Ancora una volta la Sofer apre la strada

 

Il Ministero del Lavoro, con una nota inviata all’Inps, all’Inail ed all’Ispettorato del Lavoro, ha deciso di concedere fino al 18 ottobre del 2000 i benefici pensionistici per l’amianto, previsti dalla legge 257, a tutti i lavoratori Sofer.

E’ una vittoria della ragione scientifica e degli operai che si sono battuti per anni contro l’amianto. In innumerevoli mobilitazioni, gli operai Sofer hanno reso pubblico il loro dramma. Manifestazioni, articoli, libri, hanno fatto conoscere cosa ha comportato l’amianto per la loro salute. Hanno denunciato la politica delle bonifiche annacquate che venivano fatte solo formalmente, ma che non eliminavano dallo stabilimento l’amianto.

Il Ministero ha riconosciuto tutto questo. Ora dovranno essere individuate le responsabilità di chi, dirigenti aziendali ed istituzionali, doveva far sì che la fabbrica fosse bonificata sul serio e non l’ha mai fatto e per questo ci batteremo.

 

La vittoria dei lavoratori della Sofer è una vittoria che però può costare cara. Nei piani di Finmeccanica lo stabilimento di Pozzuoli è da chiudere. Gli industriali, con l’aiuto dei politici e del sindacato si apprestano ad usare ancora una volta l’amianto, come già fecero nel ’95, per agevolare le ristrutturazioni. Ministero, Inail, Inps non hanno avuto perciò molti problemi a riconoscere l’esposizione a tutti i lavoratori Sofer, inclusi gli impiegati e i guardiani. E ciò malgrado l’Asl, nei rilievi ambientali effettuati nei numerosi interventi di bonifica parziale di questi ultimi anni, abbia sempre sostenuto che la presenza delle fibre di amianto disperse nell’aria non ha mai superato i “valori di norma”. Se il Ministero adottasse lo stesso criterio sempre, avrebbero il riconoscimento dell’esposizione all’amianto, generalizzato a tutti i lavoratori ed esteso a tutt’oggi, quasi tutte le fabbriche d’Italia. Invece, le stesse, poche, fabbriche che hanno avuto in questi mesi l’estensione dei riconoscimenti, grazie all’“interessamento” del sottosegretario del ministero del lavoro, Guerrini, lo hanno avuto al massimo fino al ’90 e solo per alcuni lavoratori con specifiche mansioni in determinati reparti. UNA VERGOGNA!!!

E’ chiaro che ciò che ha spinto Guerrini e soci ad un riconoscimento così generalizzato per la sola Sofer, oltre la pressione degli stessi operai Sofer, da anni all’avanguardia nella lotta contro l’amianto, e la volontà di favorire la chiusura dello stabilimento. E’ compito degli operai contrastare questo piano.

 

Il riconoscimento dei benefici pensionistici a tutti i lavoratori della Sofer fino al 2000 è, però, un precedente importante per tutti i lavoratori esposti all’amianto. Finora solo quelli che avevano vinto le cause sulla “continuità” e i lavoratori dell’Avis di Castellammare ne avevano usufruito, I lavoratori dell’Avis perché l’inquinamento d’amianto del loro stabilimento era da tutti riconosciuto ufficialmente fino a dicembre ’99, grazie agli stessi rilievi della Contarp.

Oggi si apre una nuova strada per gli esposti all’amianto.

Gli operai esposti di tutti i settori devono battersi affinché quello che hanno ottenuto gli operai Sofer sia dato a tutti.

NO ALLA POLITICA DI DUE PESI E DUE MISUREI!

A TUTTI GLI ESPOSTI L’ESTENSIONE DEI BENEFICI

PENSIONISTICI CHE HANNO OTTENUTO ALLA SOFER!

 

 

Coordinamento Operaio Contro l’Amianto

 

fip. 23/03/2001                      Per contatti: http://space.tin.it/associazioni/nqrbov/                                         e-mail    rgdis@tin.it

 

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