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PROGETTI E REALIZZAZIONI SOCIALI

(PROJETS ET REALISATIONS SOCIALES)


PROGETTI SOCIALI

SCUOLA: Progetto iniziale. Nel 1997 fu presentata al governo congolese una domanda di riconoscimento legale del nostro progetto scolastico per i Pigmei (Vedi allegato: ANNEXE 2/0), nel quale si cercava di coniugare la scuola ufficiale dello stato con alcuni elementi di contenuto e di forma tratti dalla cultura e modo di vita dei Pigmei (Vedi allegato: ANNEXE 2/1, 2/2, 2/3, 2/4). Purtroppo le vicissitudini politiche del paese impedirono la ratifica di tale documento da parte del Presidente e Capo del governo del Congo (RDC).

Progetto attuale. Dopo l'impasse del primo progetto, si è sviluppata una nuova prospettiva in materia di insegnamento scolastico: non più integrare qualcosa della cultura pigmea nella cultura "scolastica ufficiale" (ormai occidentalizzata anche in Africa), ma, al contrario, sviluppare la cultura pigmea e integrare in essa elementi delle culture non pigmee (bantu, occidentale e altre).

In concreto, due linee di sviluppo:

- umanistica:
      1^ tappa: apprendimento a leggere e scrivere (Vedi allegato: ANNEXE 2/3 - I°: ALPHABETISATION)
      2^ tappa: messa per iscritto delle tradizioni culturali dei Pigmei, locali e generali.
      3^ tappa: studio comparato della cultura dei Pigmei e delle altre culture: storia,
        geografia, scienze (occidentali/moderne).

- tecnica:
      1. Tecniche di caccia, pesca, raccolta dei prodotti spontanei della foresta.
      2. Tecniche di agricoltura tradizionale africana.
      3. Tecniche moderne: falegnameria, meccanica, sartoria, costruzioni…ecc. Sono in
        allestimento i relativi laboratori.


SANITA': Progetto iniziale.Nel 1997 una dottoressa francese iniziò sul posto (KADODO/ETA- BE) un piccolo progetto sanitario stile médecins du monde, nel quale venivano anche integrati gradualmente tecniche e farmaci tradizionali dei Pigmei e con i Pigmei.
Interrottasi tale iniziativa a causa del definitivo rientro in Francia per malattia della dottoressa promotrice, ci si è successivamente orientati, come per la scuola, verso un nuovo metodo di intervento, sfociato nel

Progetto attuale, così articolato:
1. Sviluppo della medicina tradizionale dei Pigmei come base dell'intervento sanitario, integrandovi l'apporto di altre medicine, sia africane tradizionali non-pigmee sia moderne/occidentali.
2. Attori principali sono sia ogni pigmeo/a, essendo un po' tutti forniti di nozioni e pratiche di farmaci tradizionali per le patologie più ordinarie nel loro contesto (febbri malariche, ferite, parassiti intestinali), sia quei pigmei/e che, avendo maggiori conoscenze in materia, completate da uno stage di formazione presso uno specialista in medicina tradizionale (a BENI c'è per questo un prete congolese), diverrebbero animatori sanitari nei loro campi/villaggi.
3. Un servizio ambulanza per il trasporto dei malati gravi all'ospedale "più vicino" (MANGINA a 70 km, BENI a 110 km, OICHA a 140 km, BUTEMBO a 180 km, KYONDO a 210 km…), soprattutto in caso di operazioni chirurgiche.


REALIZZAZIONI SOCIALI

Attuate o in corso di attuazione secondo i seguenti criteri:

- rispondere ai bisogni e alle richieste espressi dai Pigmei stessi;
- fornire ai progetti sociali i mezzi tecnici per la loro realizzazione;
- impiegare materiali e tecniche già presenti nell'habitat e nella cultura dei Pigmei, limitando quanto più
   possibile l'uso di materiali e tecniche "non-pigmee".

Opere già realizzate o in corso di realizzazione:
  1. Laboratori di falegnameria, meccanica, sartoria, elettrotecnica, per la lavorazione del ferro…(vedi foto: ET5)
  2. Abitazioni famigliari (una per famiglia) con tetto di lamiera ondulata e muri "tradizionali" di pali e fango a secco. (vedi foto: CP4 - CP5)
  3. Aule scolastiche "tradizionali" (ANNEXE 2/4): baraza/tettoia di lamiera ondulata, in mezzo al campo/villaggio
    dove, oltre alle lezioni di scuola, si svolgono anche tutte le altre attività comunitarie attorno al fuoco (danze, conversazioni, racconti, "tribunale", assemblee…). (vedi foto: OS1 - OS4)
  4. Imbrigliamento delle sorgenti di ciascun villaggio, per avere acqua "pulita" e il più possibile "
    "potabile": lavoro sempre eseguito con materiale del posto, cioè pietre e assi, niente cemento o metalli.(vedi foto: OS5)
  5. Servizio igienico per ciascuna famiglia, con tetto e pareti di lamiera ondulata.
  6. Campicelli agricoli famigliari, con fornitura iniziale di attrezzi agricoli "manuali": zappa, ascia, machete e prima seminagione.
  7. Edifici della "missione" a KADODO/ETABE: refettorio e stanze dell'équipe (vedi foto:), locale per libri, fotocopiatrice e materiale scolastico, magazzino attrezzi e vestiario, cucina e magazzino viveri, cappella, pronto soccorso, servizi igienici: tutti con tetto in lamiera ondulata e muri di pali e fango a secco. (Vedi foto: ET4)

NOTA BENE: Causa le vicende belliche in corso in Congo soprattutto nell'area in cui operiamo col PPE, abbiamo dovuto "fuggire" già due volte, e questa volta temiamo che, al nostro rientro in Congo, dovremo ricominciare tutto da capo… o quasi.

Bolzano, 06.12.2002

Padre Antonio e Benito Mazzucato