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Basilio II di Bisanzio
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Basilio II (976-15 dicembre 1025) fu imperatore bizantino dal 10 gennaio 976 fino alla sua morte.

Figlio di Romano II e di Teofano apparteneva alla famiglia dei Macedoni, salita al potere nell'867 con l'assassinio di Michele III Amoriano da parte di Basilio I di Bisanzio il Macedone, che aveva cominciato la scalata al potere venti anni prima come stalliere personale dell'imperatore.
Durante il suo regno Bisanzio raggiunse l'apice delle sue fortune. Basilio aveva contrapposto con decisione alla grande aristocrazia militare delle province una nuova aristocrazia proveniente dai settori dell'economia e dell'apparato burocratico, sostenendo nel contempo la piccola proprietà (politica del resto iniziata da quasi un secolo dal bisnonno Leone VI il Saggio).
Contrastò Ottone II di Germania nell'Italia meridionale e distrusse i Bulgari dopo circa 40 anni di guerra. Alla sua morte, nel 1025, l'impero aveva raggiunto la sua massima estensione dopo quella raggiunta sotto Giustiniano I (VI secolo).
Basilio II di BisanzioNel 992 per fronteggiare gli attacchi degli Ottoni (che volevano rifondare l'impero romano), decise di stipulare un patto con Venezia, la quale in cambio di favori commerciali avrebbe trasportato le truppe bizantine dalla Grecia all'Italia. L'idea si rivelerà, nei secoli, assai sfortunata. La dipendenza nei confronti di Venezia aumenterà di pari passo con i "privilegi" ad essa concessi e la Laguna finirà per diventare il vettore nevralgico dell'economia bizantina. Dopo circa sette secoli (ne erano passati 733 da quando il re persiano Sapore I aveva messo l'imperatore di Roma Valeriano a lavorare in una diga) di "contrazione", l'occidente torna a "muoversi" contro l'oriente.
Non lasciando eredi maschi la dinastia Macedone si perpetuò per altri 32 anni attraverso le figlie di Basilio (Zoe Porfirogenita ebbe 3 mariti-imperatori di fila). Finisce il periodo "d'oro" bizantino e inizia un lento ed inesorabile declino. I Macedoni, dopo aver reso Costantinopoli capitale-regina del Mediterraneo intorno al X secolo, la lasciano nelle mani dell'aristocrazia militare delle province (I Comneni) e dei mercanti italiani.
Basilio II Macedone assunse l'appellativo di Bulgaroctono, ovvero "massacra-bulgari", dopo la vittoria sui Bulgari nell'alta valle dello Struma, il 4 ottobre del 1014. Dopo la fuga dello Zar Samuele, Basilio catturò circa 14.000 bulgari, li accecò tutti e li mandò dal loro Zar, che nel frattempo aveva riparato a Prilep (Macedonia), in fila a gruppi di cento (al primo della fila era stato cavato un occhio solo). Lo Zar Samuele, sconvolto, morì due giorni dopo.

Tratto da http://it.wikipedia.org/wiki


Vedi il Undicesimo Secolo