Dynamic Soaring è
in pratica un looping (o meglio una serie continua) da farsi con inclinazione +
o - parallela a quella del pendio dal lato sottovento (vedi fig.), la metà
superiore col vento sotto le ali e in coda, così da accelerare, e la metà
inferiore sottovento nella zona di aria calma, così da non perdere la velocità
guadagnata prima sopravvento.
Perché ciò è possibile ?
La massa d'aria nella zona alle spalle del crinale possiamo immaginare che sia divisa in tre parti, quella superiore pulita e laminare, che è la stessa aria del fronte del pendio, quella
centrale, molto turbolenta (il "famigerato" rotore) e quella inferiore, invece, caratterizzata da un'ampia zona di aria calma (per rendercene conto basta osservare l'erba ed i cespugli della zona sottostante che saranno praticamente fermi).
Il modello attraversa quest'ultima zona senza guadagnare molto in accelerazione ma sicuramente non perdendo nulla, in quanto sta lavorando in condizioni di aria ottimale, cioè calma.
Ed ora arriva il bello.... si risale il crinale, si buca il rotore ed insieme si vira in cresta per richiudere, così che spuntando sopravvento riceviamo la spinta già sotto l'ala, si chiude il looping col vento in coda e giù di nuovo nel rotore e,
richiamando infine in aria calma,si risale sù un'altra volta.
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Tanto più si guadagna quanto più si riesce a rendere costante questa traiettoria, intervenendo il meno possibile con correzioni di "rotta", e cercando di infilarsi
nuovamente nel settore sottovento (aria calma) abbastanza vicini al terreno, proprio per sfruttare i vantaggi offerti dalla zona calma e tornare nuovamente in cresta con qualcosa di più in corpo giro dopo giro.
Il diametro del looping dipende dal carico del modello, mentre la velocità raggiungibile dipende dalle caratteristiche aerodinamiche e meccaniche e naturalmente dalla intensità del vento.
Inutile nascondere che i rischi di rottura dovuti ad errori nel pilotaggio (otre a quelli strutturali sempre in agguato, causati dalla forza centrifuga) sono decisamente elevati e la possibilità che del modello resti ben poco da raccogliere
altrettanto, ma chi si avventura nel Dynamic Soaring capisce in breve tempo i rischi che corre, così come sente correre l'adrenalina
nelle vene, e, credeteci, alla fine ci si sente non poco "drogati" da questa nuova emozione, e si cercano, sempre più pericolosamente, nuovi limiti.
Come dicevamo in precedenza il modello per il D S non può certo essere un "galleggione" o "pallone sonda", deve invece
avere spiccate doti di resistenza (quanto più vogliamo raggiungere forti velocità ed accelerazioni, tanto più queste doti devono essere "spiccate"), escludiamo quindi a priori tutti i modelli con ali centinate o con ali in composito ma
senza adeguati rinforzi o longherone per tutta l'ala, quelli aventi comandi con eccessivo gioco o flessibilità, l'ala deve infatti flettere un poco per ammortizzare tutte le turbolenze che incontreremo nella fase di perforazione del rotore (la
flessione non deve comunque essere tale da compromettere il regolare movimento degli alettoni) essere dotata di una buona baionetta, ancor meglio se sono due, servocomandi senza giochi, comandi molto scorrevoli, e per finire, astine di comando e
forcelle robuste (per esperienza personale ci aggiungiamo anche il "millerighe" della squadretta del servocomando).
Non ultimi mettiamoci anche due discreti pollici e molto sangue freddo, e, diciamolo pure.... voglia di giocarsela.
Una parola sulla sicurezza: se deciderete di avventurarvi nel "famigerato" D S, vi
consigliamo di farlo con poca gente e comunque avvisando chi si trova nei dintorni di quanto vi state preparando a fare, in modo che seguano voi ed il vostro modello, poichè se.. per un errore di pilotaggio o per problemi
meccanici, il modello sfuggisse al vostro controllo, si troverebbero con un "proiettile vagante" alla velocità massima e, quel che è peggio, vicinissimo a terra, NON DIMENTICATELO, MAI !!
Come sempre fate prevalere il buon senso........ ed ora.... Buon Dynamic Soaring
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