Natura morta con giglio ingr.jpg (49653 byte)SALVATOR DALI'

Natura morta con giglio

 

Un tavolo con in primo piano un ramo di giglio, accanto a ciò che potrebbe rappresentare un pasto frugale ed un angelo sullo sfondo, questo è il quadro che ci sembra simboleggiare meglio la personalità di una persona anoressica, con il desiderio di raggiungere la perfezione fisica, quella del corpo etereo, ed assieme ad essa anche quella spirituale.

Nel saggio "Dalle sante ascetiche alle fanciulle anoressiche" si fa notare come sin dal medioevo il digiuno fosse considerato uno strumento di purificazione per raggiungere la perfezione spirituale, per elevarsi a Dio.

I tempi cambiano, ora la religione non ha più un peso così rilevante, però restano dei punti di contatti con le sante medioevali: si tratta quasi sempre di "fanciulle" cioè di adolescenti, con una sensibilità ed un senso del dovere superiori alla norma e con una forte tendenza all’introspezione. Le lunghe ore di meditazione e di preghiera del medioevo possono corrispondere oggi alle dedizione ed al bisogno di eccellere negli studi o nello sport.

Come le fanciulle medievali, le ragazze anoressiche del 2000 si sentono chiamate al raggiungimento di un ideale nel quale ripongono tutte le loro aspettative, anche a costo della loro stessa vita. Si sottopongono al digiuno, a ore di esercizio fisico massacranti ed è proprio nel vincere i propri bisogni più elementari, come quello del cibo e quello del riposo, che si sentono gratificate, ritenendo che il raggiungimento di questo ideale di Bellezza debba passare attraverso la sofferenza. E non a caso il loro ideale ha perso quelle caratteristiche che sono tipiche del corpo femminile, divenendo sempre più asessuato, etereo… un angelo.

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