Reder Walter

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Walter Reder, nato a Jesenk Repubblica Ceca ( poi Freiwaldau) il 4 Febbraio. 1915, muore a Vienna, 26 Aprile 1991.

Maggiore delle SS soprannominato «il monco» perché aveva lasciato l'avambraccio sinistro a Charkov, sul fronte orientale. Primo sostenitore del NSDAP in L'Austria, 1934 si reca in Germania, diviene membro del Austrian Legion, si unisce ad una sezione del SS.

Ufficiale dei mezzi corrazzati delle SS. Kesserling lo aveva scelto perché considerato uno «specialista» in materia.

Al comando del 16° Panzergrenadier «Reichsfuhrer», il «monco» iniziò il 12 agosto una marcia che lo porterà dalla Versilia alla Lunigiana e al Bolognese Marzabotto lasciando dietro di sé una scia insanguinata di tremila corpi straziati: uomini, donne, vecchi e bambini per ripagare con la stessa moneta i partigiani.In Lunigiana si erano uniti alle SS anche elementi delle Brigate nere di Carrara e, con l'aiuto dei collaborazionisti in camicia nera, Reder continuò a seminare morte. Gragnola, Monzone, Santa Lucia, Vinca: fu un susseguirsi di stragi immotivate. Nella zona non c'erano partigiani: lo dirà anche la sentenza di condanna di Reder: «Non c'erano combattenti. Nei dirupi intorno al paese c'era soltanto povera gente terrorizzata...».

A fine settembre il «monco» si spinse in Emilia ai piedi del monte Sole dove si trovava la brigata partigiana «Stella Rossa». Per tre giorni, a Marzabotto, Grizzana e Vado di Monzuno, Reder compì la più tremenda delle sue rappresaglie. In località Caviglia i nazisti irruppero nella chiesa dove don Ubaldo Marchioni aveva radunato i fedeli per recitare il rosario. Furono tutti sterminati a colpi di mitraglia e bombe a mano.

Nella frazione di Castellano fu uccisa una donna coi suoi sette figli, a Tagliadazza furono fucilati undici donne e otto bambini, a Caprara vennero rastrellati e uccisi 108 abitanti compresa l'intera famiglia di Antonio Tonelli (15 componenti di cui 10 bambini).

A Marzabotto furono anche distrutti 800 appartamenti, una cartiera, un risificio, quindici strade, sette ponti, cinque scuole, undici cimiteri, nove chiese e cinque oratori. Infine, la morte nascosta: prima di andarsene Reder fece disseminare il territorio di mine che continuarono a uccidere fino al 1966 altre 55 persone. Complessivamente, le vittime di Marzabotto, Grizzano e Vado di Monzuno furono 1.830. Fra i caduti, 95 avevano meno di sedici anni, 110 ne avevano meno di dieci, 22 meno di due anni, 8 di un anno e quindici meno di un anno. Il più giovane si chiamava Walter Cardi: era nato da due settimane.

Reder. fu condannato all' ergastolo in Italia (rinchiuso nella fortezza di Gaeta ). Fu graziato nel Gennaio 1985 e permesso di tornare in Austria. Qui fu il benvenuto divenne poi Ministro Federale poi della Difensa F. Frischenschlager fu politicamente controverso in Austria.

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