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IL PACIUGO E LA PACIUGA


Genova, nel santuario di Coronata, si conservano le statue di Paciugo e Paciuga, due curiosi personaggi leggendari di cui è ancora vivo il ricordo. Paciugo era un marinaio, e Paciuga, sua moglie, teneva in ordine la sua dolce casetta. Paciugo si imbarcava spesso in lunghi viaggi, lasciando sola la sua mogliettina. Accadde, però, che durante uno di questi viaggi, mentre si trovava nei mari orientali, Paciugo venne fatto prigioniero dai Turchi e portato schiavo in Algeria. Man mano che Paciuga non riceveva notizie del marito diventava sempre più in apprensione, ma grazie alla fede religiosa non andò mai in depressione, perché pensava alla Madonna e credeva che, anche dopo cent’anni, sarebbe tornato. Sicura dell’aiuto della vergine, tutti i sabati si recava da Genova a Coronata, per inginocchiarsi dinanzi alla sua protettrice. Per dodici lunghi anni continuò in quel suo atto di fede. Finché un sabato un uomo lacero e barbuto arrivò: era Paciugo, ritornato dalla sua lunga prigionia; ma naturalmente sua moglie era al santuario, così Paciugo cercò di informarsi su dov’era Paciuga e si recò da una malvagia vicina che gli affermò che la donna diceva di andare al Santuario, ma in realtà aveva un altro uomo e si vedeva con lui. Tornata Paciuga dal santuario pronunciò queste parole: ”Sei tornato, sei tornato, finalmente! Io lo sapevo, ero certa che la Madonna alla fine mi avrebbe esaudita… Dobbiamo festeggiare! Sabato prossimo andremo insieme a Coronata a ringraziare la Madonna e ad inginocchiarci ai suoi piedi!”
Paciugo disse di sì perché aveva in mente un piano. Siccome Coronata era distante convinse la moglie ad arrivarci in barca, durante tutta la prima metà del viaggio Paciugo remava e remava in silenzio, allora Paciuga chiese spiegazioni e il marito bruscamente rispose: ”Lo so che mentre io ero schiavo in Algeria tu stavi con un altro, e che il santuario era tutta una scusa!”. Dopo pochi secondi saltò addosso alla donna e con un coltello le tagliò la gola, poi appesantendola con un sasso la fece cadere sul fondo del mare. Dopo però, preso dai sensi di colpa, si recò sulla riva, corse verso il santuario e vide un’immagine di donna chinata ai piedi della Vergine: pensò che il suo rimorso aveva preso vita, invece era Paciuga risorta, perché la Madonna, sapendola innocente, le aveva fatto una seconda grazia, riportandola in vita e riconsegnandola al suo Paciugo veramente pentito del delitto commesso.

Daniela R. Andrea V. II F Andora
Edoardo C. Deborah P. II D Arenzano


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