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Scuola di Musica on Line

Lezione 7

La notazione musicale

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Osservando una partitura musicale è possibile incontrare in qualche misura, delle note raffigurate nel seguente modo.

Esempio di gruppo di note sovrabbondanti

Ascoltando poi l'esecuzione del brano seguendo la partitura abbiamo la possibibilità di notare che il movimento così rappresentato ha una caratteristica particolare: le note suonate (ascoltate) e scritte sono in numero maggiore rispetto a quelle che sarebbe consentito inserire nella misura.

Un'altra caratteristica che contraddistingue tale movimento è determinata dalla presenza sopra o sotto il gruppo di note di un segno di raggruppamento contentente un numero.

Si tratta di un movimento che nella teoria musicale viene denominato gruppo di note sovrabbondanti.

Tali gruppi di note sono, per così dire, "abbinati" ai vari tempi e prendono il nome di duina , terzina , quartina , quintina , sestina in base al numero indicato sopra il raggruppamento di note.

Più in particolare incontriamo:

- nei tempi binari (2/4) e quaternari (4/4):

  • la terzina;
  • la quintina;
  • la sestina;
- nei tempi ternari (3/4):
  • la duina;
  • la quartina;
  • la quintina.

Esistono naturalmente anche gruppi sovrabbondanti di sette, nove o più note, ma la loro presenza nelle composizioni, è abbastanza rara.

Ovviamente, tali gruppi di note devono essere suonati "per intero", nel senso che devono essere suonate tutte le note presenti nel gruppo non tenendo conto della loro singola durata ma attribuendo alle stesse la durata normale del movimento nella battuta.

Per meglio capire, le note che vanno suonate quando ad esempio si incontra una terzina sono tre ma nello spazio di tempo in cui ne verrebbero suonate due.

Facciamo un esempio.

Esempio di terzine

Dovendo solfeggiare le note presenti nella prima e seconda battuta del pentagramma, non incontreremmo particolari difficoltà.

Infatti, nella prima e seconda misura, incontriamo tre semiminime del valore di un quarto ciascuna che compongono appunto una misura completa di tre quarti.

Il risultato del solfeggio è il seguente:

- 1ø movimento: ta / ta / ta;
- 2ø movimento: ta / ta / ta.

Nella terza misura incontriamo tre movimenti che invece di essere formati da semiminime, sono formati da tre coppie di crome del valore di un ottavo ciascuna per un totale di 6/8 che, rispetto alle prime due battute vanno solfeggiati così:

- 3ø movimento ta-ta / ta-ta / ta-ta

Nella quarta misura infine, incontriamo tre movimenti di crome raggruppate in terzine, ognuno dei quali, ha la stessa durata dei movimenti della terza misura anche se il numero delle note suonate è maggiore.

Il solfeggio della quarta misura produce un effetto di questo genere:

4ø movimento: ta-ta-ta / ta-ta-ta / ta-ta-ta

Grazie alle regole relative ai gruppi di note sovrabbondanti, le note della quarta misura possono essere tranquillamente scritte in questo modo e suonate completamente (tutte e nove) ricordando che esse devono eseguite nella stessa durata di tempo nella quale ne andrebbero suonate le sei della misura che la precede.

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