Il teorema è così dimostrato.
SECONDO TEOREMA DI EUCLIDE
Il
quadrato costruito sull'altezza relativa all'ipotenusa di un triangolo rettangolo è
equivalente al rettangolo delle due parti in cui divide l'ipotenusa.
Ipotesi: dato un triangolo ABC,
rettangolo in A, sia BC l'altezza relativa all'ipotenusa BC.
Tesi:
si vuole dimostrare che il quadrato AD è equivalente al
rettangolo che ha per lati BD e DC, cioè:
Dimostrazione
Si
costruisce il quadrato dell'altezza AD, il lato BN è uguale
all'ipotenusa BC. Sul lato BN si prende il segmento BP uguale a AD e si
traccia la parallela PQ a BC; si formano così il quadrato BPDQ e
il rettangolo PQMN e risulta: PN=BN-BP=BC-BD=DC. Allora, il triangolo
PQMN ha i due lati PQ e PN rispettivamente uguali alle proiezioni BD e
DC dei due cateti sull'ipotenusa. Si tratta di dimostrare che il
quadrato di AD è equivalente al rettangolo PQMN. Ora, per il
primo teorema di Euclide, applicato al triangolo rettangolo ABC, si
ha: , ossia:
.
Per il teorema di Pitagora, applicato al triangolo ABD, si ha:
Allora le due somme, essendo entrambe equivalenti a q(AB), sono equivalenti fra loro:
Togliendo da queste due somme la parte comune q(BD), risulta: , come volevasi dimostrare.