 2)

Infatti, i due angoli di vertice in B e lati BD e BC e vertice in D e lati DB e DA, sono uguali, perchè alterni interni fra le parallele BC e AD, e la trasversale BD; siccome
i due angoli di vertice in B e lati BD, BC e vertice B e lati BA e BD sono uguali per ipotesi, per la proprietà transitiva, si ha che l'angolo di vertica B e lati BA e BD è uguale all'angolo di vertice D e lati DB e DA, quindi il triangolo ABD è isoscele sulla base BD. Allora segue che AB=AD e quindi il parallelogrammo, avendo due lati consecutivi uguali, è un rombo.

QUADRATO

Dicesi quadrato un parallelogrammo che ha tutti i lati e tutti gli angoli uguali
.


Il
quadrato costruito su un segmento dicesi quadrato del segmento. Se un quadrandolo è equilatero ed equiangolo è quadrato. Il quadrato è rombo e rettangolo nello stesso tempo, perchè ha tutti i lati e tutti gli angoli uguali.
Da ciò si deduce il seguente

Teorema - In un quadrato le diagonali sono uguali, perpendicolari e bisettrici degli angoli. Viceversa, un parallelogrammo è un quadrato:
1)-se le sue diagonali sono uguali e perpendicolari
, oppure
2)-se le diagonali sono uguali ed una dI esse è bisettrice di un angolo del
parallelogrammo.

FASCIO DI RETTE PARALLELE

Dicesi fascio di rette parallele l'insieme di tre o più rette parallele
.
Dicesi trasversale di un fascio, una retta che interseca tutte le rette del fascio.
Se si taglia un fascio di rette parallele con due trasversali, si dicono corrispondenti i segmenti che su queste hanno gli estremi sulle stesse parallele. Nella figura seguente, se AA', BB', CC'. sono le rette parallele di un fascio tagliate dalle trasversali r e r', sono corrispondenti i segmenti AB e A'B', BC e B'C', ecc.

Teorema - Se un 
fascio di rette è tagliato da due trasversali, a segmenti uguali sull'una corrispondono segmenti uguali sull'altra.
Ipotesi: si suppone che le rette a, d, c, d di un fascio di rette parallele determinano su una trasversale r due segmenti uguali AB e CD.
Tesi: si vuole dimostrare che i segmenti rispettivamente corrispondenti A'B' e C'D' determinati dalle stesse parallele su un'altra trasversale r' sono pure uguali fra loiro.
Dimostrazione
Infatti, per i punti A e C si conducono le parallele alla trasversale r', e siano E ed F i rispettivi punto d'incontro con le parallele b e d. I due triangoli ABE e CDF risultano uguali perchè hanno i lati AB e CD uguali per ipotesi, uguali gli angoli
α e α', perchè corrispondenti fra le parallele BE e DF, tagliate dalla trasversale r, ed uguali gli angoli β e β', perchè corrispondenti rispetto alle parallele AE e CF tagliate dalla stessa trasversale r. Segue che AE=CF. Ora AE=A'D', perchè lati opposti di un parallelogrammo e CF=C'D' per lo stesso motivo. Risultano dunque uguali fra loro A'B' e C'D'.



Teorema - La congiungente i punti medi di due lati di un triangolo è parallela al terzo lato ed è la metà di esso.
Ipotesi: siano D e E i punti medi dei lati AB e AC del triangolo ABC.
Tesi: si vuole dimostrare che il segmento DE è parallelo al segmento BC e che DE è la metà di BC.
Dimostrazione

Supponendo che DE non è parallelo a BC, per il punto D si traccia DE' parallelo a BC. Poichè per ipotesi è AD=DB, risulta AE'=E'C, cioè E' è punto medio di AC. E ciò non è possibile, perchè altrimenti esistono due punti medi del segmento AC, E ed E'. Dev'essere quindi necessariamente DE parallelo a BD. Si dimostra ore che DE è la metà di BC. Si congiunge E con il punto medio F di BC; risulta EF parallelo ad AB, per la prima parte di questo teorema; dunque il quadrilatero BDEF è un parallelogrammo perchè ha i lati opposti paralleli. E perciò DE=BF; ma BF è uguale alla metà di BC per costruzione, dunque anche DE è uguale alla metà di BC.