Una prima Rocca di Colorno
fu costruita intorno al XIII secolo a difesa
dell'Oltrepo. Appartenne a nobili famiglie, quali i
da Correggio e i Terzi. Da antica rocca a dimora
signorile, raggiunse grande splendore con la colta e
amabile Barbara Sanseverino che, fra Cinque e
Seicento, rese il Palazzo sede di una raffinata vita
di corte, raccogliendovi dipinti di Tiziano, Giulio
Romano, Correggio, Mantegna e Raffaello.
In seguito alla
decapitazione ed alla confisca dei beni della
Contessa Barbara Sanseverino, per ordine del Duca
Ranuccio I, Colorno e la sua rocca passarono ai
Farnese nel 1612. Fu il Duca Francesco Farnese che,
dopo circa cento anni, cominciò i grandi lavori che
conferirono alla rocca l'attuale elegante aspetto.
Molti interventi furono
progettati dall'architetto di Corte Ferdinando Galli
Bibiena: il Palazzo, il giardino e le fontane di
Colorno, divennero famosi presso le altre Corti per
il loro fasto e la loro bellezza.
Ai Farnese successero i
Borbone. La sera del 17 ottobre 1732, infatti, il
diciasettenne Don Carlos, giunto dalla Spagna, fece
il suo ingresso nel giardino Ducale che gli si
presentò in tutta la sua magnificenza, illuminato a
giorno, animato da suonatori, cantanti, apparati di
macchine a sorpresa e fuochi artificiali. Al Palazzo
lavorarono l'architetto Petitòt e lo scultore
Boudard; il Teatro di Corte ospitava regolarmente
compagnie italiane e francesi che entusiasmarono
anche Carlo Goldoni, spesso ospite a corte.
La Rivoluzione Francese, le
campagne napoleoniche sconvolsero poi la felice vita
di corte. Il Palazzo venne dichiarato "Imperiale"
(cioè residenza eventuale dell'imperatore dei
francesi), e il Congresso di Vienna lo assegnò
all'ex imperatrice
Granduchessa
Maria Luigia d'Austria.
Nel trentennio del suo
ottimo governo ella rivolse diverse attenzioni sia al
giardino che al Palazzo, dove amava soggiornare
spesso. Alla sua morte le successero i Borbone, che
per distinguerli dai precedenti vennero detti "secondi",
e con loro si conclude la vita di Corte. Attualmente
il Palazzo è sede di mostre ed esposizioni e i
giardini sono aperti al pubblico.