La fisarmonica ha origini molto antiche che si possono riscontrare in tutti quegli
strumenti musicali propri di ogni cultura popolare che, per produrre un suono, utilizzavano l'aria
per far vibrare delle lamelle di metallo (ance) libere.
Alcuni di questi strumenti utilizzavano un flusso d'aria prodotto direttamente dai polmoni dello strumentista
mentra altri ancora, utilizzavano un flusso d'aria prodotto da un mantice proprio come nell'attuale fisarmonica anche
se in alcuni casi, il suo funzionamento non era attuato dal movimento delle braccia.
La storia della fisarmonica moderna inizia ufficialmente nei primi decenni dell''800 e precisamente in Paese
quali la Germania, l'Austria, l'Inghilterra e naturalmente l'Italia.
Nel 1821 il tedesco Bushmann, inventa uno strumento
che produce i suoni attraverso ance libere fatte vibrare dal passaggio dell'aria prodotta dai.....polmoni!!!
Tale strumento denominato armonica a bocca, conoscerà nei decenni successivi
uno sviluppo, una diffusione ed una notorità inimmaginabile.
Otto anni più tardi, nel 1829 a Vienna il signor Cyrill
Demian registrò presso il locale ufficio un brevetto di uno strumento musicale con il nome di
accordeon che presentava dei bottoni sul lato sinistro per l'armonica e dei bottoni
sul lato destro per l'esecuzione del canto.
Nella foto successiva è possibile vedere il modello della fisarmonica inventata da Cyrill Demian.
Sempre nel 1829, un fisico ed inventore inglese, Sir Charles Whatstone, inventa il symphonium che viene realizzato in vari formati; da uno di questi nasce la concertina.
Infine, la fisarmonica arriva in Italia e, in due anni precisi, incontra due persone che ne determineranno l'attuale splendore: viene riprodotta per la prima volta a Castelfidardo (provincia di Ancona) per merito di Paolo Soprani nel 1864 ; da quel momento, Castelfidardo diviene la "patria della fisarmonica" in Italia da tutti unanimemente riconosciuta; nel 1876 Mariano Dallapé crea a Stradella, in provincia di Pavia, la prima fisarmonica polifonica dalla quale "discendono" tutte le fisarmoniche attuali.
Da questo momento lo strumento incontra un successo sempre crescente e non solo negli ambienti della musica popolare o da ballo: grandi compositori e maestri le riservano parti importanti nelle loro opere e scrivono per lei intere composizioni.
Intorno agli anni '80 infine, l'avvento dell'elettronica, del MIDI e della musica "sintetizzata", consentono allo strumento di fare un nuovo ed ulteriore salto di qualità: pur mantenendo la sua tradizionalità la fisarmonica elettronica consente di raggiungere nuovi orizzonti ed nuove espressività fino a quel momento impensate.
La fisarmonica può essere classificata a seconda del sistema che adotta o dei suoni che produce.
Per quello che concerne il sistema utilizzato, esistono due tipi di fisarmoniche:
- quelle a bottoni dette cromatiche o fisarmoniche a sistema cromatico ;
Per quello che invece riguarda i suoni prodotti dalle ance in apertura e chiusura
del mantice, la fisarmonica
può definirsi:
- cromatica se i suoni ottenuti premendo un tasto ed aprendo o chiudendo il mantice
risultano essere uguali;
Contrariamente a quello che si possa pensare, la fisarmonica nasce e si sviluppa cromatica,
cioè fornita su entrambi i lati di bottoni e solo verso gli inizi del '900 cominciano a comparire ed a
svilupparsi i modelli a pianoforte.
Nella tradizione popolare di molti paesi compresa l'Italia, la fisarmonica e gli strumenti a lei simili
(es. organetto), vanno ad occupare ben presto, grazie alla loro possibilità di poter suonare una melodia
accompaganta dal suono di una base armonico-ritmica, un posto ed un ruolo molto importante; essi infatti
divengono gli strumenti fondamentali dei gruppi di suonatori paesani che rallegrano e ravvivano le
celebrazioni delle ricorrenze e delle feste, dei matrimoni, delle veglie e di tutte le manifestazioni
in generale.
Vediamo ora velocemente i vari tipi di fisarmonica esistenti ed anche altri tipi di strumenti ad ancia
simili ad essa.
La fisarmonica cromatica
- quelle a tastiera dette a pianoforte o fisarmoniche a sistama a pianoforte.
