Memoria sulla persona dell'Avvocato Nelson Morpurgo.
Italiano, internato dal Governo Egiziano dal 28 Maggio 1948.
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Dr. Nelson Morpurgo, del fu Carlo e di Alexina Morpurgo, nato in Cairo d'Egitto il 19 Settembre 1899, ivi residente, domiciliato a Gorizia. Coniugato con Aurelia Montanari il 27 Dicembre 1921, davanti al Parroco di S. Marco in Cairo (Choubra). Cinque figli:
tutti nati in Cairo d'Egitto. Oriundo austriaco di vecchia famiglia di patrioti irredenti.
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Mio padre, Dr. Cav. Carlo Morpurgo, durante la guerra 1915/1918 organizzò e diresse in Cairo il Comitato Pro Irredenti che raggruppava tutti i sudditi austriaci che avevano optato per l'Italia e fu il capo spirituale di oltre 200 famiglie che, nel periodo bellico, gioirono del beneficio della discriminazione da parte delle autorità britanniche in Egitto.
Fui volontario di guerra nel 1915/1918, combattei sul Piave e partecipai alla battaglia finale di Vittorio Veneto.
Ripresi la vita civile ritornando in Egitto presso il mio genitore. Mi laureai in diritto a Parigi nel 1924 e nel 1933 a Roma; e mi occupai esclusivamente dei problemi coloniali italiani in Egitto.
Presidente per oltre 10 anni della sezione del Cairo dell'Associazione nazionale Volontari di guerra. Membro per oltre 5 anni della Federazione d'Egitto dell'Associazione Nazionale Combattenti, svolsi per tutta la mia vita azione filantropica in seno alla Colonia Italiana esclusivamente,e,particolarmente, tra i compagni ex combattenti.
A lato di tale attività mi occupai d'arte e di letteratura.
Membro delle commissioni di esami di maturità scientifica alle scuole italiane durante la guerra, sono pure membro, per la lingua italiana, delle commissioni di esami al Baccellierato francese.
I1 Governo Francese mi decorò l'anno scorso per merito nel campo culturale delle Palme Accademiche.
Figlio di genitori israeliti, mi convertii al Cattolicesimo nell'Aprile 1918. Mi sposai con una gentile, cattolicamente e ho cinque figli educati cattolicamente nelle scuole religiose italiane; le mia due figlie sono sposate con cattolici e religiosamente.
Nel 1938 a cause delle leggi razziali che mi catalogavano ebreo, mi allontanai da ogni attività coloniale.
Nel 1940 venni internato ma, valendomi del disposto dell'art. 3 del Bando Militare Egiziano N°58, che discriminava i cittadini Italiani d'origine israelita, chiesi ed ottenni la mia liberazione.
Non volli più svolgere nessuna azione che potesse compromettere il mio paese e nel corso della guerra mi dedicai a sollevare nei limiti delle mie possibilità e ad aiutare moralmente e materialmente le vittime del razzismo nazi-fascista e i perseguitati del fascismo.
E continuai come per il passato a svolgere la mia attività professionale in aiuto di tutti gli italiani dando loro gratuitamente la mia assistenza legale.
Giammai mi occupai di politica e tenni sempre presente la mia qualità, di italiano.
Con la vittoria degli alleati, con il ritorno della mia Patria alle sue nobili tradizioni ripresi con entusiasmo rinnovato la mia attività coloniale. La colonia italiana aveva bisogno di uomini di buona volontà.
Non sta a me il dire ciò che ho fatto. Le nostre autorità possono testimoniare che da oltre 3 anni lavoro gratuitamente per tutti gli italiani bisognosi. Sono il consigliere legale della Società Italiana di Beneficenza, dell'Ospedale Italiano, della Società Operaie Italiana di Mutuo Soccorso che mi ha nominato suo socio benemerito, della Camera di Commercio Italiana e infine del Consolato d'Italia in Cairo.
Ho dedicato tutto me stesso con passione e assoluto disinteresse all'opera di risollevamento della colonia italiana e di riappacificazione degli animi e ho dato con le mie modeste forze finanziarie quanto ho potuto per i bisognosi.
Il 28 Maggio 1948 il Governo Egiziano ha ordinato il mio arresto e da allora sono internato senza sapere il perché!