- diatonica se i suoni ottenuti premendo un tasto ed aprendo o chiudendo il mantice
risultano essere diversi.
La fisarmonica a piano
Il bandoneon
La concertina
La bayan
L'organetto
La fisarmonica elettronica
L'armonica a bocca
La fisarmonica cromatica è la "vera fisarmonica" diretta discendente dell'accordeon ideato da Demien agli
inizi del 1800.
La sua fondamentale e principale caratteristica è infatti costitutita dal fatto che su entrambi i lati
dello strumento, l'azionamento dei meccanismi interni che permettono la produzione del suono,
viene garantito mediante dei bottoni rotondi.
Mentre il funzionamento della parte sinistra dello strumento è identico in
tutti i modelli indipendentemente dal sistama utilizzato, (cromatico o a piano), la "maneggevolezza" della parte
destra della fisarmonica cromatica, cioè della parte al canto, rispetto a quella a piano risulta essere
notevolmente maggiore sia per l'esecuzione di note singole sia in quella di gruppi di note (accordi).
Inoltre, le diteggiature dei brani non subiscono cambiamenti anche quando il brano viene spostato di
tonalità.
La fisarmonica a piano si differenzia da una con il sistema cromatico a bottoni, dalla presenza nel lato destro
dello strumento di una serie di tasti bianchi e neri come quelli di un organo o di un pianoforte.
Nata agli inizi del '900 successivamente alla fisarmonica cromatica, ha conosciuto dalla sua nascita una notorietà ed una sviluppo sempre crescente al punto da "prendere il sopravvento" nei confronti della "sorella a bottoni".
Una delle ragioni della sua popolarità e del suo sviluppo, è costituita dal fatto che molti musicisti suonatori di organo o pianoforte, hannno con estrema facilità potuto "trasportare" le loro conoscenze e capacità artistiche su questo strumento in parte molto simile al pianoforte.
Quando si parla di bandoneon non si può immediatemente non pensare al tango ed in particolare al tango
argentino ed ad Astor Piazzolla che di questo genere e del bandoneon può
essere indubbiamente considerato un grande se non, in assoluto, il più grande.
Il bandoneon o bandonion deve la sua origine al musicista tedesco Heinrich Band che ispirandosi alla concertina, lo creò intorno alla metà dell'800.
il bandoneon, che può essere cromatico o diatonico, e presenta una serie di bottoni sui due lati delle casse armoniche che emettono un solo suono alla loro pressione.
Una delle sue caratteristiche, è costituita dal fatto che, per quello che riguarda la parte armonica, a differenza della fisarmonica, per comporre gli accordi è necessario premere i tre tasti relativi alle note che li compongono.
Nasce nel 1829 ad opera dell'inglese Sir Charles Wheatstone ingegnere, fisico ed inventore.
La concertina è uno strumento cromatico, cioè ad ogni tasto corrisponde solo un suono sia che il mantice venga aperto o chiuso.
La concertina ha in genere 48 tasti suddivisi sulle due casse armoniche ed essi sono disposti seguendo la loro collocazione sul pentagramma: da un lato si trovano le note presenti negli spazi e dall'altro quelle che sono collocate sui righi.
Le file centrali dei tasti, consentono di suonare le note naturali, mentre quelle esterne, le note accidentate.
Oltre al primo modello di concertina, esistono altri due tipi di questo strumento e più precisamente:
- la Anglo la cui caratteristica è quella di essere diatonica;
- la Duet cromatica ma che per la disposizione dei tasti si rifà al modello Anglo.
La Bayan è un tipo di fisarmonica cromatica sviluppata all'inizio del '900 in Russia.
La Bayan si differenzia dalle normali fisarmoniche discendenti dalle "stradella", oltre che per certe caratteristiche
della disposizione delle tastiere, anche per le carattistiche proprie delle ance e di come questo sono fissate sui
somieri; questo da loro delle caratteristiche espressive particolari.
Per tali caratteristiche legate al suono, spesso, esse vengono scelte da musicisti particolarmente virtuosi che eseguono musica classica.
L'organetto, o fisarmonica diatonica, nasce verso la meta dell'800 e grazie alla sua semplicità nella produzione dei suoni ed al fatto di essere un strumento facilmente trasportabile e completo (possibilità di poter suonare una melodia e contemporaneamente creare una struttura ritmico-armonica), conosce un rapido sviluppo ed una rapida diffusione a livello popolare in tutta l'Europa.
Il suo principio di funzionamento è identico a quello di tutti gli strumenti a lui simili come la fisarmonica, la concertina, il bandoneon ecc.; i suoni, relativi alla parte destra, sono prodotti mediante la pressione dei bottoni e uno stesso tasto (bottone), produce un suono diverso a seconda che il mantice sia aperto o chiuso; i bottoni della parte sinistra, invece, aprono più ance contemporaneamente formando così accordi.
Una caratteristica dell'organetto è quella di non avere ance che producono il suono di note accidentate (diesis o bemolli).
Esistono molti modelli di organetto che, nel tempo, costituiscono lo sviluppo del modello precedente.
Fra questi ricordiamo:
- il melodeon; ha una sola fila di dieci tasti al canto e due alla parte armonica;
- il due bassi; simile al melodeon ma con tre tasti aggiuntivi al lato canto e
quattro bottoni per i bassi;
- l'otto bassi; dotato di bottoni che consentono di suonare tutte le note della scala
cromatica e quindi, di suonare in tutte le tonalità. Ai bassi sono presenti otto bottoni.
- il dodici e diciotto bassi; in questi organetti alle due file di bottoni al lato
canto, se ne aggiunge una terza; al lato dei bassi sono presenti dodici, sedici o diciotto bottoni;
- la semitonata; ha tre file di bottoni al canto con alterazioni, mentre la parte dei
bassi è uguale a quella di una fisarmonica.
Con l'avvento dell'elettronica negli anni '80 molti strumenti acustici tradizionali conoscono delle modifiche e
anche la fisarmonica è interessata da questo cambiamento, trasformandosi e presentanto accanto ai modelli
tradizionali nuovi strumenti di tipo "elettrico".
Esistono due tipi di fisarmoniche elettroniche e precisamente:
- la fisarmonica MIDI;
La fisarmonica MIDI è generalmente costituita da una fisarmonica tradizionale che quindi è in grado
di poter essere utilizzata come un qualunque altro strumento classico; in aggiunta a questo, essa ha la
la possibilità di poter controllare ed utilizzare i suoni campionati di un modulo MIDI producendo ed
agendo come un qualunque comune strumento elettronico digitale.
La fisarmonica virtuale, è invece uno strumento che solo all'apparenza presenta le caratteristiche di uno
tradizionale. Nella realtà, i suoni non sono prodotti da ance in quanto lo strumento ne è privo, ma
bensì sono prodotti direttamente dallo stesso tramite il processo di digitalizzazione del suono.
- la fisarmonica virtuale.
Pur essendo chiaro che uno strumento elettronico virtuale non può in nessun caso sostituire uno tradizionale, esso presenta alcuni vantaggi rispetto ad uno normale e precisamente:
- innanzitutto il peso anche se questo alla fin fine, risulta essere un vantaggio "relativo". Infatti anche
se il peso di una fisarmonica elettronica virtuale è di circa un terzo rispetto ad una tradizionale,
generalmente essa viene suonata utilizzando un apposito cavalletto per i problemi relativi ai collegamenti
fra lo strumento e gli amplificatori;
- essa può essere suonata in qualunque momento della giornata senza recare disturbo a nessuno in
quanto è possibile sentire quello che si fa utilizzando le cuffie isolandosi dal resto del mondo;
- con una fisarmonica virtuale è possibile avere a disposizione (con un'unica fisarmonica)
più tipi di fisarmoniche e di strumenti musicali orchestrali come in una tastiera elettronica;
- eliminare il noioso verificarsi di effetti Larsen, fischi, rimbombi ecc. che regolarmente sono presenti quando
si deve amplificare uno strumento tradizionale per farlo "uscire" da un mixer.
Viene inventata nel 1821 dal tedesco Bushmann.
Essa può essere diatonica o cromatica. Nel primo caso possono essere suonato solo le note relative alla tonalità nel secondo possono essere suonate tutte le dodici note della scala cromatica.
Sull'armonica diatonica è comunque possibile ottenere note accidentate tramite il bending. Questo è un sistema che, modificando il modo con cui le labbra appoggiano sullo strumento, consente di variare l'angolo di entrata o di inspirazione dell'aria nello strumento facendo vibrare le ance interessate in un modo diverso ottentendo così, le note alterate